Arcidiocesi di Sarajevo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Arcidiocesi di Vrhbosna)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Arcidiocesi di Sarajevo o Vrhbosna
Archidioecesis Vrhbosnensis o Seraiensis
Chiesa latina
 
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
Diocesi suffraganee
Banja Luka, Mostar-Duvno, Skopje,[1] Trebigne-Marcana
 
Arcivescovo metropolitaTomo Vukšić
Arcivescovi emeriticardinale Vinko Puljić
Presbiteri319, di cui 150 secolari e 169 regolari
432 battezzati per presbitero
Religiosi214 uomini, 213 donne
Diaconi1 permanente
 
Abitanti1.797.991
Battezzati137.991 (7,7% del totale)
StatoBosnia ed Erzegovina
Superficie22.401 km²
Parrocchie155
 
Erezione1735
Ritoromano
CattedraleSacro Cuore di Gesù
IndirizzoKaptol 7, BiH - 71000 Sarajevo, Bosna i Hercegovina
Sito webvrhbosanska-nadbiskupija.org
Dati dall'Annuario pontificio 2021 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Bosnia ed Erzegovina

L'arcidiocesi di Sarajevo o Vrhbosna (in latino: Archidioecesis Vrhbosnensis o Seraiensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Bosnia ed Erzegovina. Nel 2020 contava 137.991 battezzati su 1.797.991 abitanti. È retta dall'arcivescovo Tomo Vukšić.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi comprende la parte orientale della Bosnia.

Sede arcivescovile è la città di Sarajevo, dove si trova la cattedrale del Sacro Cuore di Gesù.

Il territorio è suddiviso in 155 parrocchie.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

In origine il territorio dell'attuale arcidiocesi apparteneva alla giurisdizione delle diocesi di Sirmio e dell'arcidiocesi di Salona (oggi arcidiocesi di Spalato-Macarsca).

Dopo l'invasione degli Avari, la diocesi di Sirmio perse di importanza e di conseguenza il territorio bosniaco iniziò a gravitare attorno alle diocesi dalmate.

La diocesi di Bosnia fu eretta nell'XI secolo ed era originariamente suffraganea dell'arcidiocesi di Antivari, ma verso il 1120 entrò nella provincia ecclesiastica di Ragusa.

Nella seconda metà del XII secolo iniziò l'influenza dei metropoliti di Kalocsa, che si fece più forte con il trasferimento della sede, attorno al 1250, da Brdo presso l'attuale Sarajevo a Đakovo in Slavonia (vedi arcidiocesi di Đakovo-Osijek).

Nel 1463 la Bosnia cadde sotto l'occupazione turca, che nel 1537 giunse a conquistare Đakovo. La Chiesa cattolica in patria resisteva soprattutto grazie all'opera dei francescani, che celebravano di nascosto ed ebbero fra le loro file molti martiri. Intanto, molti cattolici bosniaci emigrarono verso l'Istria, il Burgenland e alcuni attraversarono l'Adriatico e si stabilirono soprattutto in Molise.

Nel 1735 fu ristabilita la gerarchia cattolica con l'erezione del vicariato apostolico di Bosnia, che estendeva la sua giurisdizione sull'intera regione della Bosnia e dell'Erzegovina, ad eccezione dei territori meridionali sottomessi alla sede di Trebigne. Nel 1846 il vicariato di Bosnia cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione del vicariato apostolico dell'Erzegovina.

Dopo che la Bosnia fu affidata all'amministrazione dell'Impero austro-ungarico nel 1878, il vicariato apostolico fu elevato ad arcidiocesi metropolitana da papa Leone XIII con la bolla Ex hac augusta del 5 luglio 1881. Con questa bolla venivano erette anche le diocesi suffraganee di Banja Luka e di Mostar-Duvno. Quest'ultima aveva origine dall'elevazione del vicariato apostolico dell'Erzegovina e l'8 luglio 1890 le fu data in amministrazione perpetua la diocesi di Trebigne-Marcana.

A seguito delle guerre degli anni novanta il numero di cattolici dell'arcidiocesi di Sarajevo si è fortemente ridimensionato, passando da circa 528.000 a circa 200.000.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • Matija Delivić, O.F.M. † (12 dicembre 1735 - prima del 14 novembre 1740 deceduto)
  • Pavao Dragičević, O.F.M. † (15 dicembre 1740 - 30 giugno 1766 dimesso)
  • Marijan Bogdanović, O.F.M. † (17 agosto 1767 - prima del 20 novembre 1772 deceduto)
  • Marko Dobretić, O.F.M. † (12 dicembre 1772 - prima del 4 aprile 1784 deceduto)
  • Augustin Botoš-Okić, O.F.M. † (7 maggio 1784 - 1798)
  • Grgo Ilijić, O.F.M. † (1º giugno 1799 - 1º marzo 1813 deceduto)
  • Augustin Miletić, O.F.M. † (1º marzo 1813 - 18 luglio 1831 deceduto)
  • Rafael Barišić, O.F.M.Obs. † (24 marzo 1832 - 24 marzo 1846 dimesso)
    • Sede vacante (1846-1854)
    • Andrea Karačić, O.F.M.Obs. † (1851 ? - 1853 ?) (provicario)
  • Marian Šunić, O.F.M.Obs. † (3 ottobre 1854 - 28 settembre 1860 deceduto)
  • Sebastiano Franković, O.F.M.Obs. † (24 marzo 1861 - 30 ottobre 1864 deceduto)
  • Paskal Vujcic, O.F.M. † (6 agosto 1866 - 1881 dimesso)
  • Josip Stadler † (18 novembre 1881 - 11 dicembre 1918 deceduto)
    • Sede vacante (1918-1922)
  • Ivan Šarić † (2 maggio 1922 - 16 luglio 1960 deceduto)
  • Marko Alaupović † (7 settembre 1960 - 13 gennaio 1970 ritirato[2])
  • Smiljan Franjo Čekada † (13 gennaio 1970 succeduto - 18 gennaio 1976 deceduto)
  • Marko Jozinović † (27 giugno 1977 - 19 aprile 1990 dimesso)
  • Vinko Puljić (19 novembre 1990 - 29 gennaio 2022 ritirato)
  • Tomo Vukšić, succeduto il 29 gennaio 2022

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi nel 2020 su una popolazione di 1.797.991 persone contava 137.991 battezzati, corrispondenti al 7,7% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 352.000 1.225.000 28,7 272 113 159 1.294 228 605 108
1969 431.000 1.940.000 22,2 241 81 160 1.788 169 273 108
1980 456.462 2.249.266 20,3 313 125 188 1.458 266 371 128
1990 527.610 2.579.436 20,5 318 135 183 1.659 252 221 138
1999 209.506 1.750.000 12,0 302 120 182 693 244 224 147
2000 201.567 1.800.000 11,2 312 124 188 646 251 237 147
2001 210.140 1.800.000 11,7 315 132 183 667 251 247 147
2002 215.025 1.900.000 11,3 328 138 190 655 247 248 147
2003 217.921 1.900.000 11,5 325 140 185 670 241 243 147
2004 215.482 1.950.000 11,1 324 140 184 665 240 249 148
2010 198.012 1.960.000 10,1 346 165 181 572 236 256 151
2014 192.467 1.900.000 10,1 332 152 180 579 220 250 155
2017 162.711 2.000.000 8,1 337 151 186 482 1 226 230 155
2020 137.991 1.797.991 7,7 319 150 169 432 1 214 213 155

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Diocesi suffraganea ad instar: Annuario Pontificio, ed. 2020, p. 696.
  2. ^ Nominato arcivescovo titolare, titolo personale, di Segisama.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN305544010 · WorldCat Identities (ENviaf-305544010
  Portale Diocesi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di diocesi