Arcidiocesi di Rabat

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Arcidiocesi di Rabat
Archidioecesis Rabatensis
Chiesa latina
 
Arcivescovocardinale Cristóbal López Romero, S.D.B.
Arcivescovi emeritiVincent Louis Marie Landel, S.C.I. di Béth.
Presbiteri34, di cui 16 secolari e 18 regolari
622 battezzati per presbitero
Religiosi23 uomini, 95 donne
 
Abitanti30.858.500
Battezzati21.150 (0,1% del totale)
StatoMarocco
Superficie400.000 km²
Parrocchie18 (4 vicariati)
 
Erezione2 luglio 1923
Ritoromano
CattedraleSan Pietro
Santi patroniBerardo, Ottone, Pietro, Accursio e Adiuto
Indirizzo1 Rue Hadj Mohammed Riffai, B.P. 258 R.P., 10001 Rabat, Maroc
Sito webwww.dioceserabat.org
Dati dall'Annuario pontificio 2021 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Marocco

L'arcidiocesi di Rabat (in latino: Archidioecesis Rabatensis) è una sede della Chiesa cattolica in Marocco immediatamente soggetta alla Santa Sede. Nel 2020 contava 21.150 battezzati su 30.858.500 abitanti. È retta dall'arcivescovo cardinale Cristóbal López Romero, S.D.B.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi comprende tutto il Marocco, ad eccezione della zona settentrionale.

Sede arcivescovile è la città di Rabat, dove si trova la cattedrale di San Pietro. A Casablanca sorge l'ex cattedrale del Sacro Cuore, oggi sconsacrata.

Il territorio è suddiviso in 18 parrocchie, raggruppate in 4 regioni: Rabat, Casablanca, Sud ed Est.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il vicariato apostolico di Rabat fu eretto il 2 luglio 1923 con il breve Quae catholico nomini di papa Pio XI, ricavandone il territorio dal vicariato apostolico del Marocco (oggi arcidiocesi di Tangeri).

Il 14 settembre 1955 il vicariato apostolico è stato elevato al rango di arcidiocesi con la bolla Dum tantis di papa Pio XII.

Il 2 maggio 1970 ampliò il proprio territorio con l'ex colonia spagnola di Ifni, appartenuta fino a quel momento alla prefettura apostolica del Sahara spagnolo e di Ifni, che contestualmente cambiò il proprio nome in prefettura apostolica del Sahara spagnolo[1] (oggi prefettura apostolica del Sahara Occidentale).

Il 1º giugno 2020 la Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti ha confermato i santi Berardo, Ottone, Pietro, Accursio e Adiuto patroni principali dell'arcidiocesi.[2]

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Gli ultimi due arcivescovi di Rabat, Vincent Landel a sinistra, e Cristóbal López Romero a destra.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi nel 2020 su una popolazione di 30.858.500 persone contava 21.150 battezzati, corrispondenti allo 0,1% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 360.000 8.764.300 4,1 202 60 142 1.782 265 481 57
1970 150.000 12.430.000 1,2 188 103 85 797 112 410 67
1978 60.000 17.000.000 0,4 83 29 54 722 64 298 50
1990 63.000 27.000.000 0,2 58 19 39 1.086 48 188 32
1999 22.000 30.000.000 0,1 47 13 34 468 43 154 40
2000 22.000 30.000.000 0,1 50 17 33 440 43 160 27
2001 22.000 30.000.000 0,1 50 17 33 440 44 155 27
2002 22.000 27.300.000 0,1 55 23 32 400 43 155 27
2003 21.000 27.300.000 0,1 39 8 31 538 44 144 27
2004 21.000 27.500.000 0,1 37 4 33 567 45 144 31
2007 20.000 30.000.000 0,1 25 4 21 800 28 133 30
2010 25.000 27.648.151 0,1 31 12 19 806 27 135 28
2014 21.000 28.860.000 0,1 44 24 20 477 25 120 25
2017 20.000 29.900.000 0,1 33 14 19 606 22 101 28
2020 21.150 30.858.500 0,1 34 16 18 622 23 95 18

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (LA) Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, Decreto Cum ad disciplinae, AAS 62 (1970), p. 551.
  2. ^ Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, decreto 1º giugno 2020, Prot. 292/20, vedi Notitiae, 2020, p. 239

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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