Arcidiocesi di Košice

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Arcidiocesi di Košice
Archidioecesis Cassoviensis
Chiesa latina
 
Stemma della diocesi Mappa della diocesi
Diocesi suffraganee
Rožňava, Spiš
 
Arcivescovo metropolitaBernard Bober
AusiliariMarek Forgáč[1]
Presbiteri493, di cui 409 secolari e 84 regolari
1.376 battezzati per presbitero
Religiosi98 uomini, 287 donne
Diaconi3 permanenti
 
Abitanti1.157.240
Battezzati678.780 (58,7% del totale)
StatoSlovacchia
Superficie10.430 km²
Parrocchie221
 
Erezione9 agosto 1804
Ritoromano
CattedraleSant'Elisabetta d'Ungheria
ConcattedraleSan Nicola
IndirizzoHlavná ulica 28, SK-041 83 Košice, Slovenská Republika
Sito webwww.ke-arcidieceza.sk
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Slovacchia
La concattedrale di Prešov.
Il palazzo arcivescovile di Košice.

L'arcidiocesi di Košice (in latino Archidioecesis Cassoviensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Slovacchia. Nel 2021 contava 678.780 battezzati su 1.157.240 abitanti. È retta dall'arcivescovo Bernard Bober.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi comprende le regioni di Košice e Prešov, nella Slovacchia orientale, eccettuati i distretti di Gelnica, Kežmarok, Levoča, Poprad, Rožňava, Spišská Nová Ves, nonché la parte occidentale del distretto di Stará Ľubovňa.

Sede arcivescovile è la città di Košice, dove si trova la cattedrale di Sant'Elisabetta d'Ungheria. A Prešov sorge la concattedrale di San Nicola.

Il territorio si estende su 10.430 km² ed è suddiviso in 221 parrocchie.

Provincia ecclesiastica[modifica | modifica wikitesto]

La provincia ecclesiastica di Košice, istituita nel 1995, comprende 2 suffraganee:

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi di Košice fu eretta il 9 agosto 1804 con la bolla In universa gregis di papa Pio VII, ricavandone il territorio dall'arcidiocesi di Eger, di cui era originariamente suffraganea. Nello stesso anno fu inaugurato il seminario vescovile.

Verso la metà del XIX secolo, si contavano nella diocesi 260.000 cattolici di rito latino e 110.000 di rito greco, 20.000 luterani, 80.000 calvinisti e 55.000 ebrei. I cattolici di rito latino erano ripartiti in 194 parrocchie, servite da 276 preti diocesani e raggruppate in 3 arcidiaconati.[2]

Nel concistoro del 25 giugno 1877 in cui papa Pio IX nominava vescovo di Košice Konštantín Schuster, la sede vescovile è descritta come una delle principali città del regno d'Ungheria, sorgente in un'amena pianura circondata da colline con vigneti. Aveva mille case con ventimila abitanti, quasi tutti cattolici. Aveva un capitolo con sette canonici, fra cui quattro dignità, ma mancavano le prebende per il teologo e il penitenziere. La cattedrale era l'unica parrocchia della città, in cui non vi erano confraternite, ma esistevano due monasteri maschili e uno femminile, c'erano due ospedali, un monte di pietà e il seminario. Nella diocesi, piuttosto vasta, si trovavano quasi 200 parrocchie.[3]

Al termine della prima guerra mondiale e in seguito allo smembramento dell'impero austro-ungarico, la diocesi si trovò divisa fra due stati: 156 parrocchie in Cecoslovacchia e 49 parrocchie in Ungheria. Alla morte del vescovo Augustín Fischer-Colbrie nel 1925, la Santa Sede nominò Jozef Čársky, vescovo titolare di Tagora, come amministratore apostolico della diocesi.

Il 2 settembre 1937 per effetto della bolla Ad ecclesiastici di papa Pio XI Košice divenne una diocesi immediatamente soggetta alla Santa Sede. La porzione del suo territorio che cadeva sotto territorio ungherese fu eretta in amministrazione apostolica, con sede a Szikszó, e affidata all'arcivescovo di Esztergom Jusztinián György Serédi.

In seguito al primo arbitrato di Vienna del 2 novembre 1938 e ai cambiamenti dei confini politici tra Cecoslovacchia e Ungheria, la diocesi di Košice si trovò ad essere quasi tutta in territorio ungherese. Il 19 luglio 1939 con la bolla Dioecesium fines di papa Pio XII[4] l'amministrazione apostolica di Szikszó fu soppressa e le sue parrocchie vennero reintegrate nella diocesi, che tornò a essere suffraganea dell'arcidiocesi di Eger. Dopo 14 anni fu nominato un nuovo vescovo, Stefan Madarász, di etnia ungherese, nominato il 19 luglio 1939. Per le poche parrocchie rimaste in territorio slovacco fu eretta una nuova amministrazione apostolica, con sede a Prešov, di cui continuò ad essere amministratore Jozef Čársky.

Al termine della seconda guerra mondiale furono ristabiliti i confini precedenti al 1938 e la diocesi si trovò ricostituita in territorio cecoslovacco, eccetto le parrocchie che rimasero in territorio ungherese. Alla diocesi furono date in amministrazione le 13 parrocchie della diocesi di Satu Mare che si trovavano in territorio cecoslovacco. Stefan Madarász continuò a portare il titolo di vescovo di Košice fino alla sua morte nel 1948, ma di fatto la diocesi fu amministrata da Jozef Čársky, come lo era prima del 1938.

Il 30 dicembre 1977 in virtù della bolla Praescriptionum sacrosancti di papa Paolo VI incorporò formalmente nel proprio territorio le parrocchie cecoslovacche della diocesi di Satu Mare, e contestualmente entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Trnava.

Nel 1982 cedette le parrocchie in territorio ungherese dell'arcidiocesi di Eger.

Con la fine del regime comunista, dopo 32 anni di sede vacante, fu possibile nominare un nuovo vescovo, nella persona di Alojz Tkác, il 14 febbraio 1990.

Il 31 marzo 1995, con il riordino delle circoscrizioni ecclesiastiche slovacche, la diocesi è stata elevata al rango di arcidiocesi metropolitana con la bolla Pastorali quidem permoti di papa Giovanni Paolo II.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • Andrej (André) Szabó † (20 agosto 1804 - 28 settembre 1819 deceduto)
  • Štefan (István) Čech (Csech) † (8 gennaio 1821 - 4 giugno 1831 deceduto)
  • Imrich Palugyay † (24 febbraio 1832 - 18 febbraio 1839 nominato vescovo di Nitra)
  • Anton Ocskay † (18 febbraio 1839 - 11 settembre 1848 deceduto)
  • Jozef Kunszt † (20 maggio 1850 - 15 marzo 1852 nominato arcivescovo di Kalocsa)
  • Ignác Fábry † (15 marzo 1852 - 26 giugno 1867 deceduto)
  • Ján Perger † (13 marzo 1868 - 5 aprile 1876 deceduto)
  • Konštantín Schuster † (1º luglio 1877 - 17 marzo 1887 nominato vescovo di Vác)
  • Zigmund Bubics † (30 maggio 1887 - 22 maggio 1907 deceduto)
  • Augustín Fischer-Colbrie † (22 maggio 1907 succeduto - 17 maggio 1925 deceduto)
    • Sede vacante (1925-1939)[5]
  • Stefan Madarász † (19 luglio 1939 - 8 agosto 1948 deceduto)
    • Sede vacante (1948-1990)[6]
  • Alojz Tkác † (14 febbraio 1990 - 4 giugno 2010 ritirato)
  • Bernard Bober, dal 4 giugno 2010

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 1.157.240 persone contava 678.780 battezzati, corrispondenti al 58,7% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1948 292.681 570.430 51,3 277 240 37 1.056 54 490 166
1969 549.158 785.949 69,9 203 203 2.705 174
1980 605.300 887.000 68,2 250 250 2.421 181
1990 740.611 998.053 74,2 231 231 3.206 181
1999 612.642 1.050.639 58,3 345 285 60 1.775 2 129 348 202
2000 616.343 1.066.127 57,8 359 303 56 1.716 2 102 239 203
2001 608.260 1.045.146 58,2 384 319 65 1.584 2 134 366 203
2002 676.333 1.118.295 60,5 396 333 63 1.707 2 127 371 204
2003 678.174 1.120.136 60,5 403 342 61 1.682 2 120 349 206
2004 678.174 1.118.295 60,6 404 348 56 1.678 2 116 340 207
2006 678.170 1.111.132 61,0 447 382 65 1.517 3 99 364 210
2013 677.000 1.153.505 58,7 479 394 85 1.413 3 107 328 216
2016 679.000 1.157.600 58,7 480 389 91 1.414 3 104 302 219
2019 677.600 1.155.200 58,7 488 405 83 1.388 3 100 280 219
2021 678.780 1.157.240 58,7 493 409 84 1.376 3 98 287 221

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vescovo titolare di Seleuciana.
  2. ^ Aubert, Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, vol. XXIX, coll. 699.
  3. ^ (LA) Ex Actibus Consistorialibus, ASS 10 (1877), p. 216
  4. ^ La bolla fu pubblicata in Schematismus venerabilis cleri administrationum apostolicarum Cassoviensis, Rosnaviensis et Satmariensis in Slovachia anno reparatae salutis 1943, Prešov, 1943, ma non sugli Acta Apostolicae Sedis. Vedi Miroslav Adam, L'organizzazione delle Circoscrizioni ecclesiastiche latine in Slovacchia nella evoluzione storico-giuridica, Angelicum, Vol. 86, No. 2 (2009), pp. 429-458
  5. ^ Durante questo periodo la sede fu affidata, dal 12 dicembre 1925, a Jozef Čársky, che rimase amministratore apostolico fino all'11 novembre 1938, quando fu nominato amministratore apostolico dei territori cecoslovacchi delle diocesi di Košice, Rožňava e Satu Mare.
  6. ^ Durante questo lungo periodo di sede vacante, la diocesi fu affidata dapprima all'amministratore apostolico Jozef Čársky (28 febbraio 1945 - 11 marzo 1962 deceduto), e poi al vicario capitolare Štefan Onderko (11 marzo 1962 - 1990).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]