Apparizione (film)

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Apparizione
Alida Valli e Amedeo Nazzari nel film
Paese di produzioneItalia
Anno1943
Durata77 min
Dati tecniciB/N
Generecommedia
RegiaJean de Limur
SoggettoGiuseppe Amato, Lucio De Caro, Piero Tellini
SceneggiaturaGiuseppe Amato, Piero Tellini, Lucio De Caro e, non accreditati, Aldo De Benedetti e Federico Fellini
ProduttoreGiuseppe Amato
Casa di produzioneCines, S.A.F.I.C.
Distribuzione in italianoE.N.I.C.
FotografiaAldo Giordani
MontaggioMaria Rosada
MusicheEnrico Cagna Cabiati
ScenografiaPiero Filippone
Interpreti e personaggi

Apparizione è un film del 1943 diretto da Jean de Limur.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Amedeo Nazzari, uno dei più famosi divi del cinema del momento, per un guasto alla sua macchina è costretto a fermarsi presso un albergo della provincia, circondato subito dagli ammiratori.

Andreina, nipote della proprietaria dell'Hotel, riesce a farsi fotografare insieme all'attore, con l'abito da sposa.

Questo provoca l'irritazione e la gelosia del fidanzato Franco che rimprovera la ragazza, la quale, indispettita, chiede a Nazzari di portarla via con lui.

L'attore finge di acconsentire alla richiesta, ma soltanto per dare una lezione alla ragazza, che, durante la fuga, si accorgerà ben presto dell'errore e ritornerà dal fidanzato.

La critica[modifica | modifica wikitesto]

Raul Radice, nel Corriere della Sera del 5 febbraio 1944, «Apparizione è una novelletta piacevole alla quale tuttavia mancano unità di ispirazione e sicurezza di accento, la regia è incerta e oscilla tra inquadrature e paesaggi di gusto tipicamente francese ed altri che si sfanno nella pochezza del luogo comune. hanno insomma nociuto alla condotta del film le opposte tendenze di Giuseppe Amato e di Jean de Limur...».

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Prodotto dalla CINES in collaborazione con la S.A.F.I.C. di Camillo Giannuzzi Ravelli, fu l'ultima pellicola ad essere girata a Cinecittà prima dell'8 settembre.[1]

Visto censura[modifica | modifica wikitesto]

Visto nº 32045 del 18 ottobre 1943.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ AA.VV. La città del cinema, Napoleone editore Roma 1979

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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