Apollonia di Nagasaki

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Beata Apollonia di Nagasaki

Beata e Martire

 
Nascita?
Morte1622, Nagasaki
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazione7 luglio 1867

Apollonia di Nagasaki (... – Nagasaki, 1622) è stata una martire cattolica, decapitata in Giappone nel 1622 e beatificata il 7 luglio 1867.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Non si hanno molte notizie della donna: si sa che era di nobili origini (discendente dei re di Firando, l'odierna Hirado) e che morì vedova a circa sessant'anni. Allevò come un figlio il nipote missionario, beato Gaspare Cotenda martire, e con lui cooperò per accogliere nella propria casa i missionari ricercati e perseguitati dalle autorità nipponiche.[1] Per questo fu decapitata a Nagasaki nella grande strage del 10 settembre 1622.

Apollonia fu beatificata da papa Pio IX il 7 luglio 1867 e viene celebrata il suo dies natalis, cioè il giorno del suo martirio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cfr. il resoconto del martirio del coevo beato Camillo Costanzo, di cui Gaspare Cotenda era catechista, compilato da padre Giuseppe Boero.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • C. Testore, in Bibliotheca Sanctorum. Vol. II, Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1962, pag. 267.
  • G. Boero, Relazione della gloriosa morte di 205 martiri nel Giappone, Roma 1867, pagg. 49 e 76. Online, in spagnolo, l'elenco dei 205 martiri pubblicato nella relazione stessa.
  • (LA) Positio super martyrio, Roma 1650, pagg. 7 e 121.
  • (FR) L. Pagès, Histoire de la Réligion chretiénne au Japon (1598-1651), I, Parigi 1869, pag. 519.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]