Apodemus uralensis

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Topo selvatico pigmeo
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Sottordine Myomorpha
Superfamiglia Muroidea
Famiglia Muridae
Sottofamiglia Murinae
Genere Apodemus
Specie A.uralensis
Nomenclatura binomiale
Apodemus uralensis
Pallas, 1811
Sinonimi

A.baessleri, A.balchanensis, A.kastschenkoi, A.major, A.pallidus, A.parvulus

Il topo selvatico pigmeo (Apodemus uralensis Pallas, 1811) è un roditore della famiglia dei Muridi diffuso in Europa e Asia centrale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 70 e 105 mm, la lunghezza della coda tra 65 e 110 mm, la lunghezza del piede tra 17 e 22 mm, la lunghezza delle orecchie tra 12,0 e 15 mm e un peso fino a 28 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Le parti superiori variano dal color sabbia al bruno-rossiccio pallido, mentre le parti ventrali sono bianche, con la base dei peli grigia. La linea di demarcazione lungo i fianchi è netta. Le orecchie sono dello stesso colore del dorso. Le zampe sono bianche. La coda è più corta della testa e del corpo, è marrone sopra e bianca sotto. Il cariotipo è 2n=48 FN=46.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie terricola.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa dall'Europa centrale ed orientale attraverso la Russia, fino alla Cina nord-occidentale.

Vive in ambienti aperti adiacenti a foreste e boschi. Si trova spesso lungo i corsi d'acqua. In Europa è presente in campi agricoli, prati secchi e boschi umidi fino a 1.400 metri di altitudine.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono state riconosciute 7 sottospecie:

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato che questa specie è comune, ampiamente diffusa e priva di serie minacce, classifica A.uralensis come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Kryštufek, B., Sozen, M. & Bukhnikashvili, A. 2008, Apodemus uralensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Apodemus uralensis, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Aulagnier & Al., 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrew T.Smith & Yan Xie, A guide to the Mammals of China, Princeton University Press, 2008, ISBN 978-0-691-09984-2.
  • Stephan Aulagnier & Al., Guide des mammiferes d'Europe, d'Afrique du Nord et du Moyen-Orient, Delachaux & Niestlé SA, Parigi, 2011, ISBN 978-88-89999-70-7.

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