Apodemus peninsulae

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Topo selvatico coreano
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Sottordine Myomorpha
Superfamiglia Muroidea
Famiglia Muridae
Sottofamiglia Murinae
Genere Apodemus
Specie A.peninsulae
Nomenclatura binomiale
Apodemus peninsulae
Thomas, 1906
Sinonimi

A.majusculus, M.rufulus, A.tscherga

Il topo selvatico coreano (Apodemus peninsulae Thomas, 1906) è un roditore della famiglia dei Muridi diffuso nell'Estremo Oriente.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 80 e 118 mm, la lunghezza della coda tra 75 e 103 mm, la lunghezza del piede tra 21 e 23 mm e la lunghezza delle orecchie tra 14 e 17 mm.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Le parti superiori sono bruno-rossicce chiare, con dei riflessi bruno-giallastri lungo i fianchi, mentre le parti ventrali sono bianche, con la base dei peli grigia. Le orecchie sono dello stesso colore del dorso. La coda è lunga quanto la testa ed il corpo, bruno-nerastra sopra, bianca sotto e finemente ricoperta di peli. Le femmine hanno 2 paia di mammelle pettorali e 2 paia addominali.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie terricola. In estate è attiva dal tramonto e durante la notte, mentre in autunno ed inverno anche di giorno. Si rifugia in tane naturali o costruisce cunicoli lunghi fino a 3,5 metri e profondi 30–40 cm. Le tane hanno diverse camere e 1-2 uscite.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di radici, granaglie, semi, bacche, noci ed insetti. Ha la tendenza ad immagazzinare noci e ghiande.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Si riproduce solitamente allo scioglimento delle nevi. Le femmine partoriscono 5-6 piccoli almeno 3 volte l'anno.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nella Siberia centrale e orientale, Penisola coreana, Cina, Mongolia e sulle isole di Sachalin e Hokkaidō.

Vive nelle foreste fluviali, miste, nelle steppe, campi erbosi, zone coltivate e boschi alpini fino a 4.000 metri di altitudine. Si trova frequentemente negli edifici.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono state riconosciute 7 sottospecie[3][4]:

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato che questa specie è comune e ampiamente diffusa, classifica A.peninsulae come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Batsaikhan, A., Tinnin, D., Lhagvasuren, B. & Sukhchuluun, G. 2008, Apodemus peninsulae, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Apodemus peninsulae, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ a b Smith & Xie, 2008.
  4. ^ I.V.Kartavtseva & G.V.Roslik, A complex B chromosome system in the Korean field mouse, Apodemus peninsulae, in Cytogenetic Genome Research, vol. 106, 2004, pp. 271-278.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrew T.Smith & Yan Xie, A guide to the Mammals of China, Princeton University Press, 2008, ISBN 978-0-691-09984-2.

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