Aphanius iberus

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Nono moresco
Aphanius iberus
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum vertebrata
Classe Actinopterygii
Ordine Cyprinodontiformes
Sottordine Cyprinodontoidei
Famiglia Cyprinodontidae
Sottofamiglia Cyprinodontinae
Genere Aphanius
Specie A. iberus
Nomenclatura binomiale
Aphanius iberus
(Valenciennes, 1846)
Sinonimi

Cyprinodon iberus
Valenciennes, 1846

Areale

Il nono moresco (Aphanius iberus (Valenciennes, 1846)) è un pesce d'acqua dolce e salmastra, appartenente alla famiglia Cyprinodontidae.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è endemica della fascia costiera mediterranea dellaSpagna. Una popolazione disgiunta nei pressi di Perpignan (Francia) risulta estinta. Le popolazioni nordafricane di Marocco ed Algeria citate in letteratura[2] sono oggi attribuite ad altre specie.
Vive soprattutto in acqua salmastra (sebbene la sua eurialinità gli consenta di popolare ambienti con salinità tra lo 0 e quasi il 60 per mille. Popola lagune, estuari e stagni costieri.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'aspetto è simile a quello del nono ma presenta un corpo più tozzo.
La colorazione nel maschio è fondamentalmente grigio argentea o azzurrina con 10-20 strisce trasversali grigie o azzurre, spesso interrotte a formare linee irregolari di punti più vistosi nella metà posteriore del corpo, la pinna caudale è trasparente o grigiastra con alcune fasce scure trasversali. Nella femmina il colore è argenteo con numerosi punti scuri allineati longitudinalmente in file irregolari.
La lunghezza si attesta sui 4,5 cm.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Le sue caratteristiche biologiche non differiscono sostanzialmente da quelle del nono, se non per il fatto che il suo ciclo vitale è annuale o al massimo biennale. Le uova vengono deposte quotidianamente per un lungo periodo di tempo.

Biogeografia[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie (ed in genere tutti gli Aphanius) è considerato un relitto biogeografico della fauna della Tetide che popolava il mar Mediterraneo prima di essere sterminata durante la crisi di salinità del Messiniano (che comportò il quasi totale disseccamento del Mediterraneo) alla fine del Miocene[3].

Acquariofilia[modifica | modifica wikitesto]

Non ha nessun valore alimentare, talvolta viene allevato in acquario.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

È minacciato di estinzione, risente fortemente della competizione con l'alloctona gambusia, vincente nelle acque dolci, difatti sopravvive solo in acque salmastre o iperaline[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Aphanius iberus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ *Bruno S., Maugeri S. Pesci d'acqua dolce, atlante d'Europa, Mondadori 1992
  3. ^ E.Tortonese Osteichthyes I Bologna, Calderini, 1970
  4. ^ *Kottelat M., Freyhof J. Handbook of European Freshwater Fishes, Publications Kottelat, Cornol (CH), 2007

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bruno S., Maugeri S. Pesci d'acqua dolce, atlante d'Europa, Mondadori 1992
  • Kottelat M., Freyhof J. Handbook of European Freshwater Fishes, Publications Kottelat, Cornol (CH), 2007

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