Antonio Trillicoso

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Antonio Trillicoso (Napoli, 12 giugno 1963) è un giornalista e scrittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

è giornalista, scrittore e promotore culturale. Si interessa da oltre venti anni di ragazzi, giovani, teatro e mass-media. È laureato in Lettere. Corrispondente di quotidiani (Il Mattino – Il Corriere di Caserta), collabora con altri giornali, televisioni e radio. È libero docente di Comunicazione, Giornalismo e Scrittura creativa, tiene laboratori per scuole, enti e festival letterari tra cui “La Settimana dei Bambini del Mediterraneo” ad Ostuni (BR); ha diretto alcuni giornali per ragazzi. Per l'attività giornalistica ha ricevuto diversi riconoscimenti. Sviluppa studi e indagini sul mondo dei ragazzi e giovani: dalla famiglia ai disagi sociali. Su questi temi scrive e realizza drammatizzazioni. Due lavori teatrali sono stati selezionati per la Rassegna Internazionale “Ragazzi in Gamba” a Chiusi (SI) nel 2003 e nel 2004. Per la rappresentazione di “Jesce Carnevale” sui riti farseschi del 600 (2005) ha ricevuto gli auguri di Franca Rame e Dario Fo. Suoi racconti, favole e drammaturgie per ragazzi, sono pubblicati in antologie, giornali, siti-web e riviste specializzate: - “Fiabe e Favole”, Comune di Crispano (Na), 2001; - “Antologia” Premio Letterario “La Fonte – Città di Caserta”, Spring Edizioni, 2003; - La Vetrina di “Pagine Giovani”- Marino (Rm), 2005. - "Un'alba radiosa d'Amore" a cura di Luigi Alfiero Medea, (Antologia del Premio Nazionale Histonium 2010), Edizioni Cannarsa, Vasto (Ch), 2011.

- Promotore e ideatore del Concorso Letterario Internazionale per Ragazzi “Un Dolce in Racconto”.

- Ideatore e Direttore Artistico della Rassegna 'NON TACERO' Social Fest' (la legalità vista con gli occhi dei ragazzi e la voce dei protagonisti) -

- Ideatore dell'istituzione della GIORNATA MONDIALE DELL'AEROPLANINO DI CARTA E DELLA LIBERA ESPRESSIONE DELLA FANTASIA (celebrata ogni anno il 16 maggio)

Suoi lavori sono stati tradotti in spagnolo e pubblicati in Sud America.

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2008 è stato invitato a illustrare la sua attività letteraria nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles. Ha ricevuto diversi premi e nel 2000 e nel 2007, un riconoscimento dall'UNICEF e nel 2009 dall'associazione Komunitas per l'attività svolta a favore dei ragazzi.

  • Premio di Letteratura per l'Infanzia "Peter Pan", Asti, 1999;
  • Premio Letterario Internazionale "Anno Santo del Duemila", Roma, 1999;
  • Premio Letterario Internazionale "L'Europa verso il Duemila", Luco dei Marsi (Aq), 2000;
  • Premio Letterario Internazionale “Città di Pomigliano d'Arco”, 2001;
  • Premio Letterario “Fiabe e Favole”, Crispano (Na), 2001;
  • Premio Letterario “La Fonte-Città di Caserta”, 2003 - (1º premio per la sezione teatro);
  • Premio Internazionale “Amico Rom”, Lanciano (Te), 2004 – (1º premio per la sezione narrativa);
  • Premio Nazionale Letteratura Giovanile “Zaccaria Negroni”, Marino (Rm), 2005;
  • Premio Internazionale “Totus Tuus”, Patti (Me), 2006;
  • Premio letterario Nazionale "Enrico Trione - Una fiaba per la montagna", Pont Canavese (TO), 2009;
  • Concorso di poesia “Europa, io vivo qui”, Ferrara, 2010;
  • Concorso di poesia e narrativa “Parole ed immagini”, Boves (CN), 2010 – (3º posto per la sezione narrativa);
  • Premio letterario “Histonium”, Vasto (CH), 2010; Premio letterario “Grimm 2010”.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • “La stagione della preadolescenza”, Ed. Mr. Spectator News, 1990;
  • “Sesso & Amore – I giovani tra etica, cultura e società”, Ed. Mr. Spectator News, 1992;
  • “Natale in Tv” (bozzetto teatrale), Ed. Eproca, 1993;
  • “I nostri nonni giocavano così” (ricerca storico-sociale sui giochi nelle strade e nei cortili), 2002;
  • “Favole per sognare” Ed. I Fiori di Campo, Landriano (Pv), 2003;
  • “Nenie, conte, filastrocche e ninnananne” (ricerca storico-sociale nelle comunità contadine campane), 2003;
  • “Cinque filastrocche a Gesù… di un ragazzo zingaro, africano, albanese e qualcuno in più…”, Ed. Cogito, 2003;
  • “Non solo balletti e canzonette – Dieci anni di “lavori” con i ragazzi”, Ed. Cerbone, 2004;
  • “La storia di Cannolo e Sfogliatella”, ed. La Voce del Pasticciere, 2006;
  • “Il trenino dei desideri… per uno spicchio di cielo/Il pulmino multietnico”, ed. Cogito, 2007;
  • “La principessa, il drago e il cioccolato della pace”, ed. La Voce del Pasticciere, 2007;
  • “Storia di un gesto d'amore”, ed. Free-Press, 2008;
  • “Viva la Terra!”, ed. Cogito, 2008;
  • “Il miele della valle del sorriso”, ed. La Voce del Pasticciere, 2008;
  • “Io Casalese - Un giovane di Casal di Principe racconta la terra dei clan"[1], ed. Diana Edizioni, 2010;
  • "La Diversità nell'Unità - La discriminazione che divide", ed. J Like edizioni, 2013.
  • "Io Casalese - Un giovane di Casal di Principe racconta la terra di Gomorra", ed. Diana, 2015 (2ª edizione presentazione Paolo Chiariello, postfazione di don Aniello Manganiello
  • "La Scuola fa più paura della Giustizia", ed. Il Quaderno, 2016 (presentazione Vincenzo Spatafora)
  • "Gesù dietro le sbarre", ed. Beyond, 2018 (con don Antonio Cimmino - presentazione don Raffaele Grimaldi, post fazione di Samuele Ciambriello)
  • "Costituzione Cosa Nostra", ed. Beyond, 2018 (a cura di)
  • 'Comunque Nascono i Fiori - Tutte le facce del quartiere Parco Verde', ed. Pasquale Gnasso, 2022

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sinossi del libro: “IO CASALESE - Un giovane di Casal di Principe racconta la terra dei clan": Sull'onda emotiva delle denunce dello scrittore Roberto Saviano e del recente arresto del super-boss Antonio Iovine, Casal di Principe è balzata agli onori della cronaca. Giornali, televisioni, opinionisti, tutti parlano della piccola cittadina casertana, la terra dei clan, base della potente e spietata mafia dei casalesi. Tutti, tranne proprio i cittadini di Casale. Antonio Trillicoso è il giornalista che invece ha deciso di dare voce ad uno di loro. Io Casalese è il racconto di vita di Cipriano, un giovane di Casal di Principe che narra in prima persona esperienze e situazioni quotidiane di una realtà difficile, vissute sotto il peso della criminalità e l'ombra del potere dei clan. Testimone diretto di omicidi, violenze, abusi, intimidazioni, con uno zio agli arresti per traffico di cocaina ed un padre marchiato come infame. Ma Cipriano è pulito. È fuori dal "Sistema". È un ragazzo sensibile che studia sognando una vita migliore per sé e per il suo amato paese. È il simbolo di quella dignitosa maggioranza di Casalesi che da sempre, in silenzio lavora, suda, si sacrifica e non merita di subire né la peste mafiosa né la superficialità di una certa opinione pubblica, che indistintamente l'ha marchiata come complice e affiliata.