Antonio Rinaldi (pittore)

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Antonio Rinaldi (Tremona, 1816Tremona, 27 settembre 1875) è stato un pittore e restauratore svizzero-italiano, esponente del Romanticismo, buon frescante e valido ritrattista, operante nel Canton Ticino e nella vicina Lombardia[1].

Spazzacamino piangente?

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Arzo, chiesa dei Santi Nazario e Celso, nella Cappella del Rosario, sulle pareti laterali, affreschi, a destra San Giuseppe con l'Angelo, a sinistra La fuga in Egitto.
  • Balerna, Chiesa di San Giovanni Battista e della Vergine, olio su tela, L'estrema unzione, cm 49 x 34, del 1851 (esposto alla Mostra "L'ex voto nel Ticino", 1950, n. catalogo 17); olio su tela, Inferma a letto invocante il Crocefisso e la Madonna, 45 x 34, del 1850 circa.
  • Balerna, frazione di Cereda, Oratorio di Sant'Antonio di Padova, nell'atrio, fascia affrescata con La nascita e La morte del Santo; nella navata altri sei affreschi, Sant'Antonio, Ezzelino da Romano, Il Santo fra i dotti, La benedizione del cavaliere, e due Miracoli taumaturgici.
  • Balerna, Municipio, ritratto di Antonio Cattaneo, capitano garibaldino, olio su tela, 43 x 51 (restaurato).
  • Besazio, chiesa dell’Immacolata Cappella della Madonna del Rosario, tenda dipinta, oggi nella cappella jemale; nella Cappella del Sacro Cuore, pala del Sacro Cuore, olio su tela, 120 x 180, rabberciato al centro; in sagrestia, tavoletta votiva, 52 x 40, del 1853, che ricorda la sventata aggressione di cinque assassini ai danni dell'abate Antonio Fontana.
  • Caneggio, frazione di Campora, Oratorio di San Fermo di tazza del presbiterio, in medaglia, affresco la Gloria di San Fermo, del 1850 circa; nei sottarchi degli arconi, delicati Putti.
  • Capolago, chiesa di Santa Maria Maddalena in facciata nella nicchia stuccata, affresco della Santa titolare; nel presbiterio, sulle pareti laterali, affreschi, a destra La predicazione di Gesù a Maria Maddalena, a sinistra La lavanda dei piedi; nella casa parrocchiale, Gonfalone della Confraternita, olio su tela, 120 x 176: su una facciata, Santa Maria Maddalena inginocchiata e un Santo Vescovo, in alto l'Ostensorio coi putti; sull'altra, la Madonna del Rosario inscritta nei Misteri con quattro teste di cherubini agli angoli.
  • Chiasso, Oratorio dell'Assunta sulla volta a vela del presbiterio, affresco con l'Assunzione, affine ai suoi modi.
  • Coldrerio, Oratorio di San Gregorio (o di Santa Apollonia), edicole della Via Crucis del 1859, affreschi; nel cimitero, cappella, affresco, la Crocifissione, coevo.
  • Genestrerio, chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate, nella tazza del coro, affresco del Giudizio Universale, grande composizione circolare molto mossa, degli anni 1863-1865.
  • Mendrisio, chiesa parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano, sagrestia, Ritratto del prevosto Giuseppe Franchini (con la scritta: «primo fra i benemeriti di questo tempio»), olio su tela, 90 x 125.
  • Mendrisio, Chiesa di Santa Maria in Borgo, sulla parete del presbiterio, olio su tela ovato con San Giuseppe, 75 x 95, firmato.
  • Mendrisio, Chiesa di San Sisinio, in facciata sopra il portale, affresco di San Sisinio, delineato col chiodo, del 1865: il Santo che indossa la dalmatica spalanca le braccia in orazione.
  • Mendrisio, Chiesa di San Francesco d'Assisi, in facciata, affresco dell'Immacolata, del 1850, ora coperta dal mosaico con San Francesco d'Assisi di Gino Macconi di Mendrisio.
  • Mendrisio, ex Ospizio della Beata Vergine ora Accademia d'architettura, sala dell'Amministrazione, Ritratto di Agostino Maspoli di Coldrerio, olio su tela, 57 x 72.
  • Meride, chiesa parrocchiale di San Silvestro, in navata, olio su tela, 65 x 87, con Il Ladro Luigi Baldocchi di Cremona, popolarissima opera di una felice vivacità narrativa sorretta da una tavolozza brillante: rappresenta un tentativo di furto in chiesa del 7 giugno 1844.
  • Meride, chiesa di San Rocco, in navata, olio su tela centinata, 180 x 300, Madonna col Bambino e Santi Rocco, Antonio abate, Giorgio, Abbondio e Silvestro papa.
  • Meride, Cappella del beato, affresco raffigurante il Beato Manfredo Settala in preghiera nell'oratorio di San Giorgio, inginocchiato davanti all'altare.
  • Meride, Casa di Francesco Fossati, olio su carta, 22 x 30, Ritratto di giovane donna.
  • Morbio Inferiore, casa del parroco, Santa Lucia, affresco centinato, 97 x 191, relitto di una cappella demolita; affresco con Testina di Santa.
  • Novazzano, frazione Boscherina, Villa neoclassica di Pietro Riva soffitto di una sala, nella medaglia centrale, affresco con Putto alato simboleggiante un Genio che sorregge in volo una figura biancovestita e coronata, con putti; lungo il perimetro del rettangolo che inscrive la medaglia e precisamente al centro, quattro scene: La principessa liberata da San Giorgio, La nobiltà lombarda banchettante in costume spagnolesco, Autoritratto del pittore in costume seicentesco che ritrae la modella e la Nascita di Venere; negli angoli: putti con ghirlande; l'opera è del 1850.
  • Rancate, località Pizzolo, Oratorio di San Giovanni Battista, affreschi delle 14 cappelle della Via Crucis, oggi scomparsi; Casa di Ada Ferrari, facciata, affresco, 70 x 87, Madonna col Bambino; nel cimitero, cappella centrale, vasto dipinto murale con le Anime Purganti, 290 x 280, corroso dall'umidità nella parte inferiore.
  • Rancate, Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, conserva suoi 28 dipinti e 172 disegni tra cui Il gattino, Ritratto della carta squarciata, i ritratti di Annetta Vailati (1857) circa e Giuseppe Vailati (1865) circa.
  • Riva San Vitale, chiesa plebana di San Vitale, all'interno, cinque stazioni della Via Crucis, oli su tela, 59 x 69, Cristo davanti a Pilato, L'incontro con la Veronica, Cristo crocefisso, La Deposizione, Il sepolcro, del 1848 circa, raffinate nel disegno e nel colore; in sagristia, olio su tela, 80 x 114, Ritratto dell'arciprete Bollina.
  • Sagno, Canonica, sala della biblioteca, olio su tela, 80 x 101, Ritratto dell'abate Antonio Fontana, del 1860 circa: l'abate, seduto alla scrivania, reca appuntata sul petto la decorazione dell'Ordine della Corona ferrea; nella casa del poeta Francesco Chiesa, tre oli su tela, 43 x 54, Ritratto del pittore Francesco Chiesa, del 1852, con la scritta nella lettera che l'effigiato regge nella mano destra: «All'egr. pittore/ Il sig Francesco Chiesa/ Sagno/ 15 gennaio 1852/ Rinaldi Tremona dipinse»; Ritratto di Angelo Chiesa, 45 x 58; Ritratto femminile, 42 x 55; olio su cartone, 21 x 26, Ritratto di Innocente Chiesa (?), del 1849; olio su rame, 17 x 34, Ritratto di Corilla Chiesa (utilizzo di un'antica tavoletta dipinta del Cinquecento con Santo orante).
  • Salorino, Oratorio di San Rocco, in navata, ex voto, Caduta da un dirupo di San Nicolao di Clotilde Brenni d'anni 5, olio su tela, 37 x 48, datato 1860, con scritta retrostante a penna su cartoncino.
  • Stabio, Oratorio della Madonna di Caravaggio (già del Suffragio), all'interno, olio su tela con l'Estasi di Santa Teresa, 90 x 120, intensa opera condotta su una gamma di bruni e di grigi; in piazza, Casa Ginella, facciata, affresco ormai estinto.
  • Tremona, chiesa parrocchiale dell'Assunta, Cappella della Madonna, parete laterale di sinistra, affresco di Sant'Agata, deperito inferiormente; Cappella del Crocefisso, sulla volta, affreschi con Santa Lucia (di tecnica scadente e corrosa dall'umidità) e Santa Apollonia (indenne); Oratorio dei Confratelli, ex voto su tavola (già in Sant'Agata), 39,5 x 50,5, Scoppio di tre mine, datato 1854: sanguinante a terra è il muratore sorpreso dagli scoppi, accorrente il parroco soccorrente, un compagno di lavoro costernato si ritrae spaventato a braccia aperte.
  • Tremona, antica Casa Rinaldi, nella parete che chiude la corte, Ritratti a monocromo di Leonardo, Raffaello e Michelangelo in pannelli scanditi con angeli; nella Casa Riva, salone, alle pareti due affreschi, Giuramento del Grütli e Sacrificio di Antonio di Winkelried; sotto il portico, affresco della Madonna col Bambino, 46 x 64.
  • Gordevio, frazione di Briee, Oratorio di Sant'Antonio abate, in facciata sopra il portale, affresco col Santo titolare, del 1874.
  • Cavergno, chiesa parrocchiale di Sant'Antonio da Padova, navata con volta a botte lunettata, decorazione pittorica del 1866; alle pareti, due affreschi con Scene della vita del Santo, del 1867 e gli oli su tela della Via Crucis, del 1871.
  • Cavergno, frazione Mondada, Oratorio della Madonna Addolorata, pala d'altare con l'Addolorata, del 1871.
  • Cavergno, frazione Sonlerto, Oratorio di San Giuseppe, pala d'altare con il Transito di San Giuseppe, del 1860.
  • Lamone, chiesa parrocchiale di Sant'Andrea, in facciata sopra il portale, affresco col Santo titolare, del 1872.
  • Melano, Santuario della Madonna del Castelletto, in facciata figure affrescate dei Santi Rocco e Defendente, del 1868; all'interno, ex voto, olio su tela, 47 x 58, Carrozza ribaltata, del 12 novembre 1857: sotto l'insegna dell'osteria della Stella, il veicolo rovesciato, il cavallo impennato e due passeggeri rovinati a terra.
  • Civiglio, edicole della Via Crucis poste sul viale che conduce alla chiesa di San Tommaso.

Il Rinaldi ha dipinto anche nel 1869 nella chiesa dei Santi Ambrogio e Antonio Abate a Casnate (Como) Padre Eterno con Angeli nella cupola o tazza centrale; nel 1872 nella chiesa dei Santi Vittore e Defendente a Ronago (Como): Padre Eterno nella tazza sopra il presbiterio e la Madonna della Cintura con S. Agostino e S. Monica nella tazza centrale.

Ha affrescato intorno al 1858 la volta della chiesa di San Bartolomeo a Como (Ascensione) nel 1866 la volta del presbiterio nella chiesa di San Michele a Rovenna (Evangelisti e Virtù). Gli ornati di Casnate e di Rovenna sono stati eseguiti in collaborazione con Vincenzo De Bernardi da Claino con Osteno (Como). Gli ornati a Ronago con Francesco Verda da Lugano.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Antonio Rinaldi, in Dizionario storico della Svizzera. URL consultato il 21 febbraio 2011.
  2. ^ Mario Mascetti, Ronago, pieve d'Uggiate, terra di frontiera, Comune di Ronago 1989.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Martinola, Inventario d'arte del Mendrisiotto, v. I, Edizioni dello Stato, Bellinzona 1975, 23, 58, 60, 71, 75, 77, 102, 103, 108, 109, 165, 177, 197, 207, 233, 250, 254, 255, 286, 303, 326, 332, 335, 341, 366, 426, 441, 442, 448, 451, 486, 489, 498, 529, 537, 540, 542, 545, 546.
  • Piero Bianconi, Ex voto del Ticino, Armando Dadò Editore, Locarno 1977, 128, 129, 138, 139.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Lugano-Porza 1980, 190, 335, 342-346, 348, 350, 368.
  • Jean Soldini, La Pinacoteca Züst, Casagrande, Bellinzona 1988,72-277.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 241, 259, 260, 261, 284, 369, 417, 418, 425, 426, 427, 428, 429, 430, 431, 436, 438, 447, 452, 456, 461, 464, 466, 477, 479, 482.

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