Antonio Greppi

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Disambiguazione – Se stai cercando il banchiere del XVIII secolo, vedi Antonio Greppi (1722-1799).
Antonio Greppi

Sindaco di Milano
Durata mandato27 aprile 1945 –
25 giugno 1951
PredecessoreMario Colombo
SuccessoreVirgilio Ferrari

Deputato della Repubblica Italiana
LegislaturaAC, III, IV
Gruppo
parlamentare
Socialista
CircoscrizioneMilano
Incarichi parlamentari
  • Presidente della II Commissione (interni) 1964-65
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Socialista Italiano
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
ProfessioneAvvocato, scrittore

Antonio Greppi (Angera, 26 giugno 1894Milano, 22 ottobre 1982) è stato un politico, scrittore e commediografo italiano, e il primo sindaco di Milano dopo la Liberazione.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Combattente nella prima guerra mondiale, nel 1919 si iscrive al Partito Socialista Italiano e durante gli anni del regime fascista viene a più riprese arrestato per la sua attività di antifascista.[1]

Il figlio di Antonio Greppi, Mario

Nel luglio del 1943 partecipa alla fondazione del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia e dopo l'armistizio prende parte attiva alla Resistenza nell'VIII Brigata Matteotti. Si ricorda di lui il figlio Mario, caduto da partigiano in via San Michele del Carso a Milano, ucciso disarmato dalla milizia fascista, il 23 agosto 1944.

Dopo la Liberazione viene designato dal CLN alla carica di sindaco di Milano, ruolo che manterrà fino al 25 giugno 1951. Nel corso del suo mandato, si adoperò attivamente per mantenere l'unità municipale sia fra i socialisti che più in generale fra le forze antifasciste, entrambe minacciate dai cambiamenti politici nazionali: vi riuscì fino al 1949, quando i contrasti divennero insanabili ed egli stesso dovette uscire dal suo storico partito per aderire al Partito Socialista Unitario che confluì poi nel PSDI, mentre la giunta di Milano virava sul modello della maggioranza centrista al governo a Roma. Il suo posizionamento comunque troppo progressista gli costò la rielezione dopo la tornata elettorale del 1951.

Concluso il mandato di sindaco, nel 1953 si oppose attivamente alla legge truffa, tanto che la direzione nazionale del PSDI lo espulse. Dopo una breve esperienza in Unità Popolare, Greppi tornò alla casa madre del PSI e, nel 1958, venne eletto deputato, mantenendo l'incarico fino al 1968.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine di Vittorio Veneto - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca 1915 – 1918 (4 anni di campagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa dell'Unità d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa italiana della vittoria - nastrino per uniforme ordinaria

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Scrittore e autore teatrale, Greppi è ricordato per i suoi romanzi

  • L'araba fenice,
  • Vita e passione di avvocato,
  • Il bravo ragazzo,
  • Infanzia sul lago,
  • I poveri fanno la storia,
  • Le trombe degli angeli

inoltre un diario sulla ricostruzione del primo dopoguerra

  • Risorgeva Milano

e per le proprie creazioni teatrali

  • Passeggiate
  • L'avvocato dei poveri.
  • Novant'anni di socialismo. Scritti scelti a cura di Jacopo Perazzoli, Milano, 2012
  • Dieci vite in una sola. Due voci per una biografia Autobiografia rimasta inedita, a cura di Bianca Dal Molin, Milano 2012

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sentenza n. 21 del 22.11.1938 emessa dal Tribunale speciale contro Antonio Greppi e altri (“Sezione milanese del Fronte unico antifascista: ne fanno parte comunisti, socialisti e giellisti”). In: Adriano Dal Pont, Simonetta Carolini, L'Italia dissidente e antifascista. Le ordinanze, le Sentenze istruttorie e le Sentenze in Camera di consiglio emesse dal Tribunale speciale fascista contro gli imputati di antifascismo dall'anno 1927 al 1943, Milano 1980 (ANPPIA/La Pietra), vol. II, p. 972

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


Predecessore Sindaco di Milano Successore
Mario Colombo
(podestà)
27 aprile 1945 - 25 giugno 1951 Virgilio Ferrari
Controllo di autoritàVIAF (EN64818037 · ISNI (EN0000 0000 8144 9571 · SBN LO1V013695 · BAV 495/328888 · LCCN (ENn97102695 · GND (DE119470292 · BNF (FRcb15466040g (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n97102695