Antonio Filocamo

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Il sacrificio di Isacco
AutoreAntonio Filocamo
Data1712
Tecnicaolio su tela
Dimensioni99×123 cm
UbicazionePinacoteca Zelantea, Acireale

Antonio Filocamo (Messina, 1669Messina, 1743) è stato un pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Operò a Messina in una bottega insieme ai fratelli Paolo e Gaetano dove avviò una accademia d'arte. La sua pittura fu caratterizzata spesso dalla drammaticità delle figure rappresentate e da una certa influenza data dalla attività di affrescatore. Pietro Paolo Vasta, noto artista nella ricostruzione dei primi decenni del Settecento del Val di Noto, fu il più noto apprendista della bottega dei Filocamo.

Gran parte della produzione pittorica dei Filocamo che fu realizzata per la decorazione di monumenti a Messina è andata perduta a causa delle distruzioni dei terremoti del 1783 e del 1908. Alcune delle loro opere sono oggi visibili ad Acireale, sia nella cattedrale (Assunzione della Vergine nell'abside e affreschi nella cappella di Santa Venera) che nella Pinacoteca Zelantea ed a Palermo nella chiesa di Santa Caterina e nella cattedrale.

Contagiato dalla peste, morì tragicamente insieme ai fratelli durante l'epidemia del 1743.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Catania e provincia[modifica | modifica wikitesto]

Acireale[modifica | modifica wikitesto]

  • 1712, Il sacrificio d'Isacco, dipinto, opera custodita nella Pinacoteca Zelantea.
  • Cattedrale di Maria Santissima Annunziata:
    • 1711, Annunciazione, olio su tela, opera custodita sull'altare maggiore.
    • 1711 - 1712, Ciclo, affreschi raffiguranti: il Riposo durante la fuga in Egitto, lo Sposalizio della Vergine, la Presentazione di Gesù al tempio, la Natività, l'Adorazione dei Magi, la Visita di Maria a Santa Elisabetta, la Presentazione di Maria al tempio e Gesù tra i dottori del tempio. Nel catino absidale è rappresentata l'Assunzione di Maria al cielo, nella volta l'Incoronazione di Maria tra Angeli e Santi fra schiere d'angeli e la Santissima Trinità.[1]
    • 1711 - 1712, Ciclo, affreschi raffiguranti la Predicazione di Santa Venera e il Martirio di Santa Venera, opere realizzate nella volta della Reale cappella di Santa Venera.[2]

Messina e provincia[modifica | modifica wikitesto]

Messina[modifica | modifica wikitesto]

Monforte San Giorgio[modifica | modifica wikitesto]

Madonna della Lettera, Cattedrale di Palermo.
  • 1705, Sposalizio mistico di Santa Rosa, dipinto, opera custodita nel duomo di San Giorgio.

Santa Lucia del Mela[modifica | modifica wikitesto]

  • 1718, Madonna col Bambino e Santi, olio su tela, opera custodita nella chiesa del Sacro Cuore.
  • 1718, Madonna del Carmelo, olio su tela, opera custodita nella chiesa del Sacro Cuore.

Palermo e provincia[modifica | modifica wikitesto]

Siracusa e provincia[modifica | modifica wikitesto]

Incisioni[modifica | modifica wikitesto]

  • 1716, Sette Rami, incisioni, opere presenti nel Poema del Santo Natale di Antonio Russo.[1]
  • 1716, Samaritana con architetture.[1]
  • 1716, Vergine e San Giuseppe, di Paolo Filocamo.[1]
  • 1718, Vedute, incisioni, opera firmata Paolo su attacchi e battaglie dal titolo Vera e distinta relazione de' progressi delle armi spagnuole.[1]
  • 1701, Frontespizio, incisioni autografe, opere presenti nelle acclamazioni per Messina di Filippo V.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Grano - Hackert, pp. 214.
  2. ^ "ACCADEMIA DI SCIENZE LETTERE E BELLE ARTI DEGLI ZELANTI E DEI DAFNICI DI ACIREALE" - "Brevi note sulla pittura in Acireale", Elenco e dislocazione opere. [1]
  3. ^ a b c d Grano - Hackert, pp. 212.
  4. ^ a b c d e f g h i j k l m n o Grano - Hackert, pp. 213.
  5. ^ a b Giuseppe La Farina, pp. 53.
  6. ^ Caio Domenico Gallo, pp. 156.
  7. ^ Giuseppe Fiumara, pp. 17.
  8. ^ Giuseppe La Farina, pp. 31.
  9. ^ Giuseppe La Farina, pp. 57.
  10. ^ Giuseppe Fiumara, pp. 18.
  11. ^ Giuseppe La Farina, pp. 102.
  12. ^ Giuseppe Fiumara, pp. 16.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Controllo di autoritàVIAF (EN60249962 · ISNI (EN0000 0000 6688 2342 · CERL cnp01096108 · Europeana agent/base/98581 · ULAN (EN500072122 · GND (DE13269848X · WorldCat Identities (ENviaf-60249962