Antonio Ferrara (scrittore)

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Antonio Ferrara alla Biblioteca Laudense (maggio 2014)

Antonio Ferrara (Portici, 1957) è uno scrittore e illustratore italiano[1].

La sua opera più conosciuta, Ero cattivo, gli ha valso il premio Andersen 2012 per la categoria ragazzi sopra i 15 anni[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Diplomato in maturità artistica, ha frequentato la facoltà di Architettura mentre lavorava come grafico[3].

Successivamente ha lavorato per sette anni presso una comunità alloggio per minori, accostandosi alla psicologia dell'età evolutiva e alla scrittura come strumento per narrare il disagio.

Cogliendo l'importanza per la formazione dei più piccoli con un adulto che li guidi durante la crescita, si è impegnato con incontri dal vivo tenendo laboratori, aperti agli adulti, presso scuole, biblioteche, librerie, associazioni culturali e case circondariali.

Da illustratore di racconti per bambini, ne diventa anche l'autore, scrivendo "per risarcirli", per dare voce a chi non ha voce, per rendere protagonisti i diseredati e i fragili. Si adopera perché i suoi libri contengano Speranza, Esperienza, Ricordo.

In un'intervista in occasione della premiazione Andersen 2012, ha dichiarato[4]:

«I ragazzi si buttano nel fuoco quando capiscono di avere davanti un adulto autentico, in grado di far sospettare loro che la scrittura sia un potente mezzo di espressione dei propri vissuti, un prezioso strumento per nominare e condividere le proprie emozioni; un prolungamento del sentimento.»

Profilo letterario[modifica | modifica wikitesto]

Ero Cattivo

Ero Cattivo nasce dai suoi trascorsi di educatore in una comunità alloggio per minori dove ha imparato a frequentare i sogni dei bambini non prendendosi mai troppo sul serio e dalla poesia di Danilo Dolci, pedagogista ed educatore, che recita "Ciascuno cresce solo se sognato". Il protagonista Angelo lancia il messaggio che tutti gli adolescenti sono sempre in trasformazione e hanno sempre in pugno il proprio destino e la relativa responsabilità che questo comporta. Ci vuole "soltanto" un adulto che li immagini, non tanto per i problemi che magari portano nel presente, ma per le potenzialità che rappresentano.

Il segreto di Ciro[modifica | modifica wikitesto]

Può un evento tragico occorso ad una persona cara cambiare in positivo la vita di un ragazzo? Ciro, adolescente napoletano introverso e impacciato grazie alla passione per il disegno e la scrittura scopre che è possibile dare una svolta al proprio destino grazie all'amore di Lia e ad un... aiuto proveniente dal passato.

Puzzillo, gatto gentiluomo

Ci illustra aspetti di vita quotidiana e momenti di crescita di un cucciolo di gatto specializzato in puzzette, abbandonato nei primi giorni di vita, poi raccolto e allevato con amore dalla piccola Martina.

Come i pini di Ramallah

David, 10 anni, ebreo di Gerusalemme e il suo coetaneo Mohammed, palestinese di Ramallah raccontano in Come i pini di Ramallah i propri sogni, pensieri, sentimenti, emozioni nel difficile clima di tensione in cui sono costretti a vivere.

L'insalata Cri Cri

Lucia, l'adolescente protagonista di L'insalata Cri Cri scopre cibi insoliti, nuovi e vecchi amici, sperimenta l'avventura di aprire un ristorante e la gioia di comporre poesie.

Pane arabo a merenda

Nadir, marocchino di 10 anni che vive a Novara con la famiglia e cerca di raggranellare soldi appena libero dalla scuola, racconta episodi della propria quotidianità, tra affetti e pregiudizi in Pane arabo a merenda.

I suoni che non ho mai sentito

Miguel, 10 anni, orfano affetto da sordità che vive a Barcellona con i nonni, racconta emozioni, sentimenti, passioni e ricordi della sua vita sicuramente un po' difficile, ma sempre molto intensa.

Anguilla

È l'egiziano Omar che sta trascorrendo due anni in un carcere minorile italiano. Emozioni, dolori, ricordi e speranze di un giovane detenuto agile non solo nel fisico ma anche nella capacità di astrazione.

Piedi

Miranda, 13 anni, figlia unica, con un difetto ai piedi (ne ha uno più grande dell'altro) e tanta inquietudine nel cuore, è alla ricerca dell'amore e anche di un segno che confermi il proprio talento letterario.

Il bambino col fucile

Ci porta tra i ribelli della Sierra Leone che rapiscono Tomba Mussa, 14 anni, e lo costringono al loro fianco in una guerra che non ha scelto di combattere; riuscirà a fuggire con l'aiuto dei volontari della Caritas per ricongiungersi ai suoi cari.

Sassi

La speranza di Sandor, 13 anni, indiano che spacca pietre con numerosi altri bambini, anche più piccoli di lui, tutti a rischio di silicosi, si riaccende quando la madre, abbandonata dal marito, trova un nuovo, estroso compagno.

Mi chiama il suo angelo

L'undicenne protagonista, de Mi chiama il suo angelo, il cui padre è assente per lavoro, racconta gli stupri subiti dallo zio materno, che la madre vuole ignorare e che lui non ha ancora il coraggio di confessare ad altri adulti.

La cantante scomparsa

Il maresciallo Cecconi da Milano in trasferta a Venezia per indagare sulla sparizione di una donna famosa in città per il suo terribile canto.

Pinocchio adesso

Nelle riflessioni di una marionetta la denuncia di un mondo in cui l'infanzia, l'amore e i diritti umani sono negati a molti bambini.

Pane arabo e parole

È l'ideale continuazione di "Pane arabo a merenda". Si tratta di una delicata e ironica metafora dell'accoglienza vista con gli occhi di un bambino marocchino che stavolta deve fare i conti con i pregiudizi di un adulto che pensa che uno straniero rimarrà sempre un estraneo e non imparerà mai a parlare o a comportarsi come un italiano. Sull'importanza di saper parlare bene, insieme alla propria, anche la lingua del paese che ti ospita, per conoscere le parole adatte ad esprimere bene pensieri ed emozioni. Nadir vive emozioni forti come la vergogna, la rabbia, l'umiliazione e riuscirà infine a vivere anche la solidarietà. E l'amore. Egli è migrato dal suo paese per fuggire la povertà, per sopravvivere. Ma ci si nutre sia di pane che di parole e a volte le parole giuste saziano più del pane.

Garrincha. L'angelo dalle gambe storte

È il primo graphic novel di Ferrara. Racconta la storia di Garrincha, calciatore brasiliano afflitto da diversi difetti congeniti.

Altri libri

Spesso i suoi romanzi hanno per protagonisti dei giovanissimi perché, sostiene Ferrara, scrivere per ragazzi è molto più difficile che scrivere per adulti, non si sottolinea mai abbastanza ma è una sfida affascinante, un esercizio di empatia senza pari. Un libro non dovrebbe mai lasciarci uguali a prima di averlo letto; dovrebbe sempre essere, in qualche modo, un romanzo "di formazione"[4].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Illustrazioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Antonio Ferrara biografia, su zam.it. URL consultato il 9 giugno 2014.
  2. ^ Savona, mercoledì gli studenti savonesi terranno a battesimo l'iniziativa "Un libro porta lontano, in Savonanews, 2 dicembre 2013.
  3. ^ classi 2F - 2H - 2L dell'I.T.I.S. "Fauser" di Novara, Antonio Ferrara, fauser.edu, 2003 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. ^ a b Antonio Ferrara, Scrivere libri per ragazzi è molto più difficile che scrivere per adulti, ma è una sfida affascinante, su libreriamo.it, liberiamo.it, 29 agosto 2012. URL consultato l'8 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2013).
  5. ^ Sangue chiama sangue - Antonio Ferrara - Libro - Einaudi Ragazzi - Einaudi Ragazzi di oggi | IBS, su www.ibs.it. URL consultato il 10 maggio 2022.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN2767872 · ISNI (EN0000 0001 2019 9027 · SBN RAVV383651 · LCCN (ENn2011037101 · GND (DE137800029 · BNE (ESXX5624148 (data) · BNF (FRcb15118353k (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n2011037101