Antonio D'Agostino

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Antonio D'Agostino (Catanzaro, 25 gennaio 1938) è un ex regista e produttore cinematografico italiano, attivo esclusivamente nel settore della pornografia.

Come regista ha utilizzato vari pseudonimi, tra cui Peter Bennet e Richard Bennet (talvolta anche Bennett).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Già insegnante all'accademia di Belle Arti di Venezia e pittore[1] seguace del movimento Fluxus, ha esordito nel cinema nel 1968, collaborando, non accreditato, a Teorema di Pier Paolo Pasolini. Durante le riprese ha fatto amicizia col regista friulano e col poeta Alfonso Gatto, stringendo un sodalizio che porterà alla realizzazione del suo primo lungometraggio, La cerimonia dei sensi, del 1979, pellicola allegorico-politica tratta da un racconto di Pasolini, e, molti anni più tardi, a L'intesa, del 1995, basato su un soggetto scritto dai tre assieme anni prima.

Il suo film d'esordio, girato nella primavera del 1978 a Brescia inizialmente sotto il titolo di Dimensione delirio, uscirà nelle sale l'anno successivo in un'edizione alterata dai distributori con l'aggiunta di numerose sequenze hard inserite contro la volontà del regista. Lo stesso imprevisto si ripeterà anche durante la distribuzione del suo secondo film, Eva Man, uscito nel 1980. Per evitare nuovamente ulteriori alterazioni da parte di terzi, D'Agostino monterà personalmente il suo terzo film, sequel di Eva Man, il quale però per problemi giudiziari uscirà solo in Spagna nel 1982 col titolo di La pitoconejo (o El regreso de Eva Man) e la regia accreditata al regista iberico Zacariàs Urbiola.[2] Decise allora di passare al genere pornografico, all'epoca di grande successo commerciale e ritorno economico anche in Italia.

Trasferitosi a Roma, ha raggiunto la notorietà negli anni ottanta dirigendo attori come Roberto Malone, Mark Shanon, Karin Schubert e Marina Frajese e per aver scoperto Jessica Rizzo, Rossana Doll e Luana Borgia[3]. Nel 1982 ha girato il film Bathman dal pianeta Eros, con Mark Shanon e Nadine Roussial, scalcinata parodia in chiave pornografica del celebre personaggio dei fumetti Batman. Tra il 1985 e il 1986 ha realizzato, invece, due film documentari sulla sessualità dai titoli Impariamo ad amarci: guida all'educazione sessuale e Noi e l'amore - Comportamento sessuale variante. Nel 1987 ha diretto il pornofilm Il vizio nel ventre, che ha destato particolare clamore per le numerose scene di zooerastia inserite.

Nella seconda metà degli anni novanta ha abbandonato l'attività cinematografica per dedicarsi a quella di editore, nel corso della quale ha pubblicato riviste di attualità cinematografica porno quali "Video & cinema X", mensili di cultura erotica quali "Sesso bizzarro" e "Japon sexy", fumetti quali "Dick Drago" e riviste d'informazione e critica d'arte quali "Arte contemporanea news".

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ D'Agostino Antonio, su valmore.art.
  2. ^ Franco Grattarola, Andrea Napoli, Luce rossa. La nascita e le prime fasi del cinema pornografico in Italia, Iacobelli Editore, 2014, pp. 122-123.
  3. ^ Da Dizionario del cinema hard

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Vanni Buttasi, Patrizia D'Agostino, Dizionario del cinema hard, Gremese Editore, Roma, 2000, ISBN 88-7742-445-1.
  • Franco Grattarola, Andrea Napoli, Luce rossa. La nascita e le prime fasi del cinema pornografico in Italia, Iacobelli Editore, Guidonia, 2014, ISBN 978-8862522137

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN222123125 · ISNI (EN0000 0003 6097 8927 · GND (DE136375812 · BNE (ESXX895306 (data) · BNF (FRcb140903890 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2014066535