Anthelephila

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Anthelephila
Anthelephila cyanea
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Coleopteroidea
Ordine Coleoptera
Sottordine Polyphaga
Infraordine Cucujiformia
Superfamiglia Tenebrionoidea
Famiglia Anthicidae
Sottofamiglia Anthicinae
Tribù Formicomini
Genere Anthelephila
Hope, 1833
Serie tipo
Anthelephila cyanea
Hope, 1833
Sinonimi

Anthelephilus
Hope, 1840
Formicoma
Motschulsky, 1845
Formicomus
LaFerté-Sénectère, 1849
Formicosoma
Motschulsky, 1845
Myrmecosoma
Mannerheim, 1846

Specie

vedi testo

Anthelephila Hope, 1833 è un genere di coleotteri della famiglia Anthicidae.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Anthelephila multiformis


Le specie del genere Anthelephila mimano in maniera quasi perfetta le sembianze delle formiche (mirmecomorfismo): hanno un collo marcatamente ristretto, il pronoto è più largo nella parte anteriore e più stretto in quella posteriore, le antenne sono lunghe e sottili. I maschi sono in genere più piccoli delle femmine.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si nutrono di detriti organici, piccoli invertebrati, e funghi.[1]

Solo in poche specie sono state documentate interazioni mirmecofile; per la gran parte delle specie il mirmecomorfismo è solo una forma di mimetismo batesiano che garantisce protezione contro potenziali predatori.[1]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Il maggior numero di specie del genere Anthelephila è concentrato nelle regioni tropicali dell'Africa e del sud-est asiatico, ma alcune specie si trovano anche in zone più settentrionali dell'Eurasia.[1]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Comprende le seguenti specie:[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Kejval Z, The genus Anthelephila (Coleoptera: Anthicidae) (PDF), in Eur. J. Entomol. 2003; 100(3): 381–392.
  2. ^ Anthicidae (TXT), in Synopsis of the described Coleoptera of the World, Texas A&M University - Department of Entomology. URL consultato il 6 giugno 2010.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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