Annibale Marini

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Annibale Marini
Annibale Marini con Giorgio Napolitano (30 maggio 2006).

Presidente della Corte costituzionale
Durata mandato10 novembre 2005 –
9 luglio 2006
PredecessorePiero Alberto Capotosti
SuccessoreFranco Bile

Giudice della Corte costituzionale della Repubblica italiana
Durata mandato9 luglio 1997 –
9 luglio 2006
SuccessorePaolo Maria Napolitano
Tipo nominaElezione da parte del Parlamento in seduta comune

Componente del Consiglio Superiore della Magistratura
Durata mandato2010 –
2014

Annibale Marini (Catanzaro, 5 dicembre 1940) è un giurista italiano, presidente della Corte costituzionale dal 10 novembre 2005 al 9 luglio 2006.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Professore ordinario di diritto civile presso l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, è stato nominato giudice costituzionale dal Parlamento in seduta comune il 18 giugno 1997. Ha giurato il 9 luglio 1997.

È stato eletto presidente della Corte costituzionale il 10 novembre 2005.[1] Cessa dalla carica di presidente il 9 luglio 2006.[2][3]

Dal mese di ottobre 2007, raggiunta l'età pensionabile, in virtù di apposita delibera del Consiglio di Facoltà, è professore emerito di Diritto civile presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, nella quale è stato a lungo titolare della cattedra di Istituzioni di diritto privato.

Il 29 luglio 2010 è stato eletto dal Parlamento in seduta comune componente laico del Consiglio Superiore della Magistratura con 694 voti in quota PdL.[4]

Avendo trascorso parte della sua giovinezza a Montepaone, in provincia di Catanzaro, nel 2006 il sindaco di Montepaone gli ha conferito la cittadinanza onoraria, consegnandogli durante una cerimonia ufficiale le chiavi del paese.

Ha ricevuto il conferimento della cittadinanza onoraria anche di Madonna di Campiglio.

Pubblicazioni ed articoli[modifica | modifica wikitesto]

  • in collaborazione con AA.VV.,La parità dei sessi nella rappresentanza politica, Giappichelli 2003 ISBN 88-348-3222-1
  • in collaborazione con Arnaldo Morace Pinelli, Della nullità del matrimonio. Artt. 117-123, in Il Codice civile. Commentario, Giuffrè 2012

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Giudice costituzionale. Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 19 febbraio 2001[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dino Martirano, La prima volta di un uomo di area An: non ho linea politica, in Il Corriere della Sera, p. 10 dell'11 novembre 2005, su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 22-02-2013.
  2. ^ Sito web della Corte costituzionale: note biografiche presidente, su cortecostituzionale.it (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2012).
  3. ^ Ordine degli Avvocati di Catanzaro - novembre 2005, su ordineavvocati.catanzaro.it. URL consultato il 22-02-2013 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2014).
  4. ^ Via libera del Pdl ad Annibale Marini numero 2 del CSM al posto di Mancino, pubblicato dalla redazione de Il Giornale.it il 24-07-2010, su ilgiornale.it. URL consultato il 22-02-2013.
  5. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

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Controllo di autoritàVIAF (EN264045491 · ISNI (EN0000 0003 8228 9495 · SBN CFIV008964 · LCCN (ENn85148380 · GND (DE1095486969 · J9U (ENHE987007318296905171 · WorldCat Identities (ENlccn-n85148380