Angelo Franco

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Angelo Franco (Venezia, 28 luglio 1887Milano, 9 ottobre 1961) è stato uno scultore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Allievo all'Accademia di belle arti di Venezia del prof. Carlo Lorenzetti, da cui eredita un caratteristico modellato dei volti, partecipa alla Prima mostra di arte veneta del 1913, ma inizia l'attività più significativa dopo la prima guerra mondiale, alla quale prende parte come combattente. Negli anni '20 e '30 alcune sue opere furono esposte alle mostre collettive della Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia e alla Biennale (Adamo ed Eva, 1936).

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Siti pubblici di Venezia[modifica | modifica wikitesto]

Fuori Venezia[modifica | modifica wikitesto]

Arte sacra[modifica | modifica wikitesto]

Nell'ambito dell'arte sacra vanno segnalate le decorazioni della chiesa di Sant'Antonio al Lido di Venezia, di Santa Maria di Lourdes a Mestre (facciata), di Santa Maria di Altobello di Mestre (statua in ceramica abbattuta da un fortunale negli anni ottanta), altare della chiesa di Santa Maria Concetta della parrocchia di Eraclea (VE) illustrativa delle litanie mariane. Alcune opere furono destinate all'estero: un portale bronzeo per una cappella del cimitero metropolitano di New York (1929) e una Via crucis per una chiesa cattolica di Londra. A Roma furono collocati un busto di Luigi Luzzatti (Ministero delle Finanze) e uno di Piero Foscari (ex Ministero delle Colonie).

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la seconda guerra mondiale Angelo Franco si dedica alla ceramica per arredamento di appartamenti (lampade, maniglie, oggetti vari) ispirata a modelli di arte decorativa austriaca e tedesca.

Negli ultimi anni (1955-1961) si trasferisce a Milano dove modella e scolpisce ritratti, soggetti di arte sacra e monumenti funebri per i cimiteri di Milano Monumentale e Musocco.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Angelo Franco (scultore), in G. Perocco (cur.), Mostra di pittori veneziani dell'Ottocento, Venezia 1962, pp. 42-43
  • C. Beltrami, Un'isola di marmi. Guida al Camposanto di Venezia, Venezia 2005, passim
  • C. Beltrami, Pantheon cafoscarino. Gli "illustri" della Regia Scuola di Commercio a Venezia, "Venezia-Arti" 17/18, 2003/2004, 101-08, p. 106 (sul ritratto Besta)
  • C. Beltrami, I Giardini di Venezia. Un percorso nella scultura veneta tra il 1887 e il 1969, in "Ateneo Veneto"; 200, 2013, 555-67, p. 566 (sul monumento al "caduto ignoto")
  • M. Favilla, R. Rugolo, Frammenti dalla Venezia barocca, in "Atti dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti", 163, 2004/05, 47-138, pp. 135-37 (sul busto Venier)
  • Cristina Beltrami, 1913. La I Esposizione d’Arte Veneta (PDF), in Nico Stringa e Stefania Portinari (a cura di), Gli artisti di Ca' Pesaro. L'Esposizione d'arte del 1913, Venezia, 2016, pp. 185-199, part. 190ss (con fig. 6).
  • M. De Grassi, Le mostre di Ca’ Pesaro e la scultura a Venezia nel primo dopoguerra, in S. Portinari (a cura di), Gli artisti di Ca’ Pesaro e le esposizioni del 1919 e del 1920, Venezia 2018, 37-58, part. 38s, 45s. (con figg. 11 e 12).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Busto di Dante, su liceofoscarini.it, Liceo Foscarini. URL consultato il 27 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2007).
Controllo di autoritàVIAF (EN9932150325560410090004 · ULAN (EN500193375 · WorldCat Identities (ENviaf-9932150325560410090004