Andrej Česnokov

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Andrej Česnokov
Nazionalità Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
Bandiera della Russia Russia
Altezza 188 cm
Peso 76 kg
Tennis
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 344 - 259
Titoli vinti 7
Miglior ranking 9º (8 aprile 1991)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open QF (1988)
Bandiera della Francia Roland Garros SF (1989)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 1T (1986, 1988, 1989, 1992, 1993, 1995, 1996)
Bandiera degli Stati Uniti US Open 4T (1986, 1987, 1989)
Altri tornei
 Giochi olimpici 2T (1992)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 7 - 21
Titoli vinti 0
Miglior ranking 342º (12 ottobre 1992)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open
Bandiera della Francia Roland Garros
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 1T (1986)
Bandiera degli Stati Uniti US Open
Palmarès
 Coppa Davis
Argento Coppa Davis 1995
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al definitivo

Andrej Eduardovič Česnokov (Mosca, 2 febbraio 1966) è un ex tennista sovietico, dal 1991 russo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore da fondo campo molto solido e regolare, aveva nella terra battuta la sua superficie preferita ma si adattava bene anche al cemento. In difficoltà sull'erba tant'è che non vinse mai un match a Wimbledon.

Česnokov si mette in luce nel grande tennis al Roland Garros 1986, dove da n. 81 ATP raggiunse i quarti di finale, battendo 6-2 6-3 6-3 il n. 2 Mats Wilander, per perdere da Henri Leconte. Raggiunge anche gli ottavi agli Us Open ed i quarti a Hong Kong chiudendo l'anno al n. 37.

Nel 1987 i migliori risultati sono la vittoria a Firenze, primo titolo ATP, la semifinale a Nizza, i quarti a Montecarlo e Hilversum e gli ottavi agli Us Open.

Nel 1988 raggiunge subito le finali a Wellington e Sydney ed i quarti di finale agli Australian Open. Vince poi ad Orlando il secondo titolo del circuito, mentre i quarti a Key Biscayne gli consentono l'ingresso nei primi 20 del mondo. Sulla terra raggiunge la semifinale a Nizza e i quarti a Monaco e al Roland Garros. A fine anno è finalista a Tolosa, semifinalista a Vienna e fuori ai quarti a Bercy e Itaparica, chiudendo l'anno al n. 14.

Nel 1989 vince a Nizza e Monaco. Al Roland Garros raggiunge il miglior risultato Slam battendo il campione in carica Wilander nei quarti e cedendo in semifinale a Michael Chang 6-1 5-7 7-6 7-5. Altri risultati di rilievo sono i quarti a Hilversum e Tolosa, gli ottavi agli Us Open e la semifinale a Wembley.

Nel 1990 raggiunge i quarti a Wellington, la finale ad Auckland e la semifinale a Barcellona. A Montecarlo vince il torneo più prestigioso della carriera battendo negli ultimi atti del torneo Emilio Sanchez e Thomas Muster. Continua la striscia vincente a Roma dove batte ancora Sanchez in SF e perde la rivincita con Muster in finale. Arrivato al Roland Garros come uno dei favoriti del torneo, perde da Henri Leconte, sua bestia nera nel torneo parigino (3 sconfitte su 3) 6-3 al quinto set. Nella seconda parte dell'anno si segnalano i quarti a Gstaad, la semifinale a New Haven e la vittoria a Tel Aviv. Chiude al n. 12 dopo aver raggiunto il Best ranking al 10.

Il 1991 è un anno inferiore come costanza di rendimento, lo chiude infatti al n. 31 del mondo, dopo aver ritoccato in primavera il suo best ranking al n. 9, ma vince il suo secondo torneo Masters alla Roger Cup a Montreal, stavolta sul cemento. Altri risultati dell'anno sono i quarti a Bruxelles, Barcellona e Montecarlo e le semifinali all'Estoril e a Brisbane.

Il 1992 è caratterizzato invece dalla finale ad Indian Wells, dalla semifinale a Scottsdale, Schenectady e Vienna e dai quarti a Montecarlo e Basilea. Anche nel 1993 si conferma attorno al 30 del mondo con un grosso risultato nei Masters 1000, stavolta la finale ad Amburgo. Altri risultati importanti sono i quarti a Memphis, Roma e Stoccarda, le semifinali a Scottsdale e Tolosa e la finale di Praga.

Il 1994 è ancora una volta una stagione da trentesimo posto, stavolta senza il guizzo nel grande torneo ma con più continuità nei tornei minori. Si segnalano infatti le semifinali a Monaco, Stoccarda, Tolosa e Lione ed i quarti a Filadelfia, Bastad e Praga.

Nel 1995 fa registrare un calo di rendimento che lo fa scendere al n. 90 ATP. La stagione si segnala per l'impresa in Coppa Davis dove in semifinale contro la Germania nell'incontro decisivo batte Michael Stich per 6-4, 1-6, 1-6, 6-3, 14-12, annullando ben 9 match point. Il giorno dopo il presidente russo Boris El'cin lo insignì con la decorazione dell'Ordine del Coraggio. A livello ATP ottiene la semifinale a San Pietroburgo e gli ottavi al Roland Garros. Un'ultima semifinale ATP la gioca a Casablanca '96 mentre disputa per lo più tornei challenger fino al 2000, anno del suo ritiro.

In carriera Česnokov ha vinto sette tornei nel singolare e guadagnato premi per un totale di 3 084 188 $

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

  • Il regista e violinista francese Bruno Monsaingeon nel 1989 ha realizzato un film documentario su Česnokov dal titolo, "Portrait d'un joueur, Andrej Česnokov", della durata di 56 minuti.
  • All'età di sedici anni, Česnokov era tra i presenti alla partita valida per la coppa UEFA tra lo Spartak Mosca e l'Haarlemsche Football Club Haarlem, durante la quale avvenne il "Disastro del Lužniki". Egli è poi stato membro onorario del comitato organizzatore della partita a scopo benefico organizzata in favore delle vittime, giocata il 20 ottobre 2007.
  • Il 20 novembre 2002, durante una visita a Dnipropetrovs'k in Ucraina, gli sono stati sparati due proiettili di gomma dopo una discussione in un ristorante con un paio di individui non identificati.

Titoli[modifica | modifica wikitesto]

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (7)[modifica | modifica wikitesto]

Legend
Grand Slam (0)
Tennis Masters Cup (0)
ATP Masters Series (2)
ATP Tour (5)
No. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 25 maggio 1987 Bandiera dell'Italia ATP Firenze, Firenze Terra rossa Bandiera dell'Italia Alessandro De Minicis 6–1, 6–3
2. 14 marzo 1988 Bandiera degli Stati Uniti U.S. Men's Clay Court Championships, Orlando Cemento Bandiera della Cecoslovacchia Miloslav Mečíř 7–6(6), 6–1
3. 24 aprile 1989 Bandiera della Francia ATP Nizza, Nizza Terra rossa Bandiera della Francia Jérôme Potier 6–4, 6–4
4. 8 maggio 1989 Bandiera della Germania BMW Open, Monaco di Baviera Terra rossa Bandiera della Cecoslovacchia Martin Střelba 5–7, 7–6(6), 6–2
5. 30 aprile 1990 Bandiera di Monaco Monte Carlo Masters, Monte Carlo Terra rossa Bandiera dell'Austria Thomas Muster 7–5, 6–3, 6–3
6. 15 ottobre 1990 Bandiera d'Israele Tel Aviv Open, Tel Aviv Cemento Bandiera d'Israele Amos Mansdorf 6–4, 6–3
7. 29 luglio 1991 Bandiera del Canada Rogers Cup, Montréal Cemento Bandiera della Cecoslovacchia Petr Korda 3–6, 6–4, 6–3

Sconfitte (8)[modifica | modifica wikitesto]

Legend
Grand Slam (0)
Tennis Masters Cup (0)
ATP Masters Series (3)
ATP Tour (5)
Numero Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 3 gennaio 1988 Bandiera della Nuova Zelanda Wellington Classic, Wellington Cemento Bandiera dell'India Ramesh Krishnan 7–6, 0–6, 4–6, 3–6
2. 10 gennaio 1988 Bandiera dell'Australia Medibank International, Sydney Erba Bandiera dell'Australia John Fitzgerald 3–6, 4–6
3. 16 ottobre 1988 Bandiera della Francia Grand Prix de Tennis de Toulouse, Tolosa Cemento Bandiera degli Stati Uniti Jimmy Connors 2–6, 0–6
4. 14 gennaio 1990 Bandiera della Nuova Zelanda Heineken Open, Auckland Cemento Bandiera degli Stati Uniti Scott Davis 6–4, 3–6, 3–6
5. 20 maggio 1990 Bandiera dell'Italia Internazionali d'Italia, Roma Terra rossa Bandiera dell'Austria Thomas Muster 1–6, 3–6, 1–6
6. 8 marzo 1992 Bandiera degli Stati Uniti Indian Wells Masters, Indian Wells Cemento Bandiera degli Stati Uniti Michael Chang 3–6, 4–6, 5–7
7. 9 maggio 1993 Bandiera della GermaniaGerman Open Hamburg, Amburgo Terra rossa Bandiera della Germania Michael Stich 3–6, 7–6(1), 76–7, 4–6
8. 8 agosto 1993 Bandiera della Rep. Ceca ATP Praga, Praga Terra rossa Bandiera della Spagna Sergi Bruguera 5–7, 4–6

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN16146285388715370957 · ISNI (EN0000 0004 5967 865X · GND (DE1099708001 · BNF (FRcb17062168r (data) · WorldCat Identities (ENviaf-16146285388715370957