Andrea Gritti

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Lo stemma di Andrea Gritti
Ritratto di Andrea Gritti del Tiziano (1540)

Andrea Gritti (Bardolino, 1455Venezia, 1538) fu il settantasettesimo doge della Repubblica di Venezia.

Educato dal nonno, che lo condusse con se durante le numerose ambascerie che compì per la Repubblica in vari paesi europei. Trentenne si trasferì a Costantinopoli dove oltre a curare i proprio commerci divenne un importante informatore della Repubblica. Per questo venne imprigionato nel 1499, ma grazie alla propria amicizia col Visir, riuscì ad evitare l'esecuzione. Venne rilasciato dopo alcuni anni e svolse un importante ruolo nei negoziati di pace fra il Sultano e Venezia. Dopo la sconfitta della Repubblica da parte della lega di Cambrai nella Battaglia di Agnadello venne nominato Capitano Generale e riuscì a riconquistare la maggior parte dei territori perduti. Catturato dai francesi si distinse nuovamente nel corso dei negoziati di pace. Successivamente ricoprì numerosi altri incarichi fino a venir eletto doge il 20 maggio 1523. Dopo aver stipulato un trattato con Carlo V mantenne Venezia neutrale rispetto alle lotte che ancora agitavano l'Italia. Alla sua morte nel 1538 venne sepolto nella chiesa di San Francesco della Vigna.

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Predecessore Doge di Venezia Successore
Antonio Grimani 15231538 Pietro Lando
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