Alta classe (programma televisivo)

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Alta classe
Gianni Minà con Massimo Troisi e Pino Daniele
PaeseItalia
Anno1992
Generevarietà, musicale
Edizioni1
Puntate12
Durata120 min
Lingua originaleitaliano
Realizzazione
ConduttoreGianni Minà
RegiaRodolfo Roberti
Casa di produzioneSergio Bernardini, Mimmo D'Alessandro
Rete televisivaRai 1

Alta classe, sottotitolato Voglio vivere così,[1] è stato un programma televisivo italiano, andato in onda su Rai 1 il martedì alle 21.40 per dodici puntate dal 7 gennaio al 28 aprile 1992, con la conduzione di Gianni Minà.[2]

Dedicato alla Bussola e ai suoi protagonisti, era prodotto dal suo fondatore Sergio Bernardini insieme a Mimmo D'Alessandro.[2] Gli autori erano lo stesso Minà insieme a Rita Tedesco.[3]

La trasmissione[modifica | modifica wikitesto]

Condotto da Gianni Minà, che nella realizzazione si ispirò al suo Blitz, il programma proponeva le esibizioni (musicali e non) di artisti popolari alla Bussola, noto locale della Versilia;[3] nella seconda parte della trasmissione, intervallata dall'edizione di mezza sera del TG1, il conduttore proponeva invece delle interviste ai personaggi dello spettacolo.[2]

La prima puntata era incentrata su Ray Charles, che si esibì anche in diversi duetti con artisti come Dee Dee Bridgewater, Toto Cutugno, Fausto Leali e Lina Sastri.[3] Nei successivi appuntamenti i protagonisti furono, tra gli altri, Milva, Renzo Arbore, Roberto Murolo, Vittorio Gassman, Gino Paoli, Zucchero Fornaciari, Pino Daniele,[2][1] Paolo Villaggio,[4][5] Luca Barbarossa.[6]

Il programma era patrocinato dai comuni della Versilia e dalla Regione Toscana, che all'interno della trasmissione promuovevano le Lotterie di Carnevale di Viareggio e Putignano, l'Acqua San Benedetto (che promuoveva anche un concorso a punti) e il turismo della zona attraverso un filmato realizzato da Franco Zeffirelli.[2]

La sigla, di Mario Convertino, era cantata da Mina.[3]

Accoglienza e successo[modifica | modifica wikitesto]

La trasmissione ebbe buone recensioni da parte della critica televisiva, che apprezzò in particolar modo la capacità di Gianni Minà di mettersi al servizio dell'ospite; sul piano degli ascolti, il programma non ottenne un grande successo, con un ascolto medio inferiore ai due milioni di telespettatori.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Con Pino Daniele l'emozione è blues, in la Repubblica, 21 gennaio 1992. URL consultato il 10 maggio 2017.
  2. ^ a b c d e Simonetta Robiony, E Minà gioca la carta Ray Charles, in La Stampa, 6 gennaio 1992, p. 16. URL consultato il 10 maggio 2017.
  3. ^ a b c d Ricordate la Bussola?, in la Repubblica, 7 gennaio 1992. URL consultato il 10 maggio 2017.
  4. ^ a b Alessandra Comazzi, La trasmissione-ossequio di Minà spicca il volo sulle ali dell'ospite, in La Stampa, 6 febbraio 1992, p. 21. URL consultato il 10 maggio 2017.
  5. ^ La vita artistica di Paolo Villaggio da Fantozzi a oggi, in la Repubblica, 4 febbraio 1992. URL consultato il 10 maggio 2017.
  6. ^ Beniamino Placido, Che brutto suono quei dischi rotti..., in la Repubblica, 9 aprile 1992. URL consultato il 10 maggio 2017.
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