Associazioni sportive sociali italiane

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Associazioni sportive sociali italiane (ASI), già Alleanza sportiva italiana, è un ente di promozione sportiva italiano.

Come sancito dal proprio statuto, l'ASI ha come fine la promozione e l'organizzazione, attraverso gli organismi affiliati e le strutture periferiche, di attività fisico-sportive, ricreative e formative, anche con modalità competitive e nel rispetto dei principi, delle regole e delle competenze del CONI[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fu fondata nell'aprile 1994 come Alleanza sportiva italiana durante l'assemblea costituente di Latina per iniziativa di un gruppo di dirigenti sportivi fuoriusciti dal Centro Nazionale Sportivo Fiamma.

Le successive assemblee nazionali, tenutesi a Vasto nel 1995, a Roma nel 1997, a Rimini nel 1999 ed a Trevi nel 2003), hanno aumentato il radicamento sul territorio e la crescita strutturale: oggi l'ASI è presente su tutto il territorio nazionale.

Nel febbraio 2005 si è svolta l'ultima assemblea nazionale, che ha visto la riconferma alla presidenza di Claudio Barbaro.

Nel congresso del dicembre 2012 ha cambiato denominazione in Associazioni sportive sociali italiane per lo sport, la cultura, l'ambiente, il sociale[2].

Le principali discipline[modifica | modifica wikitesto]

Tradizionalmente molto presente nell'atletica leggera, l'ASI annualmente organizza le finali nazionali di atletica leggera su pista e corsa campestre.

Molto forte è la presenza negli sport equestri e nelle arti marziali, con numerose iniziative nel karate e negli sport di combattimento quali la kick boxing.

Grande rilevanza hanno anche gli sport di squadra, soprattutto pallavolo, pallacanestro e calcio: in particolare ogni anno l'ASI organizza un campionato nazionale di calcio a 5 e calcio a 11, con fasi provinciali, regionali, interregionali, le cui finali nazionali si svolgono abitualmente nel mese di settembre.

Negli ultimi anni l'ASI ha promosso anche manifestazioni sportive nelle piazze delle principali città; ricordiamo in particolare l'ASIthlon, gara multidisciplinare di corsa e potenza in piazza.

Il 30 ottobre 2014 l'ASI ha ufficialmente riconosciuto Giochi Elettronici Competitivi, l'organizzazione che si occupa della regolamentazione degli eSports in Italia. Da tale data i videogiocatori professionisti possono tesserarsi presso la GEC, ottenendo un riconoscimento nazionale e internazionale al pari degli atleti degli sport tradizionali.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel luglio 1994 l'ASI fu riconosciuta come ente di promozione sportiva da parte del CONI.

Nel 2004 ha ottenuto il riconoscimento del Ministero dell'ambiente come associazione di protezione ambientale.

Nel 2005 l'ASI è stata iscritta all'albo degli enti di servizio civile volontario ed al registro delle associazione e degli enti che svolgono attività nel campo della lotta alle discriminazioni.

È riconosciuta come ente di promozione anche dal Comitato Italiano Paralimpico. L'ASI è, inoltre, riconosciuta come ente nazionale con finalità morali ed assistenziali e come associazione iscritta all'albo nazionale di promozione sociale.

Premi e riconoscimenti ASI[modifica | modifica wikitesto]

Premio "Fabrizio Levati"[modifica | modifica wikitesto]

Istituito nel 1999[3]:

  • Premio alla carriera
  • Premio speciale
  • Premio alla memoria

Premio "Sport & Cultura"[modifica | modifica wikitesto]

Istituito nel 2004[3]:

  • Sezione A - ICS Impiantistica sportiva e Promozione Sportiva
  • Sezione B - Innovazione tecnologica, marketing e sponsorship
  • Sezione C - Gesto più significativo, Premio Fabrizio Quattrocchi
  • Premio Media
  • Premio Sportivo dell'anno Carlo Pedersoli

Premio "Nadia Torretti"[modifica | modifica wikitesto]

Istituito nel 2005.[3]

Premio "Cartellino Verde"[modifica | modifica wikitesto]

Istituito nel 2010.[3]

Premio "Italiani nel mondo"[modifica | modifica wikitesto]

Istituito nel 2015.[4]

Premio "Giulio Cassiano"[modifica | modifica wikitesto]

Istituito nel 2021.[3]

Benemerenze ASI[modifica | modifica wikitesto]

Quattro categorie, istituite nel 2023[5]:

  • Dirigenti storici fondatori di ASI
  • Dirigenti ASI
  • Società affiliate ASI
  • Alla memoria

Cavalieri dello Sport[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2016 l'ASI sostiene giuridicamente l'Ordine Nazionale Cavalieri dello sport.[6][7]

Tra i vincitori: Claudio Barbaro[7] Christian Puggioni[8], Nino Benvenuti, Roberto Breda[9], Francesco Bocciardo, Sidio Corradi[10] e tanti altri.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Statuso ASI
  2. ^ ASI - Associazioni sportive e sociali italiane, su asinazionale.it. URL consultato il 23 aprile 2013 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2013).
  3. ^ a b c d e LE NOSTRE ECCELLENZE, su asinazionale.it, ASI Nazionale. URL consultato il 28 maggio 2023.
  4. ^ ASI premia eccellenze italiane all’estero, su asinazionale.it, ASI Nazionale, 24 marzo 2016. URL consultato il 28 maggio 2023.
  5. ^ Il Consiglio Nazionale di ASI premia la storia, su asinazionale.it, ASI Nazionale, 27 marzo 2023. URL consultato il 28 maggio 2023.
  6. ^ Cavalieri dello sport: a Genova la premiazione, su asinazionale.it, ASI Nazionale, 30 ottobre 2017. URL consultato il 28 maggio 2023.
  7. ^ a b La cerimonia dei Cavalieri. Per guardare alla nobiltà dello sport, su asinazionale.it, ASI Nazionale, 1º dicembre 2019. URL consultato il 28 maggio 2023.
  8. ^ Sampdoria, il portiere blucerchiato Puggioni nominato Cavaliere dello Sport, su primocanale.it, 26 novembre 2017. URL consultato il 28 maggio 2023.
  9. ^ Giulia Cassini, Dieci anni di Cavalieri dello Sport, la serata di premiazione a Genova, su ilsecoloxix.it, IL SECOLO XIX, 1º dicembre 2019. URL consultato il 28 maggio 2023.
  10. ^ Franco Ricciardi, Nominati sabato a Genova 20 nuovi membri dell’Ordine dei “Cavalieri dello Sport”, su ligurianotizie.it, LIGURIA NOTIZIE.it, 5 giugno 2022. URL consultato il 28 maggio 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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