Ali ibn al-Madini

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Abū al-Ḥasan ʿAlī ibn ʿAbd Allāh ibn Jaʿfar al-Madīnī (in arabo أبو الحسن علي بن عبد الله بن جعفر المديني?; Iraq, 778849) è stato un tradizionista sunnita arabo-iracheno del IX secolo, la cui notorietà[1] fa il paio con quella di Yaḥyā b. Maʿīn.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ibn al-Madīnī nacque nel 778 a Bassora (Iraq) da una famiglia che era originaria di Medina, oggi in Arabia Saudita.[2] Tra i suoi maestri figurano il padre, ʿAbd Allāh ibn Jaʿfar, Ḥammād ibn Yazīd, Hashīm e Sufyān b. ʿUyayna. Ibn ʿUyayna, diceva che egli aveva imparato dall'allievo Ibn al-Madīnī più che da qualsiasi altro suo allievo.[1]

Ibn al-Madīnī era specializzato nelle discipline legate ai ʾaḥādīth, alla ʿilm al-rijāl e agli ʿIlal, i difetti nascosti, e alle catene di trasmettitori (isnād. ʿAbd al-Raḥmān ibn Mahdī, uno studioso della generazione precedente alla sua, descriveva Ibn al-Madīnī come la persona che maggiormente conosceva i ʾaḥādīth del Profeta.[1]

Tra i suoi allievi figurano Muḥammad ibn Yaḥyā al-Dhuhalī, Muḥammad ibn Ismāʿīl al-Bukhārī e Abū Dāwūd Sulaymān ibn al-Ashʿath al-Sijistānī, gli ultimi due autori di due tra le sei raccolte più importanti di Sunna (Sei libri). Al-Bukhārī, autore del celeberrimo Ṣaḥīḥ, affermò che egli non si sentiva secondo a nessuno nello studio delle tradizioni, salvo che al suo Maestro Ibn al-Madīnī.

Al-Dhahabī qualificò Ibn al-Madīnī come un imām e giustificò la sua presa di posizione favorevole al Corano creato, imposta con la minaccia di morte a lui e a Yaḥyā b. Maʿīn dal califfo al-Maʾmūn.[1]

Ibn al-Madīnī morì a Samarra (Iraq) nel giugno dell'849.[1][2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Yahya ibn Sharaf al-Nawawī diceva che Ibn al-Madīnī aveva composto approssimativamente un centinaio di lavori, alcuni dei quali su soggetti del tutto inediti.[2]

  • al-ʿIlal – sui difetti non apparenti degli isnād dei ʾaḥādīth;[2], una parte solo dei quali sono stati dati alle stampe[3]
  • Kitāb al-Ḍuʿafāʾ – sui trasmettitori "deboli" (poco affidabili per le più diverse ragioni)[3]
  • al-Mudallisūn – sui trasmettitori che tramandano tradizioni usando un lessico ambiguo[3]
  • al-Asmāʾ wa al-Kunā – sui nomi dei trasmettitori e sulle loro kunya[3]
  • al-Musnad – collezione di hadith raccolti per isnād[3]
  • Kitāb Maʿrifat al-ṢahābaIl libro della conoscenza dei Ṣahāba

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (AR) Muhammad ibn Ahmad al-Dhahabi, Tadhkirat al-Huffaz, a cura di al-Muʿallimi, vol. 2, Hyderabad, Dāʾirat al-Maʿārif al-ʿUthmāniyya, 1957, pp. 428–9.
  2. ^ a b c d (AR) Yahya ibn Sharaf al-Nawawi, Tahdhīb al-Asmāʾ wa al-Lughāt, a cura di Ali Muʿawwad e ʿĀdil ʿAbd al-Mawjūd, al-Asma, Beirut, Dar al-Nafāʾis, 2005, pp. 455–6.
  3. ^ a b c d e (AR) ʿAbd al-Rahmān ibn Yahyā al-Muʿallimi, ʿIlm al-Rijāl wa ahimmiyyatuh, a cura di ʿAlī al-Ḥalabī, first, Riyad, Dār al-Rayāh, 1996, p. 38.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN17210598 · ISNI (EN0000 0001 1747 5334 · CERL cnp00404308 · Europeana agent/base/146058 · LCCN (ENn88287655 · GND (DE119158531 · J9U (ENHE987012537066105171 · WorldCat Identities (ENlccn-n88287655
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