Alfito

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Nella mitologia greca, Alfito (o Alphito, Αλφιτώ o Αλφιτός) era il nome della dea seminatrice del grano bianco

Il mito[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la teoria di Robert Graves espressa nell'opera La Dea bianca, Alfito avrebbe avuto il potere di curare la lebbra, la malattia mortale, ma anche di provocarla se lo desiderava. In realtà l'unica fonte conservatasi è Plutarco, che la accomuna ad Accò sotto le spoglie di uno spauracchio per i bambini.[1]

Interpretazione e realtà storica[modifica | modifica wikitesto]

Alfitomanzia era una particolare forma di divinazione capace di trarre auspici dalla farina d'orzo, tale capacità derivava direttamente dalla dea.

Le lettere della parola irlandese bethluis-non era conducevano ad un incantesimo di Alfito, il cui nome aveva superato i confini greci.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ SVF, III, 313. corrispondente a Plutarco, Moralia, 1040b = De repugnantiis stoicis cap. XV.. Cfr. anche Erasmo da Rotterdam, Adagia, n° 1199 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Moderna[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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