Alfabeto telefonico italiano

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Il cosiddetto alfabeto telefonico italiano è un metodo per indicare le lettere dell'alfabeto latino, utilizzato per indicare l'ortografia di una parola effettuando la compitazione della stessa. Non è mai stato formalmente standardizzato e il suo uso è limitato esclusivamente all'ambito civile, mentre nelle comunicazioni militari viene utilizzato l'alfabeto NATO.

L'alfabeto telefonico nasce dal bisogno di far fronte a una qualità della voce scarsa, tipica delle conversazioni via telefono o in quelle tra radioamatori.[1] È tipicamente usato per specificare la corretta scrittura di nomi propri dalla grafia complicata e/o ambigua.[2]

L'alfabeto[modifica | modifica wikitesto]

L'alfabeto telefonico è basato perlopiù su nomi di città italiane importanti e non su nomi propri di persona come accade invece in parecchie lingue, come il francese o il tedesco. In questo, l'italiano ha un comportamento analogo allo spagnolo.[3]

Pur non essendo ufficiale, l'alfabeto si è tradizionalmente stabilito e viene ripreso, ad esempio, in molte pubblicazioni destinate all'apprendimento dell'italiano da parte di stranieri.[4][5]

La preferenza per una particolare città è arbitraria. Sebbene per diverse lettere la città prescelta sia piuttosto scontata, per alcune lettere è difficile che due parlanti operino le stesse scelte (ad esempio: B come Bari o Bologna), sebbene negli anni si sia stabilito un certo codice anche grazie alla trasmissione televisiva La ruota della fortuna:[6] in questo gioco a premi infatti si usava l'alfabeto telefonico in un certo particolare modo codificato che ha contribuito, negli anni, a eliminare (o comunque rendere più rare) forme che non venivano usate nel programma. Per esempio oggi è molto più raro sentire dire "C di Catania" o "S di Siena".

Per esprimere le lettere J, K, W, X, Y, si pronuncia semplicemente il nome della lettera (ad esempio: «i lunga», «cappa»);[7] lo stesso può accadere anche per la «acca», la «cu» o la «zeta», non essendo nomi facilmente confondibili con altri. In alcuni testi si ricorre in questi casi a termini presi da altre lingue.

Nella seguente tabella verranno elencate alcune delle varianti più usate.

Lettera Nome Fonetico Pronuncia
A a come Ancona[8][9][10] /anˈkona/
B bi come Bari[11] /ˈbari/
come Bologna[10][12][13] /boˈloɲɲa/
C ci come Como[14][15] /ˈkɔmo/
come Cagliari[16][17] /ˈkaʎʎari/
D di come Domodossola[10][18][19][20] /ˌdomoˈdɔssola/
E é come Empoli[10][21][22] /ˈempoli/
F èffe come Firenze[10][23][24] /fiˈrɛnʦe/
G gi come Genova[10][25][26] /ˈʤɛnova/
H àcca semplicemente «acca»[10][27] /ˈakka/
come hotel[28][29] /oˈtɛl/
I i come Imola[10][30][31] /ˈimola/
J i lùnga semplicemente «i lunga»[7][10][32] /ˈi ˈlunɡa/
come jolly[33] /ˈʤɔlli/
come jersey[34] /ˈʤɛrsi/
come Jesolo[35] /ˈjɛzolo/
K càppa semplicemente «cappa»[7][10][32] /ˈkappa/
come kursaal[36][37] /ˈkursal/
L èlle come Livorno[10][38][39] /liˈvorno/
M èmme come Milano[10][40][41] /miˈlano/
N ènne come Napoli[10][42][43] /ˈnapoli/
O ò come Otranto[10][44][45] /ˈɔtranto/
P pi come Palermo[10][46] /paˈlɛrmo/
come Padova[47] /ˈpadova/
Q cu
come Quarto[48][49][50] /ˈkwarto/
come Québec[51] /keˈbɛk/
R èrre come Roma[10][52][53] /ˈroma/
S èsse come Savona[54] /saˈvona/
come Salerno[10][55] /saˈlɛrno/
come Sassari[1][56] /ˈsassari/
T ti come Torino[10][57] /toˈrino/
come Taranto[58] /ˈtaranto/
U u come Udine[10][59][60] /ˈudine/
V vu / vi come Venezia[61][62] /veˈnɛtʦja/
W vu / vi dóppia
o dóppia vu / vi
semplicemente «vu doppia»[7][10][32] /ˈvu ˈdoppja/
come Washington[63][64] /ˈwɔʃʃinton/
X ics semplicemente «ics»[7][10][32][65] /ˈiks/
come xilofono[66] /ksiˈlɔfono/
come xeres[67] /ˈksɛres/
Y ìpsilon[68] semplicemente «ipsilon»[7][10][32][69] /ˈipsilon/
Z zèta come Zara[17][49][50][70][71] /ˈʣara/
semplicemente «zeta»[7][10] /ˈʣɛta/

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b John W Alcorn, Radiotelegraph & Radiotelephone Codes, Prowords and Abbreviations, Lulu.com, 1997 (p. 157). ISBN 9781863844246
  2. ^ Esempio: Mi chiamo Mario Dei: "di" come Domodossola, "e" come Empoli, "i" come Imola
  3. ^ Gli alfabeti telefonici, su infodomus.it. URL consultato il 23 ottobre 2021.
  4. ^ Italiano base: Lezione 15, su scioglilingua.wordpress.com (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2007).
  5. ^ (DE) Italienisch für Sie, Huber Verlag, ISBN 3-19-005067-8
  6. ^ Francesca Zani, La "D come Domodossola" ora diventa un marchio protetto, su La Stampa, 28 ottobre 2014.
  7. ^ a b c d e f g Noi parliamo italiano.
  8. ^ Zingarelli, p. 1.
  9. ^ Rizzoli Larousse, p. 3.
  10. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w Anna Proudfoot, Francesco Cardo Modern Italian Grammar: A practical Guide, Routledge ( capitolo 41.6.)
  11. ^ Per usare l'italiano, su Rai Cultura (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2018).
  12. ^ Zingarelli, p. 171.
  13. ^ Rizzoli Larousse, p. 91.
  14. ^ Zingarelli, p. 261.
  15. ^ Rizzoli Larousse, p. 151.
  16. ^ * Corrado Rizza, Perché parliamo inglese se siamo italiani?, Lampi di stampa, 2006. ISBN 9788848804707.
    • L’alfabeto (PDF), in Schede di grammatica, Guerra edizioni, p. 3 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2020).
  17. ^ a b Gabrielle Euvino, The Complete Idiot's Guide to Learning Italian, III edizione, Penguin, 2004. ISBN 9781101126714
  18. ^ Zingarelli, p. 504.
  19. ^ Rizzoli Larousse, p. 157.
  20. ^ Fino alla seconda guerra mondiale si usava anche "D come Derna" /ˈdɛrna/, come testimonia l'alfabeto telefonico riportato sui coperchi dei telefoni da campo del Regio Esercito telefoni da campo italiani, su Milistory Forum. URL consultato il 20 giugno 2020 (archiviato il 20 giugno 2020).
  21. ^ Zingarelli, p. 621.
  22. ^ Rizzoli Larousse, p. 198.
  23. ^ Zingarelli, p. 692.
  24. ^ Rizzoli Larousse, p. 252.
  25. ^ Zingarelli, p. 784.
  26. ^ Rizzoli Larousse, p. 303.
  27. ^ Grammatica italiana.
  28. ^ Zingarelli, p. 861.
  29. ^ Rizzoli Larousse, p. 359.
  30. ^ Zingarelli, p. 865.
  31. ^ Rizzoli Larousse, p. 420.
  32. ^ a b c d e Italien. Dizionario e guida alla conversazione, Gremese Editore, 1994
  33. ^ Rizzoli Larousse, p. 1580.
  34. ^ Zingarelli, p. 1004.
  35. ^ Rizzoli Larousse, p. 436.
  36. ^ Zingarelli, p. 1006.
  37. ^ Rizzoli Larousse, p. 444.
  38. ^ Zingarelli, p. 1009.
  39. ^ Rizzoli Larousse, p. 525.
  40. ^ Zingarelli, p. 1073.
  41. ^ Rizzoli Larousse, p. 570.
  42. ^ Zingarelli, p. 1217.
  43. ^ Rizzoli Larousse, p. 625.
  44. ^ Zingarelli, p. 1255.
  45. ^ Rizzoli Larousse, p. 658.
  46. ^ Rizzoli Larousse, p. 675.
  47. ^ Zingarelli, p. 1307.
  48. ^ Zingarelli, p. 1510.
  49. ^ a b Dizionario inglese Giunti 2011
  50. ^ a b Viamundo Universalwörterbuch Italienisch, Wissenmedia Verlag, 2005
  51. ^ Rizzoli Larousse, p. 733.
  52. ^ Zingarelli, p. 1527.
  53. ^ Rizzoli Larousse, p. 738.
  54. ^ Zingarelli, p. 1670.
  55. ^ Rizzoli Larousse, p. 787.
  56. ^ Mike Zollo, Essential Italian Vocabulary: Teach Yourself, Hachette UK, 2010. ISBN 9781444130911
  57. ^ Rizzoli Larousse, p. 935.
  58. ^ Zingarelli, p. 1949.
  59. ^ Zingarelli, p. 2074.
  60. ^ Rizzoli Larousse, p. 974.
  61. ^ Zingarelli, p. 2103.
  62. ^ Rizzoli Larousse, p. 1017.
  63. ^ Zingarelli, p. 2177.
  64. ^ Rizzoli Larousse, p. 1070.
  65. ^ Rizzoli Larousse, p. 2046.
  66. ^ Rizzoli Larousse, p. 1110.
  67. ^ Zingarelli, p. 2179.
  68. ^ O anche, più desueto, «i greca».
  69. ^ Rizzoli Larousse, p. 1111.
  70. ^ Zingarelli, p. 2182.
  71. ^ Rizzoli Larousse, p. 1112.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Nicola Zingarelli, Vocabolario della lingua italiana, Bologna, Zanichelli, 1983..
  • Centro Lessicografico Sansoni, Dizionario tedesco-italiano italiano-tedesco, Milano, Rizzoli Larousse, 2002, ISBN 8852500081.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]