Alexei Filippenko

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Alexei Vladimir Filippenko

Alexei Vladimir Filippenko, detto Alex[1] (Oakland, 25 luglio 1958), è un astronomo statunitense.

Professore di astronomia all'Università della California - Berkeley[2]. È stato presidente della Società Astronomica del Pacifico dal 2001 al 2003. Filippenko è membro della Unione Astronomica Internazionale e partecipa ai lavori della Sezione XII nella Commissione 6 e nella Sezione VIII nelle Commissioni 28 e 47[3].

Studi[modifica | modifica wikitesto]

Di origine ucraina, Filippenko si è diplomato presso la Dos Pueblos High School, in Goleta California. Nel 1979, all'Università della California, Santa Barbara, ricevette un Bachelor of Arts in fisica. Nel 1984 all'università della California Institute of Technology fece un dottorato di ricerca in astronomia. Le sue ricerche sono indirizzate specificatamente nello studio delle galassie attive e le supernove nello spettro visibile, nell'ultravioletto e nell'infrarosso. Ha studiato argomenti nuovi e poco conosciuti come l'energia oscura, ed è un sostenitore della teoria fisica del Big Freeze. Filippenko ha fatto infatti parte del team di Saul Perlmutter, Brian P. Schmidt e Adam Riess, che scoprì l'esistenza dell'energia oscura nel periodo 1990-98, rivoluzionando la cosmologia moderna.

Ricerche[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1993 al 2008 ha coscoperto 32 supernove[4], ne ha coscoperte molte altre come membro dei progetti Supernova Cosmology Project e High-z Supernova Search Team; quest'ultimo studia l'accelerazione e l'espansione dell'universo[5].

Filippenko gestisce il Katzman Automatic Imaging Telescope (KAIT), telescopio automatizzato, con l'obiettivo di osservare le supernove.

Egli è membro del Nuker Team[6], che utilizza il telescopio spaziale Hubble al fine di esaminare i buchi neri supermassicci e determinare il rapporto tra la massa del buco nero centrale di una galassia e la dispersione di velocità[7].

La Thompson-Reuters ha classificato Filippenko come il ricercatore più citato del decennio 1996/2006 nell'ambito delle scienze spaziali[8].

Media[modifica | modifica wikitesto]

Filippenko, insieme all'astronoma statunitense Amy Mainzer e altri, partecipa alla serie La storia dell'universo del canale History Channel, in Italia in onda in chiaro su Focus, come divulgatore scientifico. Partecipa altresì ad altri documentari dello stesso canale e della BBC, tra cui Come funziona l'universo?.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo insegnamento universitario. Gli studenti dell'università di Berkeley lo hanno votato per nove volte come miglior professore nel campus.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alexei V. Filippenko Professor of Astronomy
  2. ^ Alexei V. Filippenko Professor of Astronomy Archiviato il 30 settembre 2012 in Internet Archive.
  3. ^ International Astronomical Union | IAU, su iau.org. URL consultato il 9 gennaio 2022.
  4. ^ List of Supernovae, su cbat.eps.harvard.edu. URL consultato il 9 gennaio 2022.
  5. ^ ASTRONOMY: Cosmic Motion Revealed
  6. ^ HST Investigations Into the Central Structure of Galaxies The Nuker Team, su noao.edu. URL consultato il 29 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2019).
  7. ^ Karl Gebhardt, Ralf Bender e Gary Bower, A Relationship Between Nuclear Black Hole Mass and Galaxy Velocity Dispersion, in The Astrophysical Journal, vol. 539, n. 1, 10 agosto 2000, pp. L13–L16, DOI:10.1086/312840. URL consultato il 9 gennaio 2022.
  8. ^ The most-cited Researchers in: Space Science Archiviato il 25 febbraio 2008 in Internet Archive.
  9. ^ Awards & Honors Archiviato il 13 marzo 2014 in Internet Archive.
  10. ^ Newton Lacy Pierce Prize in Astronomy Archiviato il 14 ottobre 2011 in Internet Archive.
  11. ^ (EN) R.M. Petrie Prize Lecture – CASCA, su casca.ca. URL consultato il 9 gennaio 2022.
  12. ^ 11.16.2006 - Astronomer Alex Filippenko named Professor of the Year, su berkeley.edu. URL consultato il 9 gennaio 2022.
  13. ^ (EN) Astronomical Society of the Pacific : GET INVOLVED : Membership : Become a Member, su astrosociety.org. URL consultato il 9 gennaio 2022.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN63876879 · ISNI (EN0000 0000 4974 5514 · ORCID (EN0000-0003-3460-0103 · LCCN (ENnr93002895 · GND (DE135701139 · J9U (ENHE987007339437305171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr93002895