Alessandro Pansa

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Disambiguazione – Se stai cercando il dirigente d'azienda, vedi Alessandro Pansa (1962).
Alessandro Pansa
Pansa con Giorgio Napolitano in occasione del 162º anniversario della costituzione della Polizia di Stato, 6 maggio 2014.

Direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza
Durata mandato29 aprile 2016 –
21 novembre 2018
PredecessoreGiampiero Massolo
SuccessoreGennaro Vecchione

Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
Durata mandato31 maggio 2013 –
29 aprile 2016
PredecessoreAlessandro Marangoni
SuccessoreFranco Gabrielli

Commissario straordinario per la Crisi dei rifiuti in Campania
Durata mandato7 luglio 2007 –
1º gennaio 2008
PredecessoreGuido Bertolaso
SuccessoreUmberto Cimmino

Direttore del Servizio centrale operativo
Durata mandato1996 –
2000
PredecessoreRino Monaco
SuccessoreFrancesco Gratteri

Dati generali
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Napoli "Federico II"
ProfessioneFunzionario, Prefetto e poliziotto
Alessandro Pansa
NascitaEboli, 9 giugno 1951
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataForze di polizia italiane
Corpo Polizia di Stato
Anni di servizio1975 - 2018
GradoCapo della polizia - direttore generale della pubblica sicurezza
Comandante diPolizia di Stato
(Capo 2013-2016)
Vice direttore generale della pubblica sicurezza
Servizio centrale operativo
(direttore 1996-2000)
Direzione centrale della polizia criminale
Dipartimento delle informazioni per la sicurezza
Polizia postale e delle comunicazioni
Direzione centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere
DecorazioniCavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana
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Alessandro Pansa (Eboli, 9 giugno 1951) è un poliziotto, funzionario e prefetto italiano, dal 2013 al 2016 capo della polizia e dal 2016 al 2018 direttore generale del dipartimento delle informazioni per la sicurezza.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Alessandro Pansa è nato a Eboli, in provincia di Salerno, il 9 giugno 1951. È sposato e ha due figli. Diplomatosi al liceo classico "Enrico Perito" nella città natia, si è laureato in giurisprudenza all'Università degli Studi di Napoli "Federico II" per poi entrare nell'allora Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, nel 1975[1] (divenuto poi Polizia di Stato) come commissario.

Assegnato alla Squadra Mobile della questura di Cosenza, si occupa di criminalità organizzata e di terrorismo. Nel 1982 è stato trasferito a Roma presso la squadra narcotici e poi alla polizia criminale, trasferito poi alla Direzione Centrale della Polizia Criminale nel 1985. Nel 1990 è stato direttore supplente della seconda divisione del Servizio centrale operativo (SCO), lavorando in quegli anni insieme a Gianni De Gennaro e Antonio Manganelli, con il giudice Giovanni Falcone,[2] e diventando direttore dello SCO nel 1996.[3]

Nominato prefetto nel giugno 2000, diviene direttore centrale delle "specialità" della Polizia nella direzione che coordina la Stradale, la Ferroviaria, la Frontiera e la Polizia postale e delle comunicazioni.[1] Nel luglio 2003 diviene responsabile della Direzione centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere del Viminale. In novembre 2005 diviene vice direttore generale della pubblica sicurezza (vice capo della Polizia), nonché direttore centrale della polizia criminale (Criminalpol). Per alcuni anni, a partire dall'anno accademico 2000-2001, ha insegnato nel corso di specializzazione in "Tutela della persona e attività investigativa" dell'Università di Camerino, attivato in videoconferenza a Roma.[4]

Il 4 gennaio 2007 su proposta del Ministro dell'interno Giuliano Amato è stato nominato prefetto di Napoli dal Consiglio dei ministri, al posto di Renato Profili richiamato a Roma in attesa di altro incarico. Per alcuni mesi (dal 6 luglio al 31 dicembre 2007) è stato anche Commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in Campania. Per questo incarico il 27 maggio 2008 ha ricevuto un'informazione di garanzia circa presunte irregolarità in atti relativi alla società FIBE compiuti durante la sua gestione del commissariato rifiuti.[5] Nel 2009 la procura ha chiesto l'archiviazione,[6] disposta dal GIP nell'ottobre 2010.[7] Intanto, dal 31 maggio 2008 diviene anche commissario delegato per l'emergenza degli insediamenti di comunità nomadi nella regione Campania.[1]

Il 30 agosto 2010 assume l'incarico di direttore del dipartimento per gli affari interni e territoriali del ministero dell'Interno.[8]

Il 31 maggio 2013 è stato nominato dal consiglio dei ministri Capo della Polizia.[9]

Il 29 aprile 2016 è stato nominato capo del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, sostituendo l'ambasciatore Giampiero Massolo.[10] Ha diretto il DIS fino al 21 novembre 2018 è stato sostituito dal generale di divisione della Guardia di Finanza Gennaro Vecchione.

Nel maggio 2019 diviene presidente di "TI Sparkle" e consigliere della capogruppo TIM per la sicurezza.[11]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Criminalità e finanza”, (con Nino Andreatta), Il Mulino; 1992
  • Dall'informatica amministrativa alla teleamministrazione”, (a cura di Giovanni Duni), Istituto Poligrafico e Zecca, dello Stato; 1992
  • AA.VV.,“Nuova guida agli adempimenti antiriciclaggio e antiusura”, Bancaria Editrice; 1998
  • I soldi della Mafia”, (con Luciano Violante, Livia Minervini), Laterza, 1998
  • La farina del diavolo”, (con Donato Masciandaro), Dalai, 2000
  • Tecnica dell'attività investigativa, (con Lucio Macchia e Goffredo Mencagli), Affinità elettive, 2002
  • La difesa europea, (con Antonio Missiroli), Il Nuovo melangolo, 2007

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 8 maggio 2014[12]
Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Alessandro Pansa nominato capo della Polizia, in poliziadistato.it, 31 maggio 2005. URL consultato il 31 maggio 2013.
  2. ^ books.google.it
  3. ^ Polizia, Alessandro Pansa è il nuovo capo. La decisione del Consiglio dei ministri - Repubblica.it
  4. ^ Presentazione corso
  5. ^ La Repubblica.it » Cronaca » News Archiviato il 30 maggio 2008 in Internet Archive.
  6. ^ Rainews - Speciale Elezioni
  7. ^ Traffico illecito di rifiuti, archiviazione per Bertolaso, Pansa e Catenacci, in Corriere del Mezzogiorno, 20 ottobre 2010. URL consultato il 31 maggio 2013.
  8. ^ Biografia del Prefetto Alessandro Pansa [collegamento interrotto], su interno.gov.it. URL consultato il 31 maggio 2013.
  9. ^ Pansa è il nuovo capo della Polizia, in La Stampa, 31 maggio 2013. URL consultato il 31 maggio 2013.
  10. ^ www.repubblica.it
  11. ^ www.corrierecomunicazioni.it
  12. ^ a b Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  13. ^ Dettaglio del decorato sul sito del Quirinale, su quirinale.it. URL consultato il 31 maggio 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • La farina del diavolo. Criminalità, imprese e banche in Italia. Baldini e Castoldi, Milano, 2000

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza Successore
Giampiero Massolo 29 aprile 2016 -21 novembre 2018 Gennaro Vecchione
Predecessore Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Successore
Alessandro Marangoni
(Vicario)
31 maggio 2013 - 29 aprile 2016 Franco Gabrielli
Predecessore Commissario straordinario per la Crisi dei rifiuti in Campania Successore
Guido Bertolaso 7 luglio 2007 - 1º gennaio 2008 Umberto Cimmino
Predecessore Direttore del Servizio centrale operativo Successore
Rino Monaco Francesco Gratteri
Controllo di autoritàVIAF (EN68770473 · ISNI (EN0000 0000 4738 5455 · LCCN (ENnr00030579 · WorldCat Identities (ENviaf-68770473