Alessandra Sensini

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Alessandra Sensini
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 168 cm
Peso 57 kg
Vela
Specialità Windsurf
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 1 1 2
Mondiali 4 3 0
Europei 5 3 1

Per maggiori dettagli vedi qui

Statistiche aggiornate al 26 marzo 2011

Alessandra Sensini (Grosseto, 26 gennaio 1970) è un'ex velista e dirigente sportiva italiana, campionessa olimpica di windsurf. Dal 2017 è Vicepresidente del CONI.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Direttore tecnico Giovanile e Vicedirettore tecnico della Nazionale della Federazione Italiana Vela, componente della Giunta Nazionale Coni, membro della Commissione atleti del COE e membro della Commissione Giochi Olimpici del COE. Diplomata in ragioneria all'Istituto Tecnico Commerciale "V. Fossombroni" di Grosseto, ha conseguito il Master Management dello Sport nel 2005. Nel 2014, al termine dell'attività agonistica, ha ottenuto il diploma per tecnici di IV livello Europeo. Incomincia a praticare il nuoto all'età di sei anni, per poi passare alla corsa campestre e al basket.

Nel 1982, grazie alle sorelle sale per la prima volta su una tavola da windsurf. Ha partecipato sei volte alle Olimpiadi. Vince due medaglie di Bronzo nel 1996 e 2004 e l'Oro nel 2000 nella classe Mistral e l'Argento nel 2008 nella classe RS:X. In carriera ha vinto 10 titoli mondiali, 5 titoli europei, 2 titoli ai Giochi del Mediterraneo, una World Cup del Circuito professionistico Windsurf e 23 titoli italiani. Dopo la carriera agonistica ha ricoperto importanti ruoli dirigenziali tra cui quello di membro del Consiglio Nazionale del Coni in rappresentanza degli atleti (dal 2000 al 2004), membro del Consiglio Nazionale della Fiv (dal 2001 al 2012), Vice Chairman del Windsurfing Committee nell'ISAF, Vicepresidente della Federvela (dal 2009 al 2012), Team Manager del Consorzio Azzurra alla Louis Vuitton Cup di Nizza del 2009.

Tra le altre esperienze strettamente collegate alla sua attività di campionessa sportiva c'è la collaborazione - dal 2005 al 2007 - con Sailing Channel, con permanenza a Valencia in occasione della Coppa America. Nel 2013 partecipa alla seconda edizione del reality "Pechino Express" col nuotatore Massimiliano Rosolino, formando la coppia de "Gli Olimpionici". A causa di un infortunio, è costretta a ritirarsi nel corso della quinta puntata del programma.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1985 ottiene il suo primo successo nei Campionati Juniores Windsurfer a Formia, l'anno successivo ripete l'impresa a Porto Sant'Elpidio nella stessa categoria. Dopo la convocazione in Nazionale, ottiene nel 1986 il terzo posto salendo sul podio ai Campionati del Mondo Giovanili di Porto Carrasn in Grecia. Il primo grande successo arriva nel 1987 quando vince il suo primo titolo Mondiale Mistral a Manly Beach in Australia. Il primo titolo Mondiale assoluto arriva nel 1989 in Texas. La sua prima partecipazione olimpica a Barcellona 1992 le frutterà solo un settimo posto, dopo essere stata a lungo in zona medaglia. Dopo l'esperienza di Barcellona entra a far parte del circuito professionistico (PWA) dedicandosi a tempo pieno all'attività agonistica.

È un periodo molto proficuo, durante il quale gestisce e programma a tempo pieno la sua attività agonistica, passando dalla scelta dei materiali da utilizzare in gara fino agli accordi commerciali con le aziende per le sponsorizzazioni. Nel contempo, per arricchire il suo bagaglio tecnico si allena studiando i venti e prendendo confidenza con le onde di tutto il mondo. Passa dall'Australia ai Caraibi, dalle Canarie alle Hawaii per accrescere e affinare la sua tecnica sul windsurf. È un'esperienza importante e formativa - vissuta in piena autonomia - che la arricchisce dal punto di vista umano e professionale. E i risultati non tardano ad arrivare. Ad Atlanta 1996 arriva il primo podio olimpico, con una medaglia di Bronzo nel windsurf con la nuova classe Mistral. Il podio olimpico conquistato ai Giochi di Atlanta la porta a lasciare il circuito professionistico per abbracciare la carriera olimpica con la Federvela.

Intanto continua a vincere titoli italiani che a fine carriera arriveranno a essere ventitré. L'apice della sua carriera agonistica è rappresentato dalla medaglia d'Oro conquistata alle Olimpiadi di Sydney, in Australia, dove il 23 settembre riesce a primeggiare sulla tedesca Amelie Lux nella classe Mistral. Nel 2004 arriva alle Olimpiadi di Atene come campionessa uscente, e dopo aver ottenuto la certezza di una medaglia dopo le prime regate, nella Medal Race è penalizzata dalla scarsità di vento, e ottiene una medaglia di Bronzo. Dopo i Giochi di Atene si prende una pausa dall'attività agonistica per incominciare un percorso di studi con un Master Management sulla Gestione e valorizzazione degli atleti di alto livello. Torna in attività, si qualifica per i Giochi olimpici, e nel 2008 a Pechino conquista l'Argento nella nuova classe di windsurf RS:X. Chiude la sua carriera olimpica nel 2012 a Londra conquistando un nono posto nella categoria RS:X. Nel 2000 e nel 2004 le viene conferito il Collare d'Oro del Coni, nel 2006 ottiene il Diploma d'onore, nel 2008 vince l'Isaf World Sailor of the Year a Madrid per essere l'unica donna al mondo ad aver conquistato 4 medaglie olimpiche consecutive nella vela.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Anno Manifestazione Sede Risultato Gara
1996 Giochi olimpici Bandiera degli Stati Uniti Atlanta   Bronzo Classe mistral
2000 Bandiera dell'Australia Sydney   Oro Classe mistral
2004 Bandiera della Grecia Atene   Bronzo Classe mistral
2008 Bandiera della Cina Pechino   Argento Classe RS:X
1997 Campionati mondiali[1][2] Bandiera dell'Australia Perth   Argento Classe mistral
2000 Bandiera dell'Argentina Mar del Plata   Oro Classe mistral
2002 Bandiera della Thailandia Pattaya   Argento Classe mistral
2004 Bandiera della Turchia Smirne   Oro Classe mistral
2006 Bandiera dell'Italia Torbole   Oro Classe RS:X
2008 Bandiera della Nuova Zelanda Auckland   Oro Classe RS:X
2010 Bandiera della Danimarca Kerteminde   Argento Classe RS:X
1988 Campionati europei[3][4] Bandiera della Svizzera Svizzera   Argento Classe mistral
1997 Bandiera della Spagna Murcia   Oro Classe mistral
1998 Bandiera della Grecia Maratona   Argento Classe mistral
1999 Bandiera della Polonia Puck   Bronzo Classe mistral
2000 Bandiera della Spagna Cadice   Oro Classe mistral
2001 Bandiera della Francia Marsiglia   Oro Classe mistral
2002 Bandiera dell'Austria Neusiedlersee   Oro Classe mistral
2003 Bandiera dell'Italia Mondello   Oro Classe mistral
2007 Bandiera di Cipro Limassol   Argento Classe RS:X

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Sailing - World Championships - Women:Mistral (windsurfing), su sports123.com. URL consultato il 14 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2006).
  2. ^ (EN) Sailing - World Championships - Women: RS:X, su sports123.com. URL consultato il 21 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2007).
  3. ^ (EN) Sailing - European Championships - Women: Mistral (windsurfing), su sports123.com. URL consultato il 14 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2009).
  4. ^ (EN) Sailing - European Championships - Women: RS:X - Sailing - European Championships Women: RS:X (windsurfing), su sports123.com. URL consultato il 14 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2007).
  5. ^ Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana Sig.ra Alessandra Sensini, su quirinale.it. URL consultato il 10 aprile 2011.
  6. ^ Grande Ufficiale Ordine al merito della Repubblica Italiana Sig.ra Alessandra Sensini, su quirinale.it. URL consultato il 10 aprile 2011.
  7. ^ Anno 1997 Alessandra Sensini, su prolocogrosseto.it. URL consultato il 6 gennaio 2022.
  8. ^ Inaugurata la Walk of Fame: 100 targhe per celebrare le leggende dello sport italiano, su coni.it. URL consultato il 20 dicembre 2017.
  9. ^ 100 leggende Coni (PDF), su coni.it. URL consultato il 20 dicembre 2017.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN121717641 · ISNI (EN0000 0000 8032 5243 · SBN CFIV255120 · LCCN (ENno2010101426 · WorldCat Identities (ENlccn-no2010101426