Albino Mensa

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Albino Mensa
arcivescovo della Chiesa cattolica
Mons. Albino Mensa l'8 marzo 1987
Flammescat igne Charitas
 
Incarichi ricoperti
 
Nato14 gennaio 1916 a Villa Alicia
Ordinato presbitero29 giugno 1939
Nominato vescovo28 marzo 1960 da papa Giovanni XXIII
Consacrato vescovo22 maggio 1960 dal vescovo Gaudenzio Binaschi
Elevato arcivescovo12 ottobre 1966 da papa Paolo VI
Deceduto8 gennaio 1998 (81 anni) a Pinerolo
 

Albino Mensa (Villa Alicia, 14 gennaio 1916Pinerolo, 8 gennaio 1998) è stato un arcivescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di emigranti, nacque a Villa Alicia, in Argentina, il 14 gennaio 1916.

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la morte della mamma ritornò a Pinerolo, dove entrò nel locale seminario diocesano.

Ordinato sacerdote il 29 giugno 1939, conseguì la licenza in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense di Roma. Nella sua vita da sacerdote fu parroco a Pinerolo nella nuova parrocchia "Cuore Immacolato di Maria" in borgo San Lazzaro, voluta dal vescovo Gaudenzio Binaschi a compimento di un voto fatto alla Madonna, per la protezione della città di Pinerolo uscita incolume dalla seconda guerra mondiale, di erigere in suo onore una nuova chiesa. Fu insegnante di diritto canonico presso il seminario di Pinerolo.

Nel 1947 accettò la proposta di far ritorno in Argentina ove si prese cura degli emigrati italiani per dieci anni. Fu anche "Direttore Nazionale delle Opere d'Emigrazione in Argentina". Rientrato a Pinerolo nel 1957, venne nominato canonico della cattedrale nonché vicario generale della diocesi.

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 28 marzo 1960 papa Giovanni XXIII lo elesse vescovo di Ivrea. Fece l'ingresso solenne in diocesi il 5 giugno dello stesso anno.

Il 12 ottobre del 1966, papa Paolo VI lo promosse arcivescovo di Vercelli.

Dal 1966 al 1991 guidò l'arcidiocesi e applicò le direttive stabilite dal Concilio Vaticano II a cui aveva preso parte.

Nel 1991, per raggiunti limiti di età, lasciò la guida dell'arcidiocesi all'arcivescovo Tarcisio Bertone.

Morì all'alba dell'8 gennaio 1998.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Ivrea Successore
Paolo Rostagno 28 marzo 1960 – 12 ottobre 1966 Luigi Bettazzi
Predecessore Arcivescovo metropolita di Vercelli Successore
Francesco Imberti 12 ottobre 1966 – 4 giugno 1991 Tarcisio Bertone, S.B.D.
Controllo di autoritàSBN DDSV256649