Albero dei desideri

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Un Albero dei desideri è un particolare albero (o parte di questo) che viene usato per accogliere offerte o desideri e richieste. Ha origini religiose ed è diffuso in Europa ed Asia[1].

Albero dei desideri a New Cross (Londra)

Tipologia[modifica | modifica wikitesto]

"Coin Tree" o "Albero delle monete"

Numerosi alberi nelle Isole Britanniche sono oggetto di culto da parte dei fedeli che inseriscono monete nel tronco al fine di ottenere protezione o grazie.[2] Localmente possono essere noti anche come Money trees.[3] Sono famosi il biancospino di Argyll in Scozia, la quercia di Isle Maree nelle Highlands visitato anche dalla Regina Vittoria[4], il sicomoro di Mountrath in Irlanda.[5] Oggi in contesti naturali di particolare pregio, come ad esempio nella riserva naturale del Fairy Glen (Scozia), la pratica di incastrare monete nei vecchi ceppi viene scoraggiata a causa dell'inquinamento[6] causato dalla corrosione e dall'ossidazione del metallo del quale sono fatte le monete stesse.

Clootie wells

Alberi votivi sorgono in Gran Bretagna e in Irlanda in luoghi di pellegrinaggio vicino a pozzi o sorgenti la cui acqua è considerata miracolosa. Questi alberi sono adornati con pezzi di stoffa che i fedeli legano ai loro rami come rito propiziatorio.[7]

Barisaa siberiano

Il rituale del barisaa viene praticato dai Buriati della Siberia. Un albero giovane e vigoroso viene scelto e ogni partecipante alla cerimonia, in un rituale religioso complesso, lega strettamente sottili strisce di panno bianco ai rami dell'albero, a simboleggiare la materializzazione delle loro preghiere per pace nel mondo, per quella della loro comunità e per la loro pace interiore. Dopo la cerimonia, l'albero diventato un barisaa, sarà onorato da offerte, e continuerà a fornire supporto ai messaggi inviati agli spiriti rappresentati dalle fasce di tessuto che ogni orante attaccherà ai suoi rami quando pregherà[8].

Altre tradizioni religiose e culturali[modifica | modifica wikitesto]

Si conoscono rituali legati alla venerazione di uno o più alberi in diversi paesi del mondo dal Tibet all'America del Nord e nella mitologia Hindu.[9]

I Lam Tsuen Wishing Trees sono due alberi di baniano (Ficus benghalensis) e si trovano a Hong Kong vicino al Tin Hau Temple. I fedeli, dopo aver bruciato bastoncini di incenso, scrivono i loro desideri su un pezzo di carta che legano ad un'arancia che poi lanciano su uno degli alberi: se il lancio ha successo e lo scritto resta legato ad un ramo, il desiderio si realizzerà.

In Belgio sono diffusi gli alberi dei chiodi o degli stracci (arbre à clous, arbre à chiffons), secondo credenze popolari dotati di qualità terapeutiche per guarire il mal di denti o determinate malattie della pelle.

Albero di Natale

L'albero di Natale era in origine un simbolo pagano legato al culto degli alberi: attraverso offerte (decorazioni) all'albero i credenti volevano propiziare la buona sorte.

Albero famoso nella storia è l'olivastro di Ardea, menzionato nell'Eneide da Virgilio. Usanza antica era quella di conficcare un chiodo nel tronco di questo albero esprimendo un pensiero, tradizione poi trasferita in altre leggende locali su querce e olmi, questo è scritto dallo storico locale Umberto Iacolucci. Nel XIX secolo in Gran Bretagna il Principe Alberto, marito della Regina Vittoria, ha iniziato la diffusione su vasta scala dell'albero di Natale, traendo spunto dall'antica usanza nel periodo natalizio di decorare un ramo sempreverde con nastri, mele, dolci e candele.[10]

Nell'arte[modifica | modifica wikitesto]

Yoko Ono

A partire dal 1990 le installazioni di alberi sono diventate significative nell'arte di Yōko Ono.[11] Nel Museum of Modern Art di New York il suo Wish Tree, installato nel Sculpture Garden, è diventato molto popolare tra i visitatori che appendono all'albero cartoncini con desideri, poesie o piccoli contributi artistici. Il Wish Tree per Washington si può vedere nel giardino dell'Hirshhorn Museum and Sculpture Garden.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Prayer Trees.
  2. ^ Donald Rodger, John Stokes e James Ogilve, Heritage Trees of Scotland, The Tree Council, 2006, p. 87, ISBN 0-904853-03-9.
  3. ^ (EN) Gayle Anderson, Fairy Glen!, in The Scots Magazine. URL consultato il 18 giugno 2022.
  4. ^ Mick Sharp, Holy Places of Celtic Britain, Blandford, 1997, p. 149, ISBN 1-85079-315-8.
  5. ^ Gerald Wilkinson, Trees in the Wild, Londra, Book Club Associates, 1976, p.  108., ISBN 0-415-14686-0. ISBN 978-0-415-14686-9.
  6. ^ Filippo Ceragioli, Fairy Glen, la valle delle fate, in Piemonte Parchi, 3 luglio 2023, ISSN 1124-044X (WC · ACNP). URL consultato il 14 febbraio 2024.
  7. ^ Cherly Straffon, Fentynyow Kernow. In Search of Cornwall's Holy Wells, Pub. Meyn Mamvro, 1998, pp.  40.-42, ISBN 0-9518859-5-2.
  8. ^ sacred mountains (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2011).
  9. ^ Anna Dhallapiccola, Dictionary of Hindu Lore and Legend, ISBN 0-500-51088-1.
  10. ^ Marie Claire Lejeune, Compendium of symbolic and ritual plants in Europe, Ann Arbor, University of Michigan Press, p. 550, ISBN 90-77135-04-9.
  11. ^ aiu: a yoko ono website. wishing in yoko ono's art, su a-i-u.net. URL consultato il 15 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2013).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Fingerprint Tree, su fingerprinttree.com.
  • Tree of Wishes, su treeofwishes.com. URL consultato il 1º marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2019).
  • Banyan Trees, su plantcultures.org.uk. URL consultato il 14 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2008).
  • Yoko Ono's wish tree, su a-i-u.net. URL consultato il 15 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2013).
  • MoMA: wish tree, su examiner.com.
  Portale Mitologia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mitologia