Thalassarche chlororhynchos

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Albatro beccogiallo dell'Atlantico
Thalassarche chlororhynchos
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Procellariiformes
Famiglia Diomedeidae
Genere Thalassarche
Specie T. chlororhynchos
Nomenclatura binomiale
Thalassarche chlororhynchos
(Gmelin, 1789)
Areale

L'albatro beccogiallo dell'Atlantico (Thalassarche chlororhynchos (Gmelin, 1789)) è un grosso uccello marino appartenente alla famiglia dei Diomedeidi.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Presenta la classica colorazione bianca e nera dei mollymawk, con la testa grigia e grandi macchie intorno agli occhi. Si distingue dal suo parente dell'Oceano Indiano per avere la testa di colore più scuro, e dagli altri mollymawk per le dimensioni piuttosto piccole (soprattutto delle ali) e per la sottile striscia nera ai margini delle ali - l'albatro testagrigia presenta anch'esso la testa grigia, ma ha zone nere più estese e meno definite ai margini delle ali. Anche l'albatro di Salvin ha la testa grigia, ma ha le ali più larghe, il becco pallido e margini neri delle ali molto più stretti.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Nidifica su isole sparse in mezzo all'Atlantico, comprese Tristan da Cunha, Gough e le isole circostanti. Come tutti gli albatri, forma estese colonie, ma diversamente dalla maggior parte di essi costruisce i nidi tra i cespugli o tra le felci arboree del genere Blechnum. Come tutti i mollymawk, edifica con fango e altri materiali disponibili nidi a forma di piedistallo in cui depone un solo uovo. Quando si trova in mare, sorvola l'Atlantico meridionale dal Sudamerica all'Africa, nutrendosi di calamari, pesci e crostacei.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Thalassarche chlororhynchos, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 23 aprile 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Brooke, M. (2004). Albatrosses And Petrels Across The World: Procellariidae. Oxford University Press, Oxford, UK ISBN 0-19-850125-0

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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