Adamanzio (medico)

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Adamanzio (in greco antico Ἀδαμάντιος, in latino Adamantius; Alessandria d'Egitto, IV secolo – ...) è stato un medico e scrittore greco antico

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Scarsi sono i dati biografici conosciuti. Si sa soltanto che fu un ebreo e fu tra coloro che fuggirono da Alessandria d'Egitto al tempo dell'espulsione degli ebrei dalla città, voluta dal patriarca Cirillo nel 415. Giunto a Costantinopoli, fu persuaso a convertirsi al Cristianesimo da Attico, allora patriarca della città; quindi fece ritorno ad Alessandria[1].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Potrebbe essere l'autore di molte delle prescrizioni mediche conservate nelle opere di Oribasio e di Aezio di Amida.[2]

È stato identificato con l'Adamanzio autore di un trattato sulla fisiognomica, Φυσιογνωμονικά, in due libri, ma la parafrasi di tematica pagana con cui esordisce l'opera fa propendere gli studiosi per rigettare questa identificazione.[3]

È stato anche identificato con l'Adamanzio Sofista autore di uno scritto sui venti, Περὶ ἀνέμων, che è citato dagli scolii ad Esiodo, e riportato in estratto da Aezio;[4] la meteorologia ivi descritta sembra essere di tipo peripatetico e risalire al III secolo.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Socrate scolastico, Historia ecclesiastica, VII, 13.
  2. ^ (EN) William Alexander Greenhill, Adamantius, in William Smith (a cura di), Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, 1870.
  3. ^ «Adamantios (300-350 CE?)», Encyclopedia of Ancient Natural Scientists: The Greek Tradition and its Many Heirs, Routledge, 2008, pp. 30-31.
  4. ^ Aezio di Amida, Tetrab., I. Serm. 3, c. 163.
  5. ^ Vogt.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sabine Vogt, «Adamantios of Alexandria, Ioudaios (ca 412/415 CE)», in Encyclopedia of Ancient Natural Scientists: The Greek Tradition and its Many Heirs, Routledge, 2008, p. 31.
  • I. Repath, The Physiognomy of Adamantius the Sophist, in S. Swain, ed., Seeing the Face, Seeing the Soul. Polemon's Physiognomy from Classical Antiquity to Medieval Islam, Oxford and New York 2007;
  • V. Rose, Aristoteles Pseudepigraphus (1863) 697;
  • M. Wellmann, in Paulys Realencyclopädie der classischen Altertumswissenschaft 1.1 (1893) 343 (#1);
  • F. Kudlien, in K. Ziegler, W. Sontheimer, Der Kleine Pauly, 1.61 (1969-1975);
  • A.H.M. Jones, J.R. Martindale, J. Morris, Prosopography of the Later Roman Empire 2 (1980) 6;
  • V. Nutton, in H. Cancik, H. Schneider, Brill's New Pauly 1 (2002) 133 (#1).

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