Acrocordite

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Acrocordite
Classificazione Strunz (ed. 10)8.DD.10
Formula chimica(Mn2+2Mn2+2Mg)(AsO4)2(OH)4·4H2O
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinotrimetrico
Sistema cristallinomonometrico
Classe di simmetriaprismatica
Parametri di cellaa=5,682, b=17,627, c=6,832, β=99.5°, Z=2, V=674.89
Gruppo puntuale2/m
Gruppo spazialeP 21/c
Proprietà fisiche
Densità3,26 g/cm³
Durezza (Mohs)
Sfaldaturaperfetta secondo {010}
Colorerosso-bruno giallastro, da bruno chiaro a bruno scuro, rosa pallido
Lucentezzasubvitrea, resinosa, opaca
Opacitàtraslucida
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

L'acrocordite è un minerale scoperto nel 1922 dal Gustav Flink il cui nome viene dalla parola greca ακρόχορδον (acrochordon) che significa "verruca" in riferimento all'aspetto.

Morfologia[modifica | modifica wikitesto]

L'acrocordite si presenta sotto forma di cristalli prismatici a forma di listello allungati, generalmente svasati o schiacciati riuniti in aggregati radiali o a forma di covone. Tipicamente si trova come aggregati sferici o a forma di verruca di minuscoli cristalli.

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

L'acrocordite si rinviene nelle fratture dei giacimenti di zinco di origine metamorfica. Si presenta associata con chlorophoenicite, sarkinite ed altri minerali carbonatici.

Caratteristiche chimico-fisiche ed ottiche[modifica | modifica wikitesto]

L'acrocordite si scioglie rapidamente in acido solforico diluito colorando la soluzione di viola. Non presenta fluorescenza.

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