Acido pamidronico

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Acido pamidronico
Nome IUPAC
(3-ammino-1-idrossipropane-1,1-diil)bis(phosphonic acid)
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC3H11NO7P2
Massa molecolare (u)235,07
Numero CAS40391-99-9
Numero EINECS254-905-2
Codice ATCM05BA03
PubChem4674
DrugBankDB00282
SMILES
O=P(O)(O)C(O)(CCN)P(=O)(O)O
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
Endovenosa
Dati farmacocinetici
Biodisponibilitàn/a
Emivita28 ± 7 ore
EscrezioneRenale
Indicazioni di sicurezza

L'acido pamidronico o pamidronato è una molecola appartenente alla classe dei bifosfonati. Il farmaco è utilizzato nella terapia e nella prevenzione dell'osteoporosi, nella cura della malattia di Paget dell'osso, nell'osteogenesei imperfetta e nel trattamento delle complicanze ossee (lesioni osteolitiche) associate a metastasi, in particolare di tumori della mammella, dell'osteosarcoma e del mieloma multiplo. In Italia il farmaco è venduto dalla società farmacologica Novartis Farma con il nome commerciale di Aredia nella forma farmacologica di soluzione per infusione da 15, 30, 60 e 90 mg. È inoltre commercializzato da numerose altre società farmaceutiche come farmaco equivalente.

Farmacodinamica[modifica | modifica wikitesto]

Pamidronato, come altre molecole appartenenti alla classe dei bifosfonati, agisce sulla struttura e sulla mineralizzazione dell'osso, inibendone il riassorbimento, apparentemente senza inibire la formazione dell'osso e la mineralizzazione. Il farmaco è in grado di inibire sia la formazione che la dissoluzione dei cristalli di idrossiapatite oltre che esercitare una potente azione di inibizione dell'attività osteoclastica. Gli studi sperimentali hanno dimostrato che l'acido pamidronico inibisce l'osteolisi tumorale. La sua azione contrasta quindi l'ipercalcemia neoplastica. In corso di trattamento infatti la calcemia e la fosfatemia tendono a diminuire, presumibilmente per un ridotto rilascio a livello osseo.

Farmacocinetica[modifica | modifica wikitesto]

Dopo infusione endovenosa di pamidronato, nella forma di sale disodico, l'assorbimento si completa, per definizione, al termine dell'infusione stessa. Il legame con le proteine plasmatiche è piuttosto basso, circa il 54%. Pamidronato non viene metabolizzato dall'organismo e la sua eliminazione avviene esclusivamente per via urinaria. Dopo l'infusione il farmaco, entro 72 ore, viene escreto nelle urine in forma immodificata, in una percentuale variabile tra il 20 e il 55% della dose somministrata.

Usi clinici[modifica | modifica wikitesto]

Pamidronato è utilizzato nel trattamento adiuvante di soggetti affetti da metastasi ossee litiche[1] e da mieloma multiplo,[2][3][4] oltre che nei soggetti affetti da osteolisi neoplastica con ipercalcemia.[5][6][7] Trova anche indicazione nel trattamento dell'osteoporosi post menopausa,[8][9][10] della malattia di Paget dell'osso[1][11][12] e per prevenire l'osteoporosi secondaria a trattamento cronico con steroidi. È stato anche utilizzato in associazione alla chemioterapia per il trattamento dell'osteosarcoma.[13]

Effetti collaterali ed indesiderati[modifica | modifica wikitesto]

Dosi terapeutiche[modifica | modifica wikitesto]

Il trattamento con acido pamidronico avviene previa diluizione del farmaco in una soluzione per infusione priva di calcio, ad esempio sodio cloruro 0,9% o soluzione glucosata 5%. L'infusione deve avvenire lentamente. In genere si raccomanda di non superare la dose di 90 mg, diluiti in 500 ml, e somministrati nell'arco di tempo di 4 ore.

  • Ipercalcemia

La dose raccomandata è di 60 – 90 mg in singola infusione. Se un'ipercalcemia significativa persiste oppure si ripete, si può considerare di infondere una seconda dose, identica alla prima. I pazienti con recidive frequenti di ipercalcemia possono richiedere infusioni di pamidronato ogni 2 o 3 settimane al fine di mantenere una normocalcemia. Il paziente deve essere adeguatamente reidratato sia prima che durante il trattamento.

  • Metastasi ossee di tipo litico e mieloma multiplo

La dose raccomandata è di 90 mg in singola infusione. Il trattamento deve essere ripetuto ogni 4 settimane. Nei soggetti sottoposti a trattamento chemioterapico con intervallo di 3 settimane anche l'infusione del bifosfonato può osservare tale intervallo.

La dose raccomandata è di 30 mg per via endovenosa per 3 giorni consecutivi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b AJ. Coukell, A. Markham, Pamidronate. A review of its use in the management of osteolytic bone metastases, tumour-induced hypercalcaemia and Paget's disease of bone., in Drugs Aging, vol. 12, n. 2, Feb 1998, pp. 149-68, PMID 9509293.
  2. ^ Z. Man, AB. Otero; P. Rendo; L. Barazzutti; JC. Sanchez Avalos, Use of pamidronate for multiple myeloma osteolytic lesions., in Lancet, vol. 335, n. 8690, Mar 1990, p. 663, PMID 1969040.
  3. ^ DJ. Bloomfield, Should bisphosphonates be part of the standard therapy of patients with multiple myeloma or bone metastases from other cancers? An evidence-based review., in J Clin Oncol, vol. 16, n. 3, Mar 1998, pp. 1218-25, PMID 9508210.
  4. ^ JR. Berenson, Advances in the biology and treatment of myeloma bone disease., in Am J Health Syst Pharm, 58 Suppl 3, Nov 2001, pp. S16-20, PMID 11757204.
  5. ^ A. Fitton, D. McTavish, Pamidronate. A review of its pharmacological properties and therapeutic efficacy in resorptive bone disease., in Drugs, vol. 41, n. 2, Feb 1991, pp. 289-318, PMID 1709854.
  6. ^ C. Ripamonti, F. Fulfaro; C. Ticozzi; A. Casuccio; F. De Conno, Role of pamidronate disodium in the treatment of metastatic bone disease., in Tumori, vol. 84, n. 4, Lug-Ago 1998, pp. 442-55, PMID 9824995.
  7. ^ F. Lumachi, A. Brunello; A. Roma; U. Basso, Medical treatment of malignancy-associated hypercalcemia., in Curr Med Chem, vol. 15, n. 4, 2008, pp. 415-21, PMID 18288996.
  8. ^ SE. Papapoulos, JO. Landman; OL. Bijvoet; CW. Löwik; R. Valkema; EK. Pauwels; P. Vermeij, The use of bisphosphonates in the treatment of osteoporosis., in Bone, 13 Suppl 1, 1992, pp. S41-9, PMID 1581119.
  9. ^ HA. Fleisch, Bisphosphonates: preclinical aspects and use in osteoporosis., in Ann Med, vol. 29, n. 1, Feb 1997, pp. 55-62, PMID 9073324.
  10. ^ H. Hagino, J. Hashimoto; T. Okano; H. Katagiri, Daily practice using the guidelines for prevention and treatment of osteoporosis. Evolution of bisphosphonate therapy. Intravenous injection., in Clin Calcium, vol. 18, n. 8, Aug 2008, pp. 1176-82, PMID 18677057.
  11. ^ SL. Silverman, Paget disease of bone: therapeutic options., in J Clin Rheumatol, vol. 14, n. 5, Oct 2008, pp. 299-305, DOI:10.1097/RHU.0b013e318188b1f3, PMID 18838910.
  12. ^ ZL. Zhang, XW. Meng; XP. Xing; O. Wang; WB. Xia; M. Li; Y. Jiang; Y. Fu; XY. Zhou, [Prospective study of pamidronate disodium in treatment of Paget's disease of bone]., in Zhonghua Yi Xue Za Zhi, vol. 83, n. 19, Oct 2003, pp. 1653-6, PMID 14642096.
  13. ^ PA. Meyers, JH. Healey; AJ. Chou; LH. Wexler; PR. Merola; CD. Morris; MP. Laquaglia; MG. Kellick; SJ. Abramson; R. Gorlick, Addition of pamidronate to chemotherapy for the treatment of osteosarcoma., in Cancer, vol. 117, n. 8, Apr 2011, pp. 1736-44, DOI:10.1002/cncr.25744, PMID 21472721.
  14. ^ R. Zarychanski, E. Elphee; P. Walton; J. Johnston, Osteonecrosis of the jaw associated with pamidronate therapy., in Am J Hematol, vol. 81, n. 1, Jan 2006, pp. 73-5, DOI:10.1002/ajh.20481, PMID 16369966.
  15. ^ MH. Abu-Id, Y. Açil; J. Gottschalk; T. Kreusch, [Bisphosphonate-associated osteonecrosis of the jaw]., in Mund Kiefer Gesichtschir, vol. 10, n. 2, Mar 2006, pp. 73-81, DOI:10.1007/s10006-005-0670-0, PMID 16456688.