Acido diatrizoico

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Acido diatrizoico
Formula di struttura
Formula di struttura
Modello 3D della molecola
Modello 3D della molecola
Nome IUPAC
Acido 3,5-bis(acetilammino)-2,4,6-triiodobenzoico
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC11H9I3N2O4
Massa molecolare (u)613.91
Numero CAS117-96-4
Numero EINECS204-223-6
PubChem2140
DrugBankDB00271
SMILES
CC(=O)NC1=C(C(=C(C(=C1I)C(=O)O)I)NC(=O)C)I
Indicazioni di sicurezza

L'acido diatrizoico è un mezzo di contrasto usato per i raggi X.[1] È utile per la visualizzazione di vene, sistema urinario, milza ed articolazioni, nonché durante la tomografia computerizzata (TC).[1] Può essere somministrato per via orale, iniezione in vena oppure per iniezione attraverso la vescica o rettale.[2][3]

Gli effetti collaterali più comuni dovuti alla somministrazione comprendono vomito, diarrea e arrossamento della pelle.[4] Altri effetti indesiderati includono prurito, problemi ai reni , abbassamento della pressione sanguigna e reazioni allergiche.[1] Non è raccomandato alle persone che hanno allergia allo iodio.[1] Infatti l'acido diatrizoico è un agente di radiocontrasto ionico iodurato con alta osmolalità.[2]

Diatrizoate è stato approvato per uso medico negli Stati Uniti nel 1954.[4] È nell'elenco dei farmaci essenziali dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, tra i farmaci più efficaci e sicuri necessari per i sistemi sanitari.[5] Il costo all'ingrosso per i paesi in via di sviluppo è di circa 5,49 USD per un flaconcino da 20 ml. Negli Stati Uniti una dose costa meno di 25 USD.[6]

Sintesi[modifica | modifica wikitesto]

Usi medici[modifica | modifica wikitesto]

L'acido diatrizoico può essere usato come alternativa al solfato di bario nell'imaging del tratto gastrointestinale, sia per la parte superiore che per l'intestino tenue. È indicato per l'uso in pazienti allergici al bario o nei casi in cui il bario potrebbe fuoriuscire nella cavità addominale. Viene anche usato nell'urografia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Stuart, Mark C., Kouimtzi, Maria. e Hill, Suzanne., WHO model formulary 2008, World Health Organization, 2009, p. 316, ISBN 9789241547659, OCLC 732955745.
  2. ^ a b Tarascon pocket pharmacopoeia 2015 deluxe lab coat edition., Jones & Bartlett Learning, 2014, p. 171, ISBN 1284057569, OCLC 922644939.
  3. ^ Thomsen, Henrick S. e Mattrey, Robert F., Trends in Contrast Media, Springer Berlin Heidelberg, 1999, p. 13, ISBN 9783642598142, OCLC 851802343.
  4. ^ a b (EN) Diatrizoate Side Effects in Detail - Drugs.com, in Drugs.com. URL consultato il 21 maggio 2018.
  5. ^ WHO | WHO Model Lists of Essential Medicines, su WHO. URL consultato il 21 maggio 2018.
  6. ^ (EN) Single Drug Information | International Medical Products Price Guide, su mshpriceguide.org. URL consultato il 21 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2019).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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