Acid3

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Acid3
sito web
URLacid3.acidtests.org
Tipo di sitoTest di standard web
LinguaInglese
ProprietarioWeb Standards Project
Creato daIan Hickson
Lancio3 marzo 2008

Acid3 è un test con cui è possibile verificare l'aderenza di un browser a determinati standard web (alcuni dei quali non ancora definitivi, come CSS3).

È stato sviluppato a partire dall'aprile 2007[1] e diffuso il 3 marzo 2008.[2] Il suo creatore è Ian Hickson, creatore anche dell'Acid2 test.
L'obiettivo principale dell'Acid2 test erano i Cascading Style Sheets mentre in questa terza versione dell'Acid test l'obiettivo si è spostato sulle nuove tecnologie Web 2.0 come ECMAScript, DOM Level 2, Scalable Vector Graphics, XML e data: URIs.

Durante l'esecuzione del test, viene visualizzato un contatore con 6 rettangoli colorati sullo sfondo.
La percentuale visualizzata è basata sul numero dei sotto-test passati dal browser.

Il test[modifica | modifica wikitesto]

Acid3 è una suite di test, scritta in JavaScript, composta da 100 sottotest suddivisi in sei gruppi chiamati "buckets", più quattro test speciali (0, 97, 98, e 99).[3]

  • Bucket 1: DOM Traversal, DOM Range, HTTP
  • Bucket 2: DOM2 Core and DOM2 Events
  • Bucket 3: DOM2 Views, DOM2 Style, CSS 3 selectors and Media Queries.
  • Bucket 4: Behavior of HTML tables and forms when manipulated by script and DOM2 HTML
  • Bucket 5: Tests from the Acid3 Competition (SVG, HTML, SMIL, Unicode...)
  • Bucket 6: ECMAScript

Il test descrive la sua aderenza agli standard con questa breve descrizione:

«Per passare il test, un browser deve usare le proprie impostazioni predefinite, l'animazione deve essere fluida, il punteggio ottenuto deve essere di 100/100 e la pagina finale deve essere, pixel per pixel, esattamente identica a questo rendering di riferimento.

Al fine di visualizzare perfettamente il test, sono richieste due tecnologie aggiuntive:

Quest'ultima viene implementata con un carattere chiamato "AcidAhemTest".
Questo carattere, se applicato correttamente dal browser, dovrebbe coprire il quadrato rosso in alto a destra con uno di colore bianco, di conseguenza invisibile.

In aggiunta a questo, il codice utilizza anche delle Base64 encoded images, diversi selettori CSS3 avanzati e CSS3 color values.

Sviluppo e impatto[modifica | modifica wikitesto]

Come riportato precedentemente, Ian Hickson iniziò la creazione del test nell'aprile del 2007 procedendo lentamente.
Nel dicembre 2007 il lavoro ricominciò e ricevette una public attention il 10 gennaio 2008.

I seguenti sviluppatori hanno collaborato allo sviluppo del test:

  • Sylvain Pasche. Test 66-67 (DOM).
  • David Chan. Test 68 (UTF-16).
  • Simon Pieters and Anne van Kesteren. Test 71: HTML parsing.
  • Jonas Sicking and Garret Smith. Test 72: dynamic modification of style blocks' text nodes.
  • Jonas Sicking. Test 73: Nested events.
  • Erik Dahlstrom. Test 74-78: SVG and SMIL.
  • Cameron McCormack. Test 79: SVG fonts.

L'impatto di questo nuovo test con lo sviluppo dei browser attuali è stato drammatico, già prima della sua diffusione pubblica.
WebKit in particolare è stato artefice di un notevole progresso; in meno di un mese il suo punteggio è passato da 60 a 87.[4]

L'annuncio del completamento del test non significa che questo non possa essere soggetto a cambiamenti. Qualora gli sviluppatori dei browser trovino, nel cercare di correggere i propri bug, degli errori nel test, quest'ultimo potrà essere cambiato. Il test deve essere considerato "sufficientemente stabile" per l'uso. Una guida ed un commento saranno prodotti nel giro di pochi mesi.

Il 17 settembre 2011 il test è stato modificato rimuovendo il controllo degli SVG fonts e delle animazioni SMIL SVG, cosicché potessero passare completamente il test sia Firefox 4 e successivi (che non supporta gli SVG font), sia Internet Explorer 9 (che non supporta entrambi).[5]

Conformità dei browser[modifica | modifica wikitesto]

La prima release ufficiale di browser in grado di passare il test con un punteggio di 100/100 è stata Safari 4, messo in commercio da Apple l'8 giugno 2009.[6] A questo browser hanno fatto seguito le release ufficiali di Google Chrome 2.0 (disponibile però solo per la piattaforma Windows), Opera 10 e altri browser di nicchia come Midori ed Epiphany.

Come detto, alla sua prima diffusione il test fallì in tutti i browser disponibili sul mercato. Durante l'esecuzione del test, è possibile cliccare sulla lettera maiuscola "A" della parola Acid3 per visualizzare una spiegazione su quali sottotest siano falliti, ed il relativo messaggio di errore. I browser che hanno mostrato le prestazioni peggiori sono Internet Explorer 7 e Internet Explorer 8, con un punteggio rispettivamente di 13/100 e 20/100.

In fase di sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Il team di sviluppo di WebKit, usato in Safari, ha aggiunto un tracking bug per Acid3 test.[7] Anche il team che si occupa dello sviluppo di Gecko, il motore grafico usato in Mozilla Firefox, ha un proprio Acid3 tracking bug.[8]

Il tracking bug per Konqueror venne inserito il 30 gennaio 2008.[9]

I punteggi dei browser[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito sono elencati i punteggi dei browser più popolari (i punteggi inferiori a 100/100 non sono aggiornati all'ultima modifica del test)

Browser Versione Punteggio Screenshot
Safari 4.0 100/100
3.1 75/100
3.0 39/100
Opera 10.0 100/100
9.6 85/100
9.5 83/100
9.25 46/100
Google Chrome 3.0 e successivi 100/100
2.0 100/100
(linktest failed)
1.0 79/100
uzbl 0.0.0-git.20100105-1 100/100
Midori 0.2.1 100/100
Epiphany 2.28 100/100
iCab 4.7 100/100
3.0.5 33/100
Omniweb 5.10.1 100/100
Safari Mobile 3.1 100/100
3.0 97/100
Arora 0.10.1 100/100
(Linktest Failed)
SeaMonkey almeno dalla 2.33.1 100/100
2.0 93/100
Netscape 9.0 52/100
Firefox 4.0 e successivi 100/100
3.6 94/100
3.5 93/100
3.0 72/100
2.0 52/100
1.0 34/100
Konqueror 4.10.2 91/100
4.3 89/100
K-Meleon 74 100/100 (rendering non corretto)
Shiira 2.2 74/100
Camino 2.0 72/100
1.6 53/100
Internet Explorer 11.0 100/100
10.0 100/100
9.0 100/100 (rendering non corretto)
8.0 20/100
7.0 14/100
6.0 0/100
5.2 0/100

Prossimi test (Acid4 etc.)[modifica | modifica wikitesto]

Non si prevede lo sviluppo di nuovi test, poiché il 1º marzo 2013 il gruppo ha chiuso le proprie attività.[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ HTML5 IRC logs: freenode / #whatwg / 20070422, su krijnhoetmer.nl. URL consultato il 28 dicembre 2007.
  2. ^ Acid3: Putting Browser Makers on Notice, Again. (WaSP Press Release), su webstandards.org. URL consultato il 4 marzo 2007.
  3. ^ Hickson Ian, Comments in the source code of the test page, su acid3.acidtests.org. URL consultato il 16 febbraio 2008.
  4. ^ Moebius (announcement of the completion of the test).
  5. ^ (EN) Acid3 2011 Update., Ian Hickson annuncia delle modifiche all'Acid3.
  6. ^ (EN) Apple Releases Safari 4 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2011)., Comunicato stampa ufficiale dal sito Apple del rilascio di Safari 4.
  7. ^ Webkit acid3 tracking bug.
  8. ^ Bug 410460 (acid3) – Acid3 tracking bug.
  9. ^ Bug 156947: Konqueror 4 fails Acid3 test.
  10. ^ (EN) Aaron Gustafson, Our Work Here is Done - The Web Standards Project, su index.html. URL consultato il 25 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2008).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]