Accordatura

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L'accordatura è il processo di regolazione di uno strumento musicale affinché sia perfettamente intonato rispetto al sistema di intonazione vigente o proprio allo strumento stesso.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Generalmente si parla di accordatura in riferimento agli strumenti a corda, ma può essere genericamente estesa al concetto di intonazione di altri strumenti. Anche gli strumenti a canne (come l'organo) hanno bisogno di essere accordati: le canne, essendo fatte di materiali diversi, rispondono diversamente alla dilatazione termica (e, per le canne di legno, alle variazioni di umidità) producendo variazioni dell'altezza del suono; le canne dei registri ad ancia, poi, si scordano assai più frequentemente a causa delle vibrazioni stesse a cui è sottoposta la linguetta. Per gli strumenti a fiato l'accordatura consiste solo in un (moderato) allungamento o accorciamento del tubo, in corrispondenza della giunzione fra la testata o l'imboccatura dello strumento e il corpo dello stesso. In questo modo si può adattare la nota fondamentale dello strumento all'accordatura degli altri strumenti presenti (compensando l'effetto delle variazioni di temperatura ecc.), ma non alterare gli intervalli fra le diverse note della scala: questi tuttavia possono essere corretti, secondo le necessità, al momento dell'emissione della nota, agendo sull'imboccatura e/o sulla pressione dell'aria.

Strumenti come il violino o altri archi ad intonazione libera richiedono di accordare unicamente le corde vuote, mentre gli strumenti a tastiera, come il pianoforte, necessitano l'accordatura di ogni singola nota. Negli strumenti dotati di tastatura non fissa (come il liuto o la viola da gamba), oltre all'accordatura delle corde vuote occorre talvolta verificare la posizione dei tasti sul manico.

Il suono di riferimento per l'accordatura può essere un diapason o un accordatore elettronico; in orchestra, gli strumenti ad arco si accordano subito prima dell'esecuzione basandosi sul La emesso dall'oboe.

Attualmente nella musica di derivazione occidentale l'intonazione prevalente è quella del temperamento equabile, ma fino al XIX secolo (ed in certi casi anche oggi) venivano usati altri sistemi: ad eccezione dell'accordatura basata sulla scala pitagorica, in uso nell'antichità e nel medioevo, gli intervalli non saranno quindi puri, ma stretti o larghi in funzione del temperamento secondo cui si accorda.

Accordatura del pianoforte[modifica | modifica wikitesto]

Il pianoforte mediamente è composto da più di 200 corde così suddivise: corde singole, con anima in acciaio e rivestimento in rame nei primi 13 bassi (una corda per ogni tasto/martelletto - può variare a seconda del modello e della scelta del costruttore), corde doppie (due corde per ogni tasto/martelletto - anch'esse composte da anima in acciaio e rivestimento in rame), solitamente fino al tasto numero 26, e infine 3 corde in acciaio armonico "nudo" per ogni martelletto dal tasto 27 fino al tasto 88.

Compito dell'accordatore è quello di regolare la frequenza di tutte le corde secondo il metodo richiesto : l'accordatura maggiormente diffusa si basa sul temperamento equabile.

Inizialmente il tecnico accordatore avrà necessità di ascoltare una singola corda per ogni tasto/martello (e non tre), dovrà quindi procedere con l'inserimento di una fascia di feltro nel comparto centrale della cordiera con lo scopo di smorzare la prima e la terza corda di ogni "coro". Successivamente potrà procedere alla regolazione della frequenza della corda tramite la rotazione della caviglia.

Si comincia dal LA 440 hertz (o frequenze diverse a seconda della necessità) procedendo per ottave (senza battimenti), quarte (con battimento "scarso") e quinte (con battimento eccedente). Diversi metodi ugualmente validi prevedono l'avanzamento per ottave e terze. Il La centrale (440 hz) dovrà quindi corrispondere al LA inferiore che andrà accordato esattamente la metà e cioè a 220 hz, così come il LA superiore sarà esattamente il doppio (880 hz) e via dicendo.

Un esperto tecnico accordatore è in grado di accordare un pianoforte totalmente "a orecchio" in un tempo di circa 1 ora e 30 minuti.

Da non confondere l'operazione sopra descritta di accordatura con l'intonazione che riguarda il timbro sonoro, la voce dello strumento: questa è legata principalmente alla densità e alla forma dei martelletti.

Accordatura della chitarra e del basso[modifica | modifica wikitesto]

Nel caso di una chitarra moderna a sei corde, l'accordatura standard è Mi - La - Re - Sol - Si - Mi dalla corda più grave alla più acuta (Mi cantino) mentre per il basso a 4 corde è Mi - La - Re - Sol (un'ottava sotto alla chitarra). L'accordatura rispetto a determinate frequenze standard (ad esempio 440 Hz per la nota La in ottava centrale) si misura attraverso opportuni strumenti detti accordatori.

Si può accordare uno strumento anche "a orecchio"; infatti suonando con il diapason un La si può accordare la corda La dello strumento per poi accordare le altre corde producendo un armonico sul 5º tasto della corda La da far corrispondere all'armonico prodotto sul 7º tasto della corda Re. Avendo accordato la corda Re si produce quindi un armonico sul suo 5º tasto e si fa corrispondere all'armonico prodotto sul 7º tasto della corda Sol, per accordare il Mi basso produrre l'armonico della corda La sul 7º tasto e farlo corrispondere all'armonico del suo 5º tasto. Nei bassi a 5 o 6 corde si continua allo stesso modo. Per accordare il Mi cantino sulla chitarra si deve produrre l'armonico al 7º tasto della corda La per farlo corrispondere al Mi cantino suonato a vuoto, per accordare il Si produrre l'armonico al 7º tasto della corda Mi basso per farlo corrispondere al Si suonato a vuoto. Si può accordare anche ad ottave usando il 12º tasto anziché il 5º.

L'accordatura così ottenuta segue l'intonazione naturale per le corde a vuoto mentre i tasti sono solitamente montati secondo il temperamento equabile.

Esistono diverse accordature per chitarra, gli esempi più noti sono quelle in Mi♭ e Re: nella prima l'accordatura standard Mi - La - Re - Sol - Si - Mi viene abbassata di un semitono, ottenendo Re♯ - Sol♯ - Do♯ - Fa♯ - La♯ - Re♯, mentre nella seconda l'accordatura standard è abbassata di un tono, ottenendo Re - Sol - Do - Fa - La - Re. Queste accordature producono suoni più gravi, che la distorsione della chitarra elettrica rende particolarmente pesanti e violenti, ecco perché sono le accordature più utilizzate dai gruppi metal (in particolare dai gruppi death metal), questa accordatura non va confusa con l'accordatura Drop D in cui è soltanto la sesta corda ad essere abbassata di un tono. Abbiamo, inoltre, molte accordature non convenzionali nelle quali la distanza tonale standard fra le corde (quella dell'accordatura Mi - La - Re - Sol - Si - Mi) non viene rispettata. Queste accordature vengono usate per ricreare effetti particolari, facilitare la formazione di accordi e, soprattutto sulle chitarre a più manici, ricreare un accordo suonando corde "vuote".

Accordature aperte[modifica | modifica wikitesto]

Le accordature aperte della chitarra sono impostazioni delle corde che, a vuoto, riproducono un accordo completo, solitamente un accordo maggiore o minore. Vengono utilizzate per le loro particolari sonorità e per semplificare l'esecuzione dei brani polifonici nelle esecuzioni solistiche o con piccoli gruppi.

Qui di seguito alcuni esempi di accordature aperte:

Esempio di come ottenere un'accordatura aperta in Sol maggiore:

  • abbassare la 6ª corda a Re
  • abbassare la 5ª corda a Sol
  • 4ª corda normale
  • 3ª corda normale
  • 2ª corda normale
  • abbassare la 1ª corda a Re

Accordature modali[modifica | modifica wikitesto]

Le corde della chitarra con l'accordatura modale producono un accordo di quarta sospesa (1, 4 e 5 al posto di 1, 3 e 5).

Esempio (Re):

  • abbassare la 6ª corda a Re
  • la 5ª corda normale
  • la 4ª corda normale
  • la 3ª corda normale
  • abbassare la 2ª corda a La
  • abbassare la 1ª corda a Re

Accordature alternative[modifica | modifica wikitesto]

Sono quelle accordature con impostazioni delle corde diverse dall'accordatura standard (EADGBE) ma che, a differenza delle accordature aperte, se suonate a vuoto non riproducono un accordo completo. Vengono utilizzate per le loro particolari sonorità e per semplificare l'esecuzione dei brani polifonici nelle esecuzioni solistiche o con piccoli gruppi. L'accordatura aperta più conosciuta e utilizzata è la DADGAD, utilizzata soprattutto nella musica celtica.

Qui di seguito alcuni esempi di accordature alternative:

  • DADGAD
  • dropped-D: DADF#BE
  • dropped-G: DGDGBE
  • double dropped-D: DADGBD

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Stuart Isacoff, "Temperamento - Storia di un Enigma Musicale", ed. EDT, Torino, 2005

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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