Abari (Tunisia)

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Abari è il nome di un'antica città romana che sorgeva nella provincia romana d'Africa, chiamata Bizacena, nell'attuale regione del Sahel in Tunisia. Il sito archeologico non è ancora stato identificato.

Era sede vescovile. È noto il nome di un solo vescovo di questa sede: tra i prelati cattolici convocati a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484 partecipò Felix Abaritanus.[1]

Oggi Abari sopravvive come sede vescovile titolare; l'attuale arcivescovo,(a titolo personale), titolare, è Bruno Musarò, nunzio apostolico in Egitto e delegato presso l'Organizzazione della Lega degli Stati Arabi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alcuni autori hanno attribuito a questa sede un Ursus, episcopus sanctae Ecclesiae Avaritianensis,[1] che assistette al secondo concilio di Nicea nel 787: tuttavia, secondo Mesnage e Morcelli, a quell'epoca l'Africa era sotto il dominio degli Arabi musulmani e difficilmente un vescovo di questa regione avrebbe potuto partecipare ad un concilio in Asia.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Claude Lepelley: Rom und das Reich 44 v. Chr.–260 n. Chr. Bd. 2. Die Regionen des Reiches. Teubner, München/Leipzig 2001, ISBN 3-598-77449-4

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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