Abano Terme

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Abano Terme
comune
Abano Terme – Veduta
Abano Terme – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Padova
Amministrazione
SindacoLuca Claudio (Lista civica di centrodestra Luca Claudio Sindaco) dal 30-5-2011
Territorio
Coordinate45°21′42.84″N 11°47′32.64″E / 45.3619°N 11.7924°E45.3619; 11.7924 (Abano Terme)
Altitudine14 m s.l.m.
Superficie21,57 km²
Abitanti19 349[1] (31.12.2011)
Densità897,03 ab./km²
FrazioniFeriole, Giarre, Monteortone, Monterosso
Comuni confinantiAlbignasego, Due Carrare, Maserà di Padova, Montegrotto Terme, Padova, Selvazzano Dentro, Teolo, Torreglia
Altre informazioni
Cod. postale35031
Prefisso049
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT028001
Cod. catastaleA001
TargaPD
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 383 GG[3]
Nome abitantiaponensi
PatronoSan Lorenzo martire
Giorno festivo10 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Abano Terme
Abano Terme
Abano Terme – Mappa
Abano Terme – Mappa
Posizione del comune di Abano Terme all'interno della provincia di Padova
Sito istituzionale

Ábano Terme (sino al 1945 Abano Bagni) è un comune italiano di 19.854 abitanti della provincia di Padova, in Veneto.

Situata lungo il margine nordorientale dei colli Euganei, è il principale centro delle Terme Euganee. Sorge in una zona vulcanica spenta, nell'area metropolitana di Padova, 10 km a sud-ovest dal capoluogo, ad un'altitudine media di 14 metri sul livello del mare. I suoi abitanti vengono chiamati aponensi.

I benefici terapeutici che si ricavano dalle acque termali, uniti all'organizzatissima struttura alberghiera, che offre ospitalità a più di 250.000 turisti ogni anno, fanno di Abano una delle località fango-terapeutiche, e termali in genere, più importanti del mondo.[4]

Storia

Le origini

I colli Euganei si formarono circa 34 milioni di anni fa dalle alluvioni della val Padana associate a fenomeni locali di vulcanismo. La morfologia che si è così sedimentata ha favorito la formazione delle sorgenti di acque calde termominerali, nonché lo stanziamento nella zona delle popolazioni richiamate dagli effetti benefici di tali acque.[5]

Abano Terme è conosciuta fin dal VI secolo a.C., l'antico centro si trovava nel territorio dell'attuale comune di Montegrotto Terme, come documentano gli scavi archeologici ed i numerosi reperti conservati nei musei archeologici di Padova ed Este. L'importanza che il luogo aveva nell'antichità è documentata dalle citazioni di numerosi scrittori latini, tra cui Plinio il Vecchio, Marziale, Tito Livio (che, stando ad un versetto di Marziale, qui sarebbe nato), Svetonio, Cassiodoro, Claudiano, con la denominazione di "Aquae Patavinorum".

Sempre secondo Marziale, oltre a Tito Livio, qui sarebbero nati anche i poeti Gaio Valerio Flacco ed Arrunzio Stella. Secondo alcune fonti, l'origine del nome deriva da Aponus, il dio delle acque termali, il cui nome a sua volta risalirebbe alla radice indo-europea "Ap" che significa "acqua". Le antiche terme occupavano una vasta area sul versante orientale dei Colli Euganei e raggiunsero il massimo splendore in età imperiale. Svetonio, che scrive a cavallo tra il I ed il II secolo d.C., riferisce che Tiberio, recandosi a guerreggiare in Illiria, si fermò al tempio di Aponus per consultare l'oracolo circa l'esito della guerra: avuto un responso favorevole, gettò nella fonte alcuni dadi d'oro[5][6]. Fu in quegli anni che Padova ed i territori limitrofi diventarono un municipio romano e la nobiltà locale, ad imitazione di quanto accadeva a Roma, diede grande importanza alle cure termali, sviluppandone l'attività e le relative infrastrutture.[7]

Il medio evo

Con la caduta dell'Impero romano d'Occidente, le terme conobbero un brusco declino, da cui si sarebbero risollevate molti secoli più tardi. Vani risulteranno gli sforzi del re degli Ostrogoti Teodorico che, tramite il suo ministro Cassiodoro, agli inizi del VI secolo inviò una lettera all'architetto padovano Aloisius, perché provvedesse al restauro dei palazzi.

Intorno al IX secolo, l'antico centro termale cominciò a sdoppiarsi ed il termine Aponus indicò il territorio dell'odierna Abano Terme. Le prime notizie certe dell'esistenza in epoca medievale di un centro abitato risalgono all'anno 971, sono contenute nella Chronicon Farfensis, redatta da Gregorio da Catino, e riferiscono dell'esistenza in Abano di una chiesa dedicata a San Lorenzo.

Nel XII secolo, Abano è un piccolo centro rurale sito in una zona subordinata all'autorità vescovile di Padova.[5] Nel 1167, la quattordicenne Cecilia aveva ereditato dal padre, Manfredi dei Conti di Abano, un considerevole patrimonio. Il suo tutore, Spinabello da Sandrigo, desideroso di accasarla degnamente, la promise in sposa a Gherardo, figlio di Tisolino della nobile famiglia dei Camposampiero. Ma Ezzelino I il Balbo, suocero di Tisolino, impose che Cecilia sposasse il proprio figlio Ezzelino II il Monaco. L'affronto per i Camposampiero fu enorme e Gherardo, per vendicarsi, approfittò di un viaggio di Cecilia per rapirla e violentarla. Ezzelino II ripudiò Cecilia e, con l'appoggio del padre, prese le armi contro i Camposampiero, dando inizio ad una sanguinosa lotta che sarebbe durata a lungo e che si inquadrò nel più ampio contesto delle lotte fra il Papato e l'Impero.

Ad Abano ebbe i natali, nel 1257, il celebre medico, filosofo, astrologo ed alchimista Pietro d'Abano, che tanto contribuì alla diffusione della filosofia aristotelica rivisitata da Averroè.

Dopo l'affermazione dei comuni e con l'avvento delle signorie, nel 1318 la città entra nella sfera d'influenza dei Carraresi, i signori di Padova. Più volte distrutta prima dagli Ezzelini e poi dagli Scaligeri, Abano seguì le sorti di Padova passando, nel 1405, sotto il dominio della Repubblica di Venezia.[5]

Il dominio veneziano

La città ebbe nuova fioritura a partire dal Cinquecento, quando le grandi famiglie padovane (Cittadella-Vigodarzere, Dondi dell'Orologio, Capodivacca, Treves) e veneziane (Mocenigo, Malipiero, Moro, Morosini, Todeschini), alcune delle quali qui insediatesi già da alcuni secoli, diedero grande impulso all'agricoltura, con ingenti opere di bonifica, e rifondarono un nucleo delle strutture termali.[5]

Dalla ristrutturazione settecentesca ai giorni nostri

Con la caduta della Serenissima, nel 1797, la decaduta nobiltà fu costretta a vendere i propri beni ad alcune famiglie della ricca e vivace borghesia ebrea padovana (Trieste, Sacerdoti, Luzzatti e Sette). Queste famiglie investirono forti capitali per migliorare la ricettività alberghiera e diedero impulso ai primi studi scientifici sulle proprietà terapeutiche delle acque termali, ponendo così le basi della città moderna, la cui economia ruota sulle cure termali.

Nella zona delle fonti del Montirone fu avviata la costruzione di diversi stabilimenti termali, impreziositi dall'intervento dell'architetto Giuseppe Jappelli, il cui monumento celebrativo suggella il nuovo sforzo imprenditoriale. Tra i vari edifici, viene realizzato anche un ricovero per malati. A metà dell'Ottocento si contavano otto stabilimenti termali.[5]

Nel Collegio Elettorale di Abano Terme (che all'epoca si chiamava "Abano Bagni") fu eletto ininterrottamente alla Camera dei deputati, dal novembre 1892 al maggio 1909, l'insigne economista Luigi Luzzatti. Nel corso della prima guerra mondiale, dopo la disfatta di Caporetto, dal 5 febbraio 1918 al luglio del 1919, Abano Terme fu sede del Comando supremo militare italiano], ospitando tutte le più alte personalità militari dell'epoca:

Al termine della prima guerra mondiale, venne creata l'Azienda di Cura e Soggiorno, a cui venne affidata la gestione delle concessioni pubbliche delle risorse termali. In breve tempo si moltiplicarono i nuovi stabilimenti.[5]

Dopo la seconda guerra mondiale, grazie ai nuovi mezzi tecnologici che permettevano gli scavi di nuove fonti, ci fu il boom delle attività termali, che soppiantarono ben presto quelle agricole. Il comune si ingrandì a vista d'occhio; grazie al tipo di clientela e agli elevati guadagni che questa tuttora garantisce, Abano è diventata una ricca e raffinata cittadina.[5]

Nel 1969 vi si riunirono segretamente dal 24 al 27 agosto gli Ufficiali Unionisti liberi per preparare il colpo di Stato di Muammar Gheddafi in Libia.[8]

Monumenti e luoghi d'interesse

La città è divisa in due centri: uno storico (Abano Vecchia o Abano Centro) e l'altro prettamente turistico (Abano Nuova).

Il centro storico si è sviluppato attorno al Duomo di San Lorenzo, il cui campanile fu costruito in due epoche diverse: la base è del 900 d.C. mentre la parte superiore è del 1315. La facciata della chiesa è recente: inaugurata nel 1965, sostituisce la precedente (1905), in stile neoclassico, oggi trasferita presso la chiesa di Agna. L'interno conserva diverse opere d'arte di notevole pregio: alcune tele della scuola di Jacopo Ceruti detto Il Pitocchetto, ed altre opere di Pietro della Vecchia, Amleto Sartori, J. K. Henrici, Mario Pinton, Luigi Strazzabosco, Giorgio Scalco, Enrico Ghiro, Aristide Ghiro ed Imerio Trevisan.

Nella zona del Duomo sono stati costruiti gli edifici che ospitano gli uffici comunali e la biblioteca cittadina. Prossima al Duomo è la monumentale "Piazza del Sole e della Pace" (o Piazza della Meridiana), sorta sull'area dello storico Stabilimento Termale Menegolli, dopo la demolizione di quest'ultimo.

Nel territorio comunale vi sono numerose ville patrizie, la maggior parte in mano a privati: Villa Rigoni Savioli, costruita nel 1557 da Nicolò Malipiero in stile palladiano, con begli affreschi attribuiti a Giovanni Battista Zelotti; Villa Bassi Rathgeb (già villa Dondi dell'Orologio poi Zasio) con affreschi attribuiti al Buttafogo e ad Antonio Vassilacchi detto l'Aliense; Villa Mocenigo Mainardi; Villa Sette alla Stazione; Villa Treves de' Bonfili (già Villa Pimbiolo poi Selvatico); Villa Colpi (già Dalla Vecchia Carminati) Villa Adele (oggi Hotel Terme "Regina Villa Adele"); Villa Bugia (oggi di proprietà del Comune di Abano Terme); Villa Bembiana già Scalfo (nella piccola frazione di Monterosso); Villa Trevisan Savioli (oggi sede del Museo Internazionale della Maschera "Amleto e Donato Sartori"); Villa Cittadella Vigodarzere poi Gottardo, in frazione Feriole e altro.

Nella parte turistica di Abano, sorta nella zona delle prime sorgenti, vi è la Pinacoteca del Montirone, in cui si può ammirare buona parte della Collezione Bassi, con opere di artisti del Settecento veneziano, tra i quali: Andrea Previtali, Liberale da Verona, Giovanni Busi (detto il Cariani), Alessandro Bonvicino (detto il Moretto), Giovan Battista Moroni, Iacopo Negretti (detto Palma il Giovane), Antonio Marini, Vittore Ghislandi (detto Fra' Galgario), Alessandro Magnasco (detto Il Lissandrino), Giacomo Antonio Ceruti (detto Il Pitocchetto), di cui è notevole l'autoritratto, Pietro Longhi, Alessandro Longhi, Guido Reni, Giandomenico Tiepolo, Giacomo Quarenghi.

La monumentale Piazza del Sole e della Pace (o Piazza della Meridiana), situata presso il duomo di San Lorenzo, è caratterizzata dall'enorme orologio-meridiana che ospita[9]. È ampia circa 3.000 m2 ed è stata realizzata con marmi policromi (foto di Angela Barcellini)

Santuario della Beata Vergine della Salute

Lo stesso argomento in dettaglio: Santuario della Beata Vergine della Salute.

In località Monteortone, ai piedi dell'omonima collina, sorge il santuario della Beata Vergine della Salute, che ospita un pregevole ciclo di affreschi di Jacopo da Montagnana, una Crocifissione di Jacopo Palma il Giovane ed un grandioso organo Tamburini a tre tastiere, uno tra i più grandi del Veneto.

Monastero di San Daniele

Lo stesso argomento in dettaglio: Monastero di San Daniele.

Nei dintorni di Abano Terme si trovano il monastero di San Daniele e, lungo la strada che collega Abano Terme con la frazione di Feriole (spartita con i comuni di Selvazzano Dentro e Teolo), la villa Gottardo, ex Cittadella Vigodarzere, dove si rifugiò Ugo Foscolo per scrivere il celebre romanzo epistolare Ultime lettere di Jacopo Ortis.

A pochi chilometri da Abano si trova anche l'abbazia di Praglia, monastero benedettino fondato nell'XI secolo. Sin dal medioevo, i potenti ecclesiastici di Praglia, assieme a quelli del monastero San Daniele, si resero protagonisti di capillari opere di bonifica del territorio, che aumentarono sensibilmente la superficie di terreni coltivabili.[5]

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[10]

Economia

Risorse termali

La principale voce delle entrate e fonte di occupazione è costituita dal turismo, legato agli stabilimenti termali ed alle acque clorurato-sodiche bromoiodurate litiose, radioattive, termali (87 °C), conosciute fin dall'antichità. Le acque arrivano dalle Alpi e scorrendo sotto terra sgorgano dal Poggio di Montirone, lungo il percorso si arricchiscono di preziosi minerali, arrivando a scorrere fino ad una profondità massima di 4.000 metri.

Agricoltura

Nel 1989 è stato istituito il parco regionale dei Colli Euganei, il cui territorio comprende, oltre ad Abano, altri 14 comuni. Tra le finalità di questo ente, vi sono la salvaguardia ambientale e la promozione dell'agricoltura che, grazie alle favorevoli condizioni idro-geologiche, è tuttora una voce trainante per le economie locali. La fertilità di queste terre, decantata dai classici autori latini, favorisce la produzione di:[11]

  • svariate qualità di vini, tra i quali 13 a denominazione di origine controllata
  • miele dei Colli Euganei che, con i suoi derivati, è inserito nell'elenco dei prodotti tradizionali secondo le direttive del Ministero alle Politiche Agricole e Forestali.
  • olio d'oliva, l'eccellente qualità prodotta nella zona è tra le migliori e più costose sul mercato
  • alberi da frutta e frutti di bosco di grande qualità

Sport

Ciclismo

Abano Terme è stata sede di arrivo di tappa del Giro d'Italia per tre volte negli anni cinquanta. Nel 1953 vi si concluse la prima tappa, con vittoria e prima maglia rosa per l'olandese Wim van Est. L'anno seguente a vincere fu il belga Rik Van Steenbergen che si ripeté tre anni dopo sul penultimo traguardo di quel giro, prima del tradizionale arrivo a Milano.

Tappe del Giro d'Italia con arrivo ad Abano Terme
Anno Tappa Partenza km Vincitore di tappa Maglia rosa
1953 Milano 263 Bandiera dei Paesi Bassi Wim van Est Bandiera dei Paesi Bassi Wim van Est
1954 16ª Riva del Garda 131 Bandiera del Belgio Rik Van Steenbergen Bandiera della Svizzera Carlo Clerici
1957 20ª Levico Terme 157 Bandiera del Belgio Rik Van Steenbergen Bandiera dell'Italia Gastone Nencini

Personalità legate ad Abano Terme

Gemellaggi

Amministrazione

Amministrazioni precedenti

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1914 ? Baldassarre Piave Liberali sindaco
5 agosto 1988 21 giugno 1993 Armando Gennaro DC sindaco [12]
21 giugno 1993 12 maggio 1997 Cesare Pillon PDS sindaco [13]
12 maggio 1997 28 maggio 2001 Cesare Pillon lista civica sindaco [14]
28 maggio 2001 15 luglio 2005 Giovanni Ponchio centro-sinistra (liste civiche) sindaco [15]
15 luglio 2005 14 giugno 2006 Abramo Barillari - commissario prefettizio
14 giugno 2006 3 febbraio 2010 Andrea Bronzato centro-destra (liste civiche) sindaco [16]
3 febbraio 2010 31 maggio 2010 Marcella Conversano - commissario prefettizio
1º giugno 2011 in carica Luca Claudio centro-destra (liste civiche) sindaco [17]

Note

  1. ^ ISTAT data warehouse
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ ABANO, L’ACQUA TERMALE E IL FANGO www.abanoterme.net
  5. ^ a b c d e f g h i LA STORIA www.abanoterme.net
  6. ^ Svetonio, Vita di Tiberio, 14.3
  7. ^ Le Terme e i Colli www.abanoterme.net
  8. ^ Del Boca Angelo. Gli Italiani in Libia. Dal fascismo a Gheddafi. Biblioteca universale la terza. 1988
  9. ^ Vedi: Comphelp.it
  10. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  11. ^ Prodotti tipici www.parcocollieuganei.com
  12. ^ Eletto il 29 maggio.
  13. ^ Eletto il 6 giugno.
  14. ^ Eletto il 27 aprile.
  15. ^ Eletto il 13 maggio.
  16. ^ Eletto il 28 maggio.
  17. ^ Eletto al ballottaggio il 30 maggio.

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