A colpi d'ascia

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A colpi d'ascia. Una irritazione
Titolo originaleHolzfällen. Eine Erregung
AutoreThomas Bernhard
1ª ed. originale1984
1ª ed. italiana1990
Genereromanzo
Sottogeneresatira
Lingua originaletedesco
AmbientazioneVienna, anni 1980
ProtagonistiThomas Bernhard, io narrante
Coprotagonistigli Auersberger, anfitrioni
Altri personaggiJoana, suicida
SerieTrilogia sulle Arti
Preceduto daIl soccombente
Seguito daAntichi Maestri. Commedia

A colpi d'ascia. Una irritazione (titolo orig. Holzfällen. Eine Erregung) è il secondo romanzo di Thomas Bernhard della cosiddetta Trilogia sulle Arti (musica, teatro e pittura), pubblicato nel 1984. Il libro suscitò scalpore in Austria e fu lì bandito, poiché alcune figure viennesi pensarono di riconoscersi nel testo. Ebbe comunque molto successo in patria e all'estero.

Il critico americano Harold Bloom ha annoverato A colpi d'ascia tra le opere del Canone Occidentale della letteratura, da lui compilato nel 1994.

Tema[modifica | modifica wikitesto]

«e pensavo che così come sono riuscito a mettermi in salvo da molte altre atrocità, anche da questa atroce cosiddetta cena artistica nella Gentzgasse sono riuscito a mettermi in salvo, e su questa cosiddetta cena artistica nella Gentzgasse io scriverò, pensavo, senza sapere che cosa, semplicemente ci scriverò sopra qualcosa, e correvo, e pensavo, scriverò subito su questa cosiddetta cena artistica nella Gentzgasse, non importa che cosa, solo subito, pensavo, immediatamente scriverò qualcosa su questa cena artistica nella Gentzgasse, subito, pensavo, immediatamente, continuavo a pensare, e intanto attraversavo di corsa il centro della città, subito e immediatamente e subito e subito, prima che sia troppo tardi»

Sono le undici e mezza di notte, in un elegante appartamento viennese, un gruppo di persone sta aspettando, con una certa impazienza e crescente appetito, l'arrivo di un famoso attore drammatico, ospite d'onore, per poter iniziare la cena. A guardarli tutti, silenziosamente da una poltrona nell'angolo della sala, è uno di loro, lo scrittore e io narrante, che non ha messo piede in questa abitazione da più di vent'anni. L'attore tarda ad arrivare, forse trattenuto al Burgtheater dagli applausi per la sua eccelsa interpretazione come personaggio di punta nel dramma di Ibsen L'anatra selvatica. Intanto, lo scrittore medita sarcasticamente e ricorda.

Finalmente, l'attore arriva e questa "serata artistica" si sviluppa in tutte le sue pretese farsesche: lo scrittore narrante rivive gli ultimi due decenni, le sue connessioni e legami coi vari ospiti attorno alla tavola imbandita, e la sua relazione con la donna (Joana) che fu la cristallizzazione dei rapporti tra tutti loro, il cui suicidio diventa il punto di rottura che creerà la potente crisi finale per gli ospiti prima che la notte si concluda.

Edizione italiana[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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