Athletic Football Club Bournemouth

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AFC Bournemouth
Calcio
The Cherries (Le Ciliegie)
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Rosso, nero
Dati societari
Città Bournemouth
Nazione Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
Confederazione UEFA
Federazione FA
Campionato Premier League
Fondazione 1900
Proprietario Bandiera degli Stati Uniti Black Knight Football Club
Presidente Bandiera degli Stati Uniti Bill Foley
Allenatore Bandiera della Spagna Andoni Iraola
Stadio Vitality Stadium
(11,465 posti)
Sito web afcb.co.uk
Palmarès
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

L'Athletic Football Club Bournemouth, noto semplicemente come Bournemouth, è un club calcistico inglese con sede nell'omonima città del Dorset, militante dal 2022 in Premier League (prima divisione inglese).

Il club è stato fondato nel 1900 e i suoi componenti sono detti Cherries (in italiano Ciliegie). Le maglie sono state rosse e bianche fino al 1970, anno in cui furono sostituite da completi con strisce rossonere verticali; nella stagione 2004-2005 era stato adottato un restyling delle divise, che vedeva una netta predominanza del rosso, ma successivamente si è deciso di ritornare alla versione precedente.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Anche se la data esatta di fondazione del club non è nota, vi è la prova che si è formato nell'autunno del 1900 dalle ceneri del Lads Boscombe St.John's FC. Il club era originariamente conosciuto come Boscombe FC. Il primo presidente fu il signor JC Nutt[2]. Nella loro prima stagione 1889-1890 il Boscombe Football Club gareggiò nel campionato distrettuale Junior League. Partecipò anche alla Hants Junior Cup. Durante le prime due stagioni giocarono su un campo di calcio in Castlemain Avenue. Nella loro terza stagione la squadra cambiò terreno di gioco e si trasferì a Kings Park. Nella stagione 1905-1906 il Boscombe Football Club si laureò campione nel campionato amatoriale[3]. Nel 1910 al club fu concesso un lungo contratto di locazione su di un terreno vicino a Kings Park, dal presidente di allora il signor Cooper Dean. Il terreno prese il nome Dean Court dal suo benefattore. Il club continuò a prosperare e dominare la scena del calcio locale. Nel 1910 il club fece firmare il primo contratto professionistico al calciatore B. Penton.

Vitality Stadium

Durante questi anni il club ottenne il soprannome 'The Cherries'. Vi sono due storie su come il club guadagnò questo soprannome. In primis a causa dei ciliegi, perché Dean Court fu costruito adiacente alla tenuta Cooper Dean, che comprendeva numerosi ciliegi. In secondo luogo poiché le casacche di gioco erano a righe rosse. Per la prima volta durante la stagione 1913-14 il club gareggiò in FA Cup. I buoni risultati ottenuti dal club furono interrotti con lo scoppio nel 1914 della prima guerra mondiale e il Boscombe FC finì a disputare il campionato degli Hampshire. Nel 1920 nacque la Third Division e il Boscombe FC fu promosso nella Lega.

Per rendere il club più rappresentativo nel 1923 il nome fu cambiato da Boscombe Athletic Football Club a Bournemouth. Nello stesso anno il club fu eletto nella Lega Calcio. La prima partita di campionato fu contro il Swindon il 25 agosto 1923 e il Bournemouth perse 3-1. La prima partita di campionato a Dean Court fu ancora contro il Swindon e il Bournemouth guadagnò il suo primo punto in campionato con un pareggio a reti inviolate. Inizialmente il Bournemouth lottò nella Lega Calcio, ma infine si stabilì in Third Division. Il Bournemouth e il Boscombe Athletic Football Club rimasero negli annuali dei record come la società con la più longeva apparizione in terza divisione. Il Bournemouth ha dovuto aspettare fino a dopo la seconda guerra mondiale prima di vincere il primo trofeo. Ciò si realizzò battendo il Walsall nella coppa di terza divisione a Stamford Bridge.

Dopo guerra[modifica | modifica wikitesto]

Sotto il presidente John nel 1972 il club adottò il nome di AFC Bournemouth. Tuttavia, questo fu solo il nome commerciale dato al club poiché è ancora ufficialmente registrato come Bournemouth e Boscombe Athletic Football Club. Allo stesso tempo, il club cambiò il logo e adottò un nuovo badge come simbolo del progresso del club. Le strisce sullo sfondo si rifacevano alla maglietta del club, mentre in primo piano vi è il profilo di un giocatore con una palla, in onore di Dickie Dowsett, un attaccante del club degli anni 1950 e 1960. La divisa di gioco rosso e nera, introdotta nel 1971, si basava sul vecchie divise del Milan.[4][5] Questa fu l'epoca di Ted MacDougall, un attaccante molto prolifico che in un match di FA Cup nel mese di novembre del 1971, segnò nove gol nella vittoria per 11-0 contro il Margate.

Fine XX secolo[modifica | modifica wikitesto]

Il club ha registrato nel gennaio 1984 una storica vittoria ai danni del Manchester United detentore della FA Cup, mentre era gestito da Harry Redknapp. Redknapp portò per la prima volta nella sua storia nel 1987 il Bournemouth in Division Two del campionato inglese come vincitrice della Third Division. Dopo aver disputato un campionato tranquillo nella sua prima stagione in Division Two, il Bournemouth non riuscì a centrare per poco la promozione nella massima divisione nella stagione 1988-89; i risultati negativi nel finire della stagione compromisero l'eventuale acceso alla massima serie e il 12 ° posto rimase il picco più alto mai raggiunto in Football League fino alla stagione 2013-2014.

Il 5 maggio 1990, nell'ultima giornata del campionato, il Leeds United aveva la possibilità di vincere la Seconda Divisione e di ottenere la promozione in Prima Divisione battendo il Bournemouth a Dean Court. Alcuni fan dello United avevano già causato problemi in città durante la mattinata e l'atmosfera era tesa poiché il Leeds vinse la partita con un solo gol. In concomitanza con i risultati delle altre partite, questo significava che il Leeds era stato promosso nella massima divisione mentre il Bournemouth era stato retrocesso. La violenza e la distruzione da parte dei tifosi del Leeds nella città di Bournemouth continuò durante tutto il fine settimana, causando più di £ 1.000.000 di danni e lesioni ai tifosi avversari e agenti di polizia. Il quotidiano della città riferì che gli spettatori, tra cui molti bambini, dovettero fuggire per salvarsi dai petardi lanciati e dalla polizia in antisommossa che era intervenuta per controllare la folla. La questione fu sollevata in Parlamento da uno dei deputati della città. I problemi contro il Leeds colpirono il club finanziariamente per più di un decennio, poiché al Bournemouth fu impedito dalla polizia locale di disputare partite in casa nei giorni festivi fino al 21 aprile 2003 quando si giocò un match contro il Shrewsbury Town.

Redknapp rimase nel club per altre due stagioni, entrambe concluse con il club che sfiorò i play off. Tuttavia, crescenti problemi finanziari ne causarono le dimissioni nella stagione 1991-1992, e successivamente lo portarono alla sua ex squadra il West Ham United. Egli fu sostituito da Tony Pulis, che costruì una squadra molto meno competitiva e la posizione in campionato lo dimostrò con due 17 ° posti prima che lo stesso Pulis se ne andasse dal club, accusando lo stesso di pressioni finanziarie tanto quanto aveva espresso il suo predecessore.

Il Bournemouth nei primi mesi della stagione 1994-1995 cambiò spesso allenatore poiché i risultati furono negativi. Nonostante una leggera ripresa quando Mel Machin fu nominato allenatore, sembrava altamente improbabile non retrocedere, dato che la squadra si trovava a cinque punti dalla retrocessione in Division Two. Tuttavia una serie di fattori positivi tra cui il crollo in campionato del Cambridge United e del Plymouth Argyle vide la squadra salvarsi alla fine della stagione per soli due punti. Machin alla fine rimase in carica per altri sei anni, la maggior parte dei quali furono caratterizzati da posizioni in campionato di metà classifica. La stagione 1998-1999 si rivelò senza dubbio il momento clou del suo mandato, con il club in lotta per i play off per la maggior parte della stagione, ma alla fine non fu all'altezza e finì settimo. Tuttavia nella stagione 1999-2000 a seguito di una brutta partenza in campionato e della posizione in classifica al sedicesimo Machin fu esonerato.

Inizio XXI secolo[modifica | modifica wikitesto]

Sean O'Driscoll fu promosso allenatore al posto di Mel Machin all'inizio della stagione 2000-01. Nella prima stagione di O'Driscoll da allenatore, il Bournemouth mancò di poco i playoff. O'Driscoll nel 2002-03 ottenne la promozione in terza divisione attraverso i playoff. Il club diventò il primo a segnare 5 gol al Millennium Stadium, quando batté il Lincoln City 5-2 nella finale play-off per accedere alla terza divisione con i gol di Steve Fletcher, Carl Fletcher, Stephen Purches e Garreth O'Connor. Sotto O'Driscoll, il Bournemouth mancò di poco i play-off per accedere alla seconda divisione nelle stagioni 2003-04 e 2004-05, e evitò la retrocessione nella stagione 2005-06. Il giocatore James Hayter segnò la più veloce tripletta in campionato nella storia inglese della Football League durante la stagione 2003-04. Il Bournemouth conduceva per 3-0 contro il Wrexham grazie ai gol di Stephen Purches, Warren Cummings e Warren Feeney quando Hayter fu fatto entrare in campo al minuto 86. Hayter riuscì a segnare tre gol nel giro di 2 minuti e 17 secondi, portando il risultato finale al 6-0. Nel settembre 2006, con la squadra che si trovava in ottava posizione in campionato, Sean O'Driscoll lasciò la carica di tecnico del Bournemouth per diventare allenatore del Doncaster Rovers. Fu sostituito da Kevin Bond.

Nel febbraio del 2008, il Bournemouth ebbe dei problemi finanziari, subendo una detrazione di 10 punti in classifica, che mise in difficoltà il club e lo fece retrocedere in League Two. Il Bournemouth aveva debiti per circa 4 milioni di euro e quasi cessò di esistere. L'incertezza sul campo e fuori continuò per tutta la stagione poiché il club non riceveva offerte d'acquisto da alcuni. In vista della stagione 2008-09, il futuro della squadra fu messo in dubbio quando la Lega minacciò di bloccare la partecipazione del Bournemouth in League Two, a causa di problemi amministrativi nella squadra e il cambio di proprietà. La Lega ordinò al Bournemouth e al Rotherham United di dimostrare che potevano soddisfare tutti i requisiti per l'iscrizione al campionato, eventualmente consentendo loro di competere con una penalità di 17 punti per non aver seguito le regole di insolvenza della Football League. La nuova società fu condannata anche a pagare i creditori entro due anni. All'inizio della stagione, l'allenatore Bond fu licenziato e fu sostituito con l'ex giocatore Jimmy Quinn, che lasciò pure lui il club pochi mesi più tardi. L'ex giocatore Eddie Howe assunse allora la carica di tecnico del club quando questo si trovava in fondo alla classifica ed era distanziato di 10 punti dalla zona per non retrocedere. Diventò il più giovane tecnico della Football League all'età di 31 anni.

Alla fine del 2008, fu annunciato che un uomo d'affari locale un certo Adam Murry aveva perfezionato l'acquisto del 50% delle azioni del club dal presidente precedente Paul Baker. Tuttavia, nel gennaio 2009, Murry mancò alla scadenza per acquistare le azioni da Baker. Nella partita casalinga della stagione 2008-09 il Bournemouth si garantì la salvezza in Football League battendo il Grimsby Town 2-1 con il gol della vittoria a 10 minuti dalla fine del match grazie alla leggenda Steve Fletcher, scatenando festeggiamenti selvaggi dopo un finale di stagione da favola definito 'The Great Escape'. Finirono la loro stagione travagliata con la loro migliore vittoria negli ultimi 30 anni per 4-0 a Morecambe. Nel giugno del 2009, una cordata di cui faceva parte Adam Murry assunse il controllo del AFC Bournemouth. La cordata comprendeva anche Jeff Mostyn, l'ex vice presidente Steve Sly, Neill Blake e l'ex presidente del Dorchester Town Eddie Mitchell.

Howe nella sua prima stagione portò il Bournemouth al successo in campionato arrivando secondo in League Two e guadagnando la promozione con due turni di anticipo. Howe successivamente lasciò il club per il Burnley; il suo successore, un altro ex giocatore del Bournemouth, Lee Bradbury, portò il Bournemouth ai play-off della League One. In semifinale play-off fu eliminato contro l'Huddersfield Town con il punteggio di 3-3 dopo i tempi supplementari. L'Huddersfield vinse grazie ai calci di rigore per 4-2. Bradbury fu in grado di portare il Bournemouth ad un'altra sfida promozione nella stagione successiva risultando ancora una volta perdente. L'anno seguente i pessimi risultati e un'undicesimo posto in classifica portarono Bradbury al licenziamento. Fu sostituito dal tecnico della squadra giovanile Paul Groves per le partite finali della stagione. Groves rimase in carica all'inizio della stagione 2012-13, per poi essere licenziato nel mese di ottobre 2012 a seguito di un inizio disastroso che lasciò il club nelle parti inferiori della classifica. Eddie Howe fu richiamato, e non solo riuscì a risollevare le sorti del club ma ottenne addirittura la promozione, tornando al secondo livello del calcio inglese per la prima volta dal 1990. Il club cambiò il logo del club poiché voleva rilanciarne le ambizioni. Dopo un inizio promettente nel nuovo campionato il club disputò il quarto turno di FA Cup con il club di Premier League Liverpool che si è concluso con una sconfitta per 2-0. Joe Roach è stato riconfermato come capo del Settore Giovanile. Il Bournemouth terminò la sua prima stagione nella ritrovata seconda divisione con un 10 ° posto di tutto rispetto.

Anni recenti[modifica | modifica wikitesto]

Il 25 ottobre 2014 il Bournemouth vince 8-0 al St Andrew's contro il Birmingham City, ottenendo il record della vittoria con il più ampio margine di gol in una gara di campionato. Il club in seguito ha superato il West Bromwich Albion, squadra di Premier League, in League Cup, raggiungendo i quarti di finale della competizione per la prima volta nella sua storia. Dopo un cammino in campionato fatto di vittorie e risultati brillanti, il 27 aprile 2015 il Bournemouth conquista la sua prima storica promozione in Premier League[6], la massima serie del calcio inglese, grazie al successo per 3-0 contro il Bolton. La settimana successiva arriva anche il titolo di lega per i Cherries, che sconfiggono il Charlton (3-0) all'ultima giornata e chiudono il campionato al 1º posto con 91 punti, a +11 dal Watford.

Esordisce in Premier League l'8 agosto 2015 con una sconfitta interna contro l'Aston Villa. Nella terza giornata ottiene la sua prima vittoria in massima serie, espugnando con il punteggio di 3-4 l'Upton Park, terreno di casa del West Ham, con Callum Wilson, autore di una tripletta, che realizza la prima storica rete dei Cherries in Premier. Alla 14ª e 15ª giornata della Premier League 2015-2016 ottiene due prestigiose vittorie contro Chelsea e Manchester United coi risultati di 0-1 a Stamford Bridge[7] e 2-1 al Dean Court. Al termine della stagione si classifica al 14º posto, ottenendo una tranquilla salvezza.

Nella stagione 2016-2017 la squadra, ancora guidata dalla bandiera Howe, si conferma una realtà ormai consolidata in Premier League, concludendo l'annata al nono posto in classifica, con la soddisfazione di vincere in casa contro il Liverpool il 4 dicembre. Il traguardo della permanenza nella massima serie viene raggiunto senza eccessivi patemi anche nelle due stagioni successive (2017-2018 e 2018-2019), terminate rispettivamente al 12º e al 14º posto in campionato.

Di tutt'altro spessore è la stagione 2019-2020, nella quale il Bournemouth, a causa del diciottesimo posto finale, retrocede in Championship all'ultima giornata dopo cinque anni di permanenza in Premier League. Nel 2021-2022 il club ottiene il secondo posto in Football League Championship, riguadagnando il posto in massima serie dopo due anni di assenza.

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria dell'A.F.C. Bournemouth
  • 1875 - Fondazione ufficiale del club.
  • 1923 - Il club viene eletto nella Football League.
  • 1923-1924 - 21° in Third Division South.
  • 1924-1925 - 20° in Third Division South.
  • 1925-1926 - 8° in Third Division South.
  • 1926-1927 - 7° in Third Division South.
  • 1927-1928 - 14° in Third Division South.
  • 1928-1929 - 9° in Third Division South.
  • 1929-1930 - 10° in Third Division South.
  • 1930-1931 - 10° in Third Division South.
  • 1931-1932 - 15° in Third Division South.
  • 1932-1933 - 18° in Third Division South.
  • 1933-1934 - 21° in Third Division South.
  • 1934-1935 - 17° in Third Division South.
  • 1935-1936 - 8° in Third Division South.
  • 1936-1937 - 6° in Third Division South.
  • 1937-1938 - 13° in Third Division South.
  • 1938-1939 - 15° in Third Division South.
  • 1939-1946 - Tutti i campionati vengono sospesi a causa della Seconda guerra mondiale.
  • 1946-1947 - 7° in Third Division South.
  • 1947-1948 - 2° in Third Division South.
  • 1948-1949 - 3° in Third Division South.
  • 1949-1950 - 12° in Third Division South.
  • 1950-1951 - 9° in Third Division South.
  • 1951-1952 - 14° in Third Division South.
  • 1952-1953 - 9° in Third Division South.
  • 1953-1954 - 19° in Third Division South.
  • 1954-1955 - 17° in Third Division South.
  • 1955-1956 - 9° in Third Division South.
  • 1956-1957 - 5° in Third Division South. Ammesso alla nuova Third Division.
  • 1957-1958 - 9° in Third Division.
  • 1958-1959 - 12° in Third Division.
  • 1959-1960 - 10° in Third Division.
  • 1960-1961 - 19° in Third Division.
  • 1961-1962 - 3° in Third Division.
  • 1962-1963 - 5° in Third Division.
  • 1963-1964 - 4° in Third Division.
  • 1964-1965 - 11° in Third Division.
  • 1965-1966 - 18° in Third Division.
  • 1966-1967 - 20° in Third Division.
  • 1967-1968 - 12° in Third Division.
  • 1968-1969 - 4° in Third Division.
  • 1969-1970 - 21° in Third Division. Retrocesso in Fourth Division.
  • 1970-1971 - 2° in Fourth Division. Promosso in Third Division.
  • 1971-1972 - 3° in Third Division.
  • 1972-1973 - 7° in Third Division.
  • 1973-1974 - 11° in Third Division.
  • 1974-1975 - 21° in Third Division. Retrocesso in Fourth Division.
  • 1975-1976 - 6° in Fourth Division.
  • 1976-1977 - 13° in Fourth Division.
  • 1977-1978 - 17° in Fourth Division.
  • 1978-1979 - 18° in Fourth Division.
  • 1979-1980 - 11° in Fourth Division.
  • 1980-1981 - 13° in Fourth Division.
  • 1981-1982 - 4° in Fourth Division. Promosso in Third Division.
  • 1982-1983 - 14° in Third Division.
  • 1983-1984 - 17° in Third Division.
Vince il Football League Trophy (1º titolo).
Finalista nel Football League Trophy.

Partecipazione ai campionati[modifica | modifica wikitesto]

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Premier League 7 2015-2016 2023-2024 7
Second Division 3 1987-1988 1989-1990 7
Championship 4 2013-2014 2021-2022
Third Division 51 1923-1924 1991-1992 69
Second Division 11 1992-1993 2003-2004
League One 7 2004-2005 2012-2013
Fourth Division 8 1970-1971 1981-1982 11
Third Division 1 2002-2003
League Two 2 2008-2009 2009-2010

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

1983-1984
2014-2015

Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]

Per motivi geografici, le rivalità tradizionalmente più sentite fra la tifoseria della squadra rosso-nera sono quelle con i vicini del Southampton[8] e del Portsmouth.

Rosa Attuale[modifica | modifica wikitesto]

Rosa e numerazione aggiornate al 17 gennaio 2024.

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera del Brasile P Neto (capitano)
2 Bandiera dell'Inghilterra D Ryan Fredericks
3 Bandiera dell'Ungheria D Milos Kerkez
4 Bandiera dell'Inghilterra C Lewis Cook
5 Bandiera dell'Inghilterra D Lloyd Kelly
6 Bandiera del Galles D Chris Mepham
7 Bandiera del Galles C David Brooks
8 Bandiera dell'Inghilterra C Joe Rothwell
9 Bandiera dell'Inghilterra A Dominic Solanke
10 Bandiera della Scozia C Ryan Christie
11 Bandiera del Burkina Faso A Dango Ouattara
12 Bandiera dell'Irlanda P Darren Randolph
14 Bandiera dell'Inghilterra C Alex Scott
15 Bandiera dell'Inghilterra D Adam Smith
N. Ruolo Calciatore
16 Bandiera dell'Inghilterra C Marcus Tavernier
18 Bandiera degli Stati Uniti C Tyler Adams
19 Bandiera dei Paesi Bassi A Justin Kluivert
20 Bandiera della Romania P Ionuț Radu
21 Bandiera del Galles A Kieffer Moore
23 Bandiera dell'Inghilterra D James Hill
24 Bandiera del Ghana A Antoine Semenyo
25 Bandiera dell'Argentina D Marcos Senesi
26 Bandiera dell'Irlanda C Gavin Kilkenny
27 Bandiera dell'Ucraina D Illja Zabarnyj
29 Bandiera della Danimarca C Philip Billing
37 Bandiera dell'Inghilterra D Max Aarons
39 Bandiera della Colombia A Luis Sinisterra
Bandiera della Francia C Romain Faivre

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Q&A: All you need to know about AFC Bournemouth - Journalism & News from Bournemouth University, su Buzz. URL consultato il 23 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2015).
  2. ^ (EN) AFC Bournemouth History, in AFC Bournemouth, Bournemouth, AFC Bournemouth. URL consultato il 25 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2015).
  3. ^ (EN) AFCB Club History, su afcb.co.uk, 24 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2015).
  4. ^ (EN) Q&A: All you need to know about AFC Bournemouth, in Buzz, 29 aprile 2013. URL consultato il 20 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2015).
  5. ^ (EN) AFC Bournemouth, su historicalkits.co.uk, Historical Football Kits. URL consultato il 17 gennaio 2012.
  6. ^ (EN) Bournemouth top Championship, Derby denied playoff spot, su http://espnfc.com, ESPN. URL consultato il 3 maggio 2015.
  7. ^ (EN) R. Winton, Chelsea 0-1 Bournemouth, in BBC.com, 5 dicembre 2015. URL consultato l'11 aprile 2020.
  8. ^ (EN) L. Grace, Eddie Howe: Southampton vs Bournemouth a 'really feisty game', in Sky Sports, 19 settembre 2019. URL consultato l'11 aprile 2020.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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