41º Stormo

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41º Stormo Antisom
Descrizione generale
Attivo1939-1943
1º ottobre 1965 - oggi
NazioneBandiera dell'Italia Italia
Bandiera dell'Italia Italia
ServizioRegia Aeronautica
Aeronautica Militare
TipoStormo
CompitiContrasto della minaccia subacquea e navale
concorrere al servizio di ricerca e soccorso
SedeAeroporto "Cosimo Di Palma" di Sigonella
VelivoliBreguet Br 1150 Atlantic
ATR 72MP
Decorazioni MAVM
Parte di
Aviazione per la Marina
Reparti dipendenti
88º Gruppo Anti.Som.
86° Gruppo C.A.E.
Comandanti
Comandante attualeCol. pil.Emanuele Di Francesco[1]
Degni di notaColonnello Enrico Pezzi
i dati sono estratti dal portale dell'Aeronautica Militare[2]
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Il 41º Stormo AntiSom è uno Stormo dell'Aeronautica Militare che svolge il compito primario di contrastare le potenziali minacce derivate da unità navali subacquee e di superficie e quello secondario di coordinamento aereo nel servizio di ricerca e soccorso (SAR) in mare aperto concorrendo all'individuazione di navi in difficoltà e di eventuali naufraghi alla deriva.[2] È erede del 41º Stormo Bombardamento Terrestre, ed è intitolato al capitano pilota MOVM "Athos Ammannato".

Lo stormo ha come reparti di volo dipendenti l'88º Gruppo Volo per la lotta antisom (ASW), che ha equipaggi misti Aeronautica-Marina Militare e l'86° Gruppo C.A.E. (Centro Addestramento Equipaggi). Lo Stormo è equipaggiato con aerei da pattugliamento marittimo, con il biturboelica Breguet Br 1150 Atlantic, velivolo che ha sostituito, nel 1972, il Grumman S2F, di cui era stato dotato il Reparto all'atto della sua ricostituzione nel 1965. Dal 2017, il Br-1150 Atlantic è stato sostituito con il più recente ATR 72MP che è predisposto per accogliere l'armamento per la lotta antisommergibile.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

41º Stormo Bombardamento[modifica | modifica wikitesto]

Il 41º Stormo B.T. viene costituito il 1º luglio 1939, affidato al comando del colonnello pilota Enrico Pezzi, nella specialità del bombardamento terrestre tattico, equipaggiato con i bombardieri bimotori Fiat B.R.20 "Cicogna" e schierato presso l'aeroporto di Reggio Emilia. Lo stormo era costituito da due gruppi volo, il 59º Gruppo a sua volta costituito dalla 232ª e 233ª Squadriglia con sede a Reggio Emilia presso l'aeroporto, e il 60º Gruppo a sua volta costituito dalla 234ª e 235ª Squadriglia con sede all'Aeroporto di Jesi.[2]

L'11 settembre, solo dopo circa due mesi della sua costituzione, viene avviata la progressiva sostituzione dei bimotori Fiat con i più efficienti trimotori Savoia-Marchetti S.M.79 "Sparviero" ed ordinato al 60º Gruppo di riunirsi al 59º all'aeroporto di Reggio Emilia per permettere al 41º Stormo di rischierarsi all'Aeroporto di Gela-Ponte Olivo.[2]

Il 6 giugno 1940 il Comando di Stormo del Col. Pezzi con il LIX Gruppo del Ten. Col. Emilio Draghelli con la 232ª (5 SM 79) e 233ª Squadriglia (4 SM 79) ed il LX Gruppo del Ten. Col. Pasquale D'Ippolito con la 234ª (5 SM 79) e 235ª Squadriglia (4 SM 79) viene inquadrato nella 3ª Divisione Aerea "Centauro" del Gen. D.A. Ettore Lodi, con quartier generale a Catania della 2ª Squadra aerea, in previsione del suo impiego nel teatro dell'Italia meridionale e della Libia italiana. L'11 giugno, 10 aerei B.R.20 del LX Gruppo al comando del Col. Pezzi, bombardarono l'idroscalo di Calafrana (vicino a Birzebbugia) di Malta.[2]

In data 21 ottobre ne viene disposto il trasferimento: da Gela si alzano in volo 10 velivoli del 59º ed undici del 60º con destinazione Aeroporto di Benina, località della Cirenaica, per poi spostarsi sul campo di volo di Sidi Ahmad al-Magrum (Aeroporto di Benina) nel'odierno distretto di Bengasi.[2]

Dal 28 ottobre il 41º Stormo, assieme al 15º Stormo, vengono posti sotto il comando del colonnello pilota Attilio Biseo della 9ª Brigata "Leone" (poi 9ª Brigata aerea ISTAR-EW), quindi, il successivo 8 novembre viene trasferito con entrambi i Gruppi a Castel Benito (Aeroporto di Tripoli) per poi rischierarsi a Tmimi, 75 km ad est di Derna (Libia).[2]

Resterà dislocato in Libia fino al febbraio 1941, data in cui ricevette l'ordine di rimpatriare.[2]

Lo Stormo si trasferì ad Aviano il 2 marzo 1941 ed il 5 aprile all'Aeroporto di Ferrara, dove ricevette in dotazione i nuovi velivoli Caproni Ca.313, sui quali effettuò, nei mesi successivi, l’addestramento. L’11 novembre, a Ferrara, fu solennemente consegnata allo Stormo la Bandiera di Guerra. Dall’aprile 1941 al gennaio 1942 era al comando del Col. Ugo Rampelli. All’inizio del 1942 lo Stormo fu trasferito a Treviso e, in data 15 febbraio dello stesso anno, mutò la propria specialità da B.T. in I. (intercettori) e passò alle dipendenze del Comando Intercettori ‘’Leone’’, costituitosi con lo scioglimento della IX Brigata Aerea ‘’Leone’’.

Lo stormo fu sciolto nel 1943.

Il Breguet Br 1150 Atlantic del 41º Stormo nel 1979.

Stormo antisom[modifica | modifica wikitesto]

Il 41º Stormo venne ricostituito come 41º Stormo Antisommergibile il 1º ottobre 1965, con disposizione dello Stato maggiore dell'Aeronautica Militare con l'87º Gruppo e l'88º Gruppo Antisommergibile ubicato a Catania Fontanarossa, con alle dipendenze l'87º Gruppo Autonomo operante dall'Aeroporto di Sigonella e l'88º Gruppo Antisom operante da Catania Fontanarossa, entrambi equipaggiati con velivolo Grumman S-2 Tracker.

Nel novembre 1971 anche l'88º Gruppo si trasferisce da Catania Fontanarossa all'Aeroporto Militare di Sigonella, venendo intitolato al capitano pilota Athos Ammannato M.O.V.M. Nel 1972 lo stormo ricevette i nuovi pattugliatori marittimi Breguet 1150 Atlantic. Il 31 agosto 1978 l'87º Gruppo venne posto in posizione quadro.

Nel 2002 in seguito allo scioglimento del 30º Stormo di Cagliari Elmas, la componente antisommergibile è stata accorpata nell'ambito del 41º Stormo, con conseguente ristrutturazione e la creazione dell'86° Gruppo C.A.E. per l'addestramento degli equipaggi.

L'88º Gruppo di volo, che opera con equipaggi misti Aeronautica-Marina, è posto alle dipendenze operative della Aviazione Navale della Marina Militare.[3]

Un ATR P-72A del 41°

Dal 31 dicembre 2013 il comandante dello stormo è anche al comando dell'Aeroporto "Cosimo Di Palma" di Sigonella, che ospita anche la Naval Air Station Sigonella (NAS Sigonella) della U.S. Navy che dipende operativamente dal Comandante Forze Navali Militari degli USA di stanza in Europa.

Dal 2016 sono andati progressivamente in congedo gli Atlantic, sostituiti con quattro Leonardo ATR P-72 A Surveyor[4].

Comandanti[modifica | modifica wikitesto]

  • Colonnello pilota Claudio Salerno (1999 - agosto 2002)
  • Colonnello pilota Giorgio Francesco Russo (agosto 2002 - luglio 2005)
  • colonnello pilota Antonio Di Fiore (luglio 2005 - dicembre 2008)
  • Colonnello pilota Luca Tonello (dicembre 2008 - giugno 2011)
  • colonnello pilota Antonio Missaglia (giugno 2011-settembre 2013)
  • colonnello pilota Vincenzo Sicuso (settembre 2013-ottobre 2015)
  • colonnello pilota Federico Fedele (ottobre 2015-ottobre 2017)[5]
  • colonnello pilota Francesco Frare (ottobre 2017 - novembre 2018)[6]
  • colonnello pilota Gianluca Chiriatti (novembre 2018 - settembre 2020)[7]
  • Colonnello pilota Howard Lee Rivera (settembre 2020 - settembre 2022)[8].
  • Colonnello pilota Emanuele Di Francesco (settembre 2022 - in carica)[1]

Araldica[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze alla bandiera[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'argento al merito civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Il 41º Stormo A/S opera sulle acque del Mediterraneo vigilando sulla sicurezza delle rotte commerciali ed esercitando, altresì, oltre alle funzioni istituzionali, talvolta in condizioni di estremo disagio meteo-ambientale, attività di ricerca e soccorso in mare. L'incessante impegno profuso dagli equipaggi, con elevato spirito di sacrificio e rimarchevole professionalità, ha consentito la localizzazione di numerosissimi profughi e naufraghi e garantito così il salvataggio di molte vite umane, contribuendo a rafforzare la fiducia nelle Istituzioni. 1990/2005 - Sigonella»
— 13 aprile 2006.[9]
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«per le azioni belliche svolte dall'11 giugno al 30 settembre 1940»
— 9 gennaio 1941.
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«per le azioni belliche svolte nel 1941»
— 1941.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]