33º Reggimento fanteria "Livorno"

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33º Reggimento fanteria "Livorno"
Stemma araldico (1939)
Descrizione generale
Attiva1859 - 1991
NazioneBandiera del Regno di Sardegna Regno di Sardegna
Regno d'Italia
Bandiera dell'Italia Italia
Servizio Armata Sarda
Regio esercito
Esercito Italiano
TipoFanteria
DimensioneReggimento
PatronoSan Martino
MottoCol sacrificio la gloria
Battaglie/guerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
Guerra fredda
DecorazioniCroce di cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia

Medaglia d'Argento al Valor Militare Medaglia d'Argento al Valor Militare Medaglia di Bronzo al Valor Civile

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Il 33º Reggimento fanteria "Livorno" è stata un'unità militare del Regio Esercito Italiano e, con la denominazione 33º Battaglione Fanteria d'Arresto "Ardenza", dell'Esercito Italiano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini[modifica | modifica wikitesto]

Trae le sue origini dal 5º reggimento di linea del Governo provvisorio della Toscana, costituito il 5 maggio 1859, con l'unione del II e IV battaglione di linea dell'esercito granducale. Assunse la denominazione 33º reggimento fanteria il 30 dicembre 1859 ed il 25 marzo 1860 entrò a far parte dell'esercito sardo. Prese parte alla seconda guerra d'indipendenza.

Nella prima guerra mondiale (1915-1918)[modifica | modifica wikitesto]

Nella seconda guerra mondiale (1939-1945)[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: 4ª Divisione fanteria "Livorno".

Il 33º battaglione fanteria arresto "Ardenza" (1976-1991)[modifica | modifica wikitesto]

Stemma araldico del 33º Btg. fanteria d'arresto "Ardenza", erede del 33º Rgt. fanteria "Livorno"

Il 1º ottobre 1976 a seguito dello scioglimento dei reggimenti, sulla base dei quadri del III battaglione del 53º Reggimento fanteria di arresto "Umbria", venne costituito il 33º battaglione fanteria arresto "Ardenza", che ha ereditato dal 33º fanteria "Livorno" la Bandiera, le tradizioni, il motto, le mostrine ma non il nome, già attribuito ad altra Unità in vita (28° gr. a.camp.).

Il nome "Ardenza", località di Livorno, venne scelto per ricordarne le origini toscane e la continuità storica con la brigata "Livorno". La sede viene stabilita a Fogliano Redipuglia (caserma "Cornelio De Colle"), con un distaccamento a Perteole, frazione di Ruda (caserma "Bruno Jesi") e viene inquadrato nella Brigata Meccanizzata "Gorizia" (con sede a Gorizia) facente parte della Divisione "Folgore".

Il 1º ottobre 1986 a seguito dello scioglimento delle Divisioni, viene inquadrato nella Brigata "Vittorio Veneto". In seguito alla soppressione della brigata, avvenuta il 31 luglio 1991, anche il battaglione il 30 novembre 1991 venne sciolto e la sua bandiera consegnata al sacrario delle bandiere del Vittoriano a Roma.[1]

Lo stemma del 33º Battaglione fanteria d'Arresto "Ardenza" erà così blasonato:

Scudo Inquartato in croce di S. Andrea. Nel primo di azzurro, un'aquila d'oro. Nel secondo d'argento un leone rampante d'azzurro. Nel terzo, d'azzurro, uno scaglione d'oro. Nel quarto, d'argento, due sciabole d'azzurro incrociate - una lama ricurva austriaca e una lama diritta italiana.

Corona turrita.

Ornamenti esteriori: lista bifida: d'oro, svolazzante, collocata sotto la punta dello scudo, incurvata con la concavità rivolta verso l'alto, riportante il motto: "COL SACRIFICIO LA GLORIA"

onorificenza: accollata alla punta dello scudo con l'insegna dell'Ordine Militare d'Italia pendente al centro del nastro con i colori della stessa.

nastri rappresentativi delle ricompense al Valore:

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Decorazioni alla Bandiera di Guerra[modifica | modifica wikitesto]

Croce di cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
«Conferita con R.D. il 5 giugno 1920 Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell'aspra battaglia,conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace , domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d'Italia.»
— Guerra 1915-18[2][3]
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di bronzo al valor civile - nastrino per uniforme ordinaria

Insegne e Simboli[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Reggimento indossa il fregio della Fanteria (composto da due fucili incrociati sormontati da una bomba con una fiamma dritta). Al centro nel tondino è riportato il numero "33".
  • Le mostrine del reggimento sono rettangolari di colore arancione . Alla base della mostrina si trova la stella argentata a 5 punte bordata di nero, simbolo delle forze armate italiane.
  • Nel 1976 fino al 1986 il 33º Battaglione Fanteria D'arresto indossava sul basco kaki, portato fino al giugno 1981 e sostituito con il basco nero, il fregio della Divisione Folgore.
  • Nel 1976 fino al 1986 le mostrine del 33° Ardenza, erano divise a metà, la parte superiore erano blu con al centro un gladio alato, e la metà inferiore arancione con al centro la stella a cinque punte.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 33° battaglione fanteria arresto "Ardenza", su fanteriadarresto.altervista.org. URL consultato il 1º febbraio 2023 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2013).
  2. ^ L'ordine militare venne assegnato a quasi tutte le unità di fanteria che parteciparono alla prima guerra mondiale.
  3. ^ Scheda dal sito del Quirinale - visto 18 ottobre 2010.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]