3-5-1-1

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Il 3-5-1-1

Il 3-5-1-1 è un modulo di gioco del calcio. Consiste nello schierare 3 difensori, 5 centrocampisti, un trequartista e un attaccante.

Il modulo[modifica | modifica wikitesto]

Rappresenta una variante del 3-5-2, con la differenza localizzata in avanti: anziché disporre due attaccanti in linea, uno di essi arretra muovendosi come seconda punta o trequartista alle spalle del centravanti.[1] Come nel modulo di base la spinta offensiva è deputata agli esterni di centrocampo, il cui contributo viene richiesto anche in fase difensiva.[2]

In situazioni di non possesso, la squadra tenta infatti di recuperare palla tramite il pressing; per quanto riguarda la difesa, il centrale può agire come libero impostando il gioco dalle retrovie.[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Una formazione della Juventus campione d'Italia 2012-2013, che ha ricorso con successo al 3-5-1-1 nella seconda parte di stagione.

Una primogenitura del 3-5-1-1 viene riscontrata a posteriori da alcuni nell'Argentina di Carlos Bilardo vincitrice del campionato del mondo 1986, che si schierava sul terreno di gioco con un atteggiamento molto accorto[4] e che, nonostante sia passata agli annali per l'uso primario del 3-5-2,[5][6] talvolta vedeva Maradona arretrare nel ruolo di rifinitore, in appoggio all'unica punta Valdano.[7]

Durante gli anni 2000 lo schieramento è stato riscoperto e applicato con successo nel calcio italiano da formazioni cosiddette «provinciali», in primis dal Brescia di Carlo Mazzone che nella stagione 2000-2001, con Roberto Baggio sulla trequarti a supporto di Hübner, ha raggiunto un settimo posto che rappresenta il migliore piazzamento dei lombardi in Serie A.[8][9] Nel decennio seguente anche l'Udinese di Francesco Guidolin ha giovato di tale schema, con Di Natale schierato da prima punta e Alexis Sánchez o Floro Flores in appoggio, ottenendo un quarto e un terzo posto nei campionati 2010-2011 e 2011-2012.[10]

Più rilevante l'uso che ne ha fatto la Juventus di Antonio Conte nella seconda parte della stagione 2012-2013, con Marchisio schierato da mezzapunta in appoggio a Vučinić, conclusasi con la vittoria dello Scudetto.[11][12] Degna di nota anche la Lazio di Simone Inzaghi, finalista nella Coppa Italia 2016-2017, e che nella seconda parte dell'annata ha visto la mezzapunta Felipe Anderson agire a sostegno dell'unico terminale offensivo Immobile.[13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Emiliano Battazzi, Trequartisti, su ultimouomo.com, 13 ottobre 2015.
  2. ^ Andrea Schianchi, Gli esterni di centrocampo sono terzini, in La Gazzetta dello Sport, 16 giugno 2011.
  3. ^ FOCUS – 3-5-1-1, 3-5-2, 3-4-2-1: ecco come cambiano le varie Inter di Mazzarri, su passioneinter.com, 11 settembre 2014. URL consultato il 1º febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2019).
  4. ^ Stefano Olivari, Il Mondiale di Brown e Passarella, su guerinsportivo.it, 17 agosto 2019.
  5. ^ Simone Di Stefano, Facciamolo in tre, in l'Unità, 29 settembre 2012, p. 22 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  6. ^ Quando è il modulo che fa l'allenatore, su calciomercato.com.
  7. ^ Paolo Fiorenza, L'Argentina '86, i campioni del mondo segnati dal destino: le morti tragiche di Cuciuffo e Brown, su goal.com, 13 dicembre 2020.
  8. ^ Marco Metelli, La favola di Baggio ai tempi del Brescia, su rivistacontrasti.it, 20 giugno 2018.
  9. ^ Panini, p. 11.
  10. ^ Guidolin: "Ora sono riposato e sono pronto", su it.eurosport.com, 16 luglio 2012.
  11. ^ Riccardo Pratesi, Juventus, col nuovo modulo difesa imbattuta. E dopo il Bayern 3 vittorie, su gazzetta.it, 29 aprile 2013.
  12. ^ Riccardo Pratesi, Conte, intensità da top player. E camaleonte tattico: il 3-5-1-1 l'ultima evoluzione vincente, su gazzetta.it, 5 maggio 2018.
  13. ^ Gioele Bonfigli, Analisi tattica: la Lazio di Simone Inzaghi, su assoanalisti.it, 15 giugno 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Calciatori 2000-01, edizione speciale per "La Gazzetta dello Sport", Modena, Panini, 2005.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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