157º Reggimento fanteria "Liguria"

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157º Reggimento Fanteria "Liguria"
Stemma araldico del 157º Reggimento Fanteria Liguria
Descrizione generale
Attiva1º marzo 19151995 Ricostituito: 1999 - Sciolto 2004
NazioneBandiera dell'Italia Italia
Bandiera dell'Italia Italia
Servizio Regio esercito
Esercito Italiano
TipoFanteria
RuoloCentro Addestramento Reclute C.A.R

2003 Centro Addestramento Volontari C.A.V

DimensioneReggimento Addestrativo
Guarnigione/QGCaserma Vittorio Veneto - Genova

Caserma Luigi Giorgi - Novi Ligure (AL)

Caserma Aldo Turinetto - Albenga (SV) ultima sede.

EquipaggiamentoMezzi: ACM, VEM, Caccaimali, Armi: FAL BM59, AR 70/90, MG 42/59
SoprannomeI Leoni di Liguria
PatronoSan Martino
Motto"In ogni rischio e con ogni arme bravi
ColoriArancione-Blu
Marcia“La Fiamma Rossa”
MascotteLeone
Battaglie/guerreprima guerra mondiale
seconda guerra mondiale
Anniversari16 giugno 1916
DecorazioniCroce di cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia

Medaglia d'oro al valor militare Medaglia d'oro al valor militare Medaglia d'Argento al Valor Militare Medaglia d'Argento al Valor Militare

Parte di
Comandanti
Comandante attualeCol. Franco Pizziconi

2003 Col. Alfonso Lafranca fino al 2004

Simboli
SimboloLeone
SimboloCravatte Rosse
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157º Reggimento fanteria è stato un reggimento del Regio Esercito e poi dell'Esercito Italiano, che ha preso parte alla prima e alla seconda guerra mondiale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nella prima guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º marzo 1915 viene fondata la "Brigata Liguria" del Regio Esercito Italiano, costituita dal 157º e 158º Reggimento. La Brigata partecipò alle operazioni al fronte della prima guerra mondiale sull'Altopiano di Asiago e sul Pasubio a cui venne aggiunto temporaneamente il 165º Battaglione dopo la Disfatta di Caporetto. La "Brigata Liguria" si guadagnò una medaglie d'oro al valor militare ed una d'argento. I soldati del reggimento per il coraggio dimostrato vennero chiamati "Leoni di Liguria".

Periodo tra le due guerre[modifica | modifica wikitesto]

Con l'applicazione della legge 11 marzo 1926 sull'ordinamento del Regio Esercito, assunse la denominazione di 157º Reggimento fanteria "Liguria" ed a seguito della formazione delle Brigate su tre reggimenti viene assegnato insieme al 93° e al 94º Reggimento fanteria "Messina" alla XVIII Brigata di fanteria.

Nel 1937 entra a far parte della Divisione fanteria "Cirene" (63ª)., dislocata in Cirenaica, nella quale erano inquadrati anche il 225º Reggimento fanteria, trasformato poi in 158º Reggimento fanteria, ed il 45º Reggimento artiglieria per divisioni di fanteria.

Nella seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso della seconda guerra mondiale prese paete alle prime fasi della campagna del Nordafrica prendendo parte alla battaglia di Sidi el Barrani. Con lo scatenarsi dell'offensiva britannica il reggimento venne accerchiato e distrutto nella difesa di Bardia del 3-5 gennaio 1941 e il 5 gennaio 1941 venne sciolto in zona di guerra a Bardia.

Durante la seconda guerra mondiale alcuni membri aderirono alla Repubblica Sociale Italiana mentre Luigi Giorgi, capitano nel Gruppo di combattimento "Cremona", ottenne due medaglie d'oro al valor militare durante la Guerra di liberazione italiana.

Dal 1947 allo scioglimento[modifica | modifica wikitesto]

Nel secondo dopoguerra il 157° venne ricostituito al comando del colonnello Remigio Vigliero con sede nella caserma Vittorio Veneto di Genova Sturla, nel 1947 e inquadrato nella Divisione fanteria "Cremona".

Con la ristrutturazione dell'Esercito Italiano del 1975, che eliminava il livello reggimentale prevedendo al suo posto la costituzione di battaglioni autonomi, il reggimento venne ridotto a livello di battaglione con la denominazione di 157º Battaglione motorizzato "Liguria" e inquadrato nella brigata motorizzata "Cremona" ridotta da divisione a livello di brigata e nel 1991 e successivamente la denominazione di 157º Battaglione meccanizzato "Liguria" quando la brigata di appartenenza trasformata in meccanizzata.

Con il ripristino del livello reggimentale nell'Esercito Italiano tornò ad assumere il livello di Reggimento con la denominazione di 157º Reggimento fanteria "Liguria". Soppresso il 13 ottobre 1995, il reggimento fu ricostituito in Albenga (Sv) subentrando al posto del 72º Reggimento fanteria "Puglie" per una riorganizzazione delle forze armate in istanza alla Caserma del S.Ten. Aldo Turinetto. Sciolto poi nel giugno 2004, la sua bandiera di guerra fu consegnata al 78º Reggimento fanteria "Lupi di Toscana" e custodita fino allo scioglimento anche di codesto Reggimento nel 2008; le due bandiere furono portate a Roma e custodite al Sacrario delle bandiere.

Onorificenze alla bandiera[modifica | modifica wikitesto]

Croce di cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
«Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell'aspra battaglia,conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace , domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d'Italia. Guerra 1915-18»
— 5 giugno 1920[1][2]
Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Rafforzatesi sul fronte Val Lastro-Zovetto (Altopiano di Asiago), con invitta costanza ed indomita energia le truppe della Brigata resistettero tre giorni ad un furioso bombardamento ed a reiterati poderosi attacchi del nemico, intrepide, salde nel proposito incrollabile di vincere o morire (Monte Zovetto, giugno 1916). Con valore ed audacia parteciparono poi alla difesa del Coston di Lora alla conquista di forti linee nemiche sul Monte Pasubio (luglio-novembre 1916).»
Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Di estrema retroguardia della Divisione (63^ Cirene), durante un epico ripiegamento, bombardato e mitragliato dall'aria, attaccato da forti formazioni di mezzi corazzati o blindati, seppe sventare e sostenere intrepidamente l'urto avversario. Durante i 23 giorni dell'assedio e della battaglia di Bardia fu barriera insormontabile ai ripetuti attacchi dell'avversario. Incaricato di ristabilire la situazione su un importante tratto del fronte della piazzaforte, che era stato intaccato, determinava con l'impeto del suo contrattacco e l'ardire dei suoi fanti, il ripiegamento dell'avversario, contribuendo in modo particolare, a tenere alto a Bardia l'onore delle armi italiane. Fronte egiziano, 9 dicembre 1940 - 5 gennaio 1941 (Al III battaglione)»
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Conteneva lo sforzo nemico sulle posizioni affidate al suo valore, contrattaccando risolutamente l'avversario con slancio intrepido e con eroici sacrifici. Minacciato sul fianco e alle spalle, continuò tenacemente nella difesa, nel ripiegamento ad esso ordinato, mostrò incrollabile fermezza. Monte Zomo, Melette Campanelle, 13 novembre – 5 dicembre 1917»
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«In sette mesi di dura e travolgente lotta in terra d'Africa si distinse nella tenacie resistenza opposta agli attacchi avversari nel deserto Egiziano. Durante un epico ripiegamento di oltre 100 km, sotto la costante pressione avversaria diede brillanti prove di saldezza e di elevato spirito di sacrificio e di abnegazione, suscitando con i suoi eroici contrattacchi e con il suo generoso contributo di sangue l'ammirazione dello stesso nemico. Fronte egiziano, 9 dicembre 1941»

Motto[modifica | modifica wikitesto]

Il motto del Reggimento era: "In ogni rischio e con ogni arme bravi"

Campagne di guerra[modifica | modifica wikitesto]

Sedi del comando[modifica | modifica wikitesto]

Fregio dell'Arma di Fanteria dell'Esercito Italiano (usato per la Fanteria di Linea)

Caratteristiche dell'uniforme[modifica | modifica wikitesto]

Le uniformi sono quelle standard in uso presso l'Esercito Italiano, ma per antica tradizione il reggimento porta la cravatta di colore rosso anziché quella standard di colore kaki.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'ordine militare venne assegnato a quasi tutte le unità di fanteria che parteciparono alla prima guerra mondiale.
  2. ^ Arma di Fanteria, Cavaliere Ordine Militare d'Italia, su quirinale.it. URL consultato il 18 ottobre 2010.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]