Dialetto leonese

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da .lli)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Leonese
llionés
Parlato inSpagna, Portogallo
RegioniProvince di León e Zamora (Spagna), Distretto di Braganza (Portogallo)
Locutori
Totale25.000[1]
Altre informazioni
ScritturaAlfabeto latino
TipoSOV
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Lingue italiche
  Lingue romanze
   Lingue italo-occidentali
    Lingue romanze occidentali
     Lingue gallo-iberiche
      Lingue ibero-romanze
       Lingue iberiche occidentali
        Lingue asturiano-leonesi
Codici di classificazione
Linguist Listast-leo (EN)
Glottologleon1250 (EN)
Linguasphere51-AAA-cc
Estratto in lingua
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1
Tódolos seres humanos nacen llibres y iguales en dignidá y dreitos y, dotaos cumo tán de razón y conciencia, han portase fraternalmente los unos conos outros.

Il dialetto leonese (llionés in leonese)[2] è un dialetto[3] della lingua asturiana e fa parte del gruppo ibero-romanzo. È parlato nelle province spagnole di León e Zamora e nel nordest del Portogallo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La lingua leonese deriva direttamente dal latino e nel Medioevo fu la lingua del regno di León.

Il primo documento scritto in lingua leonese conosciuto è la Nodicia de Kesos. Altri documenti e libri in lingua leonese sono Fueru de Llión, Fueru de Salamanca, Fueru Xulgu, Códice d'Alfonsu XI, o Disputa d'Elena y María[4] o Llibru d'Alixandre[5].

Nei secoli XVI e XVII, scrittori come Torres Naharro, Xuan del Encina, o Lucas Fernández fanno uso della lingua leonese nelle proprie opere. Quasi sempre vincolate alle egloghe, il leonese vive una rinascita nel campo delle lettere, ma sperimenta poi una fase di declino fino al XIX secolo.

La lingua leonese ritrova una posizione nella filologia internazionale a metà del XIX secolo. Studiosi internazionali come Gessner e Hanssen nel XIX secolo, e Staaff or Menéndez Pidal nel XX, creano scuole che proseguiranno lo studio della lingua leonese producendo lavori di elevata qualità. Anche nel campo letterario, scrittori come Caitano Bardón, Luis Maldonado o Aragón Escacena producono opere sulla lingua leonese nei primi anni del XX secolo.

Riconoscimento[modifica | modifica wikitesto]

La lingua leonese è registrata nel Linguasphere Register con il codice 51-AAA-cc. È stata riconosciuta dall'UNESCO come lingua Seriously Endangered (cioè esposta a un forte rischio di estinzione).

Lo statuto di autonomia di Castiglia e León riconosce il leonese nel suo articolo 5:

«Il leonese sarà oggetto di protezione specifica da parte delle istituzioni per il suo particolare valore nell'ambito del patrimonio linguistico della comunità. La sua protezione, uso e promozione saranno oggetto di regolamentazione»

Il comune di León nel suo sito web pubblica le notizie in lingua leonese e alcuni assessorati (Istruzione, Nuove Tecnologie e Cultura Leonese) attuano una politica di bilinguismo pubblicando informazioni e documenti ufficiali in spagnolo e in leonese.

La World Armwrestling Federation ha utilizzato la lingua leonese come lingua ufficiale, insieme all'inglese, nel XXIX World Championship tenuto a Llión nell'anno 2008.

Motivata dal successo ottenuto dal dominio .cat per il supporto digitale della lingua catalana, l'Asociación puntuLLI ha sottoposto al vaglio d'ICANN l'approvazione del dominio di primo livello generico .lli (chiamato appunto puntuLLI, in leonese).[6]

Insegnamento[modifica | modifica wikitesto]

Insegnamento scolastico[modifica | modifica wikitesto]

A partire dal 2008 la lingua leonese è materia di studio extrascolastica presso alcune scuole della città di León. La scelta delle materie insegnate in lingua leonese è a carico dei consigli comunali.

Nel comune di León le lezioni in lingua leonese si tengono in sedici scuole, comprendendo tra le materie, oltre che l'insegnamento della lingua stessa, la storia e la geografia delle zone di lingua leonese.

Corsi per adulti[modifica | modifica wikitesto]

La Provincia di León, in collaborazione con i consigli comunali, con associazioni locali di difesa della lingua e con il supporto di altri soggetti privati, come le casse di risparmio della regione, organizza corsi per adulti ufficialmente riconosciuti, con oltre 100 iscritti suddivisi in cinque livelli.

I corsi attualmente sono disponibili nella provincia di León, nei comuni di León, Zamora, Mansilla, La Bañeza e Coyanza. Corsi di leonese per adulti si tengono anche nella città di Salamanca.

Docenti[modifica | modifica wikitesto]

L'Università di León, insieme al Consiglio Comunale cittadino, ha il titolo di Monitor de Llingua Llïonesa per garantire il suo insegnamento, gestito da docenti titolati delle province di León'"Asociación de Profesores y Monitores de Llingua Llïonesa", organizzazione per l'insegnamento del leonese ufficialmente riconosciuta fondata nel 2007.

Iniziative culturali[modifica | modifica wikitesto]

A partire dal 2006, con cadenza annuale, il Comune di León organizza la Giornata della lingua leonese (in leonese Día de la Llengua Llionesa), come risultato di un accordo con associazioni culturali locali e con la Provincia di León.

Le iniziative consistono in dibattiti tra specialisti e studiosi e nella presentazione di opere, musica popolare, libri o film in lingua leonese o che trattano della lingua leonese.

Dialetti[modifica | modifica wikitesto]

  • In territorio portoghese il leonese è parlato anche a Guadramil, Rueidenore e paesi circostanti (Leonese breganciano); e a Miranda do Douro e Sendim. In quest'area gli influssi portoghesi hanno però reso peculiare questa varietà di leonese, che prende il nome di mirandese.
  • Dialetto del leonese è l'alto estremegno (artu extremeñu), parlato tra le province di Cáceres e Salamanca.[7] Si tratta di un dialetto fortemente castiglianizzato dato il suo isolamento dal resto dell'area linguistica leonese.
  • Il barranquenho è invece un misto di portoghese e leonese, parlato a Barrancos in Portogallo (lungo il confine con la Spagna).

Grammatica[modifica | modifica wikitesto]

La lingua leonese ha tre vocali in posizione atona e cinque vocali in posizione tonica. La rappresentazione grafica è: /a,e,i,o,u/ per le vocali toniche e /a,e,u/ per le vocali atone finali[8].

Il nome[modifica | modifica wikitesto]

La lingua leonese ha due generi: maschile e femminile, con due numeri: singolare e plurale.

Esempio:

  • Maschile: perru (s) perros (pl) - cane, cani.
  • Femminile: vieya (s) vieyas (pl) - vecchia, vecchie.

L'aggettivo[modifica | modifica wikitesto]

In leonese anche l'aggettivo ha due generi e due numeri come il nome e concorda con questo in genere e numero.

I pronomi personali[modifica | modifica wikitesto]

  • You
  • Tu
  • Él, eilla, eillu
  • Nosoutros, nosoutras
  • Vosoutros, vosoutras
  • Eillos, eillas

Il verbo[modifica | modifica wikitesto]

La lingua leonese presenta tre coniugazioni che dipendono delle desinenze dell'infinito:

  • Verbi che finiscono in "-are"
  • Verbi che finiscono in "-ere"
  • Verbi che finiscono in "-ire"

Italiano-Leonese[modifica | modifica wikitesto]

L'italiano e il leonese sono due lingue romanze che si possono mettere a confronto tramite la linguistica contrastiva[8]. Ecco alcuni esempi:

Italiano Leonese
Numeri Númberos
uno unu
due dous (m), duas (f)
tre tres
quattro cuatru
cinque cincu
sei seis
sette siete
otto ochu
nove nueve
dieci diez

Leonese e altre lingue romanze[modifica | modifica wikitesto]

Ecco un ulteriore esempio di confronto tra alcune parole in leonese e le corrispondenti in altre lingue o dialetti romanzi:

Leonese Portoghese Galiziano Francese Italiano Veneto Spagnolo Latino Siciliano Napoletano Sardo Corso
facere fazer facer faire fare fare, far hacer facere fari, faciri faghere, fa(ghir)i
fiyu filho fillo fils figlio fiolo, fìo hijo filius figghju figglio fizu, fillu figliolu
fame fome fame faim fame fame hambre fames fami famma famine, famini fami, famme
gochu porco porco, cocho cochon maiale porselo, porsèo cerdo sus purceddu puorco porcu, procu porcu
vieyu velho vello vieux vecchio vecio viejo vetus vècchju viecchio betzu, beciu vecchju
chovere chover chover pleuvoir piovere piòvare, piòver llover pluere chjòviri chiovere proere, proi piove

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) La "llingua" de los leoneses, Asociación Cultural Zamorana FURMIENTU
  2. ^ In leonese la lingua è chiamata con varie grafie:
    • Llionés o asturllionés è utilizzato da un certo numero di gruppi culturali apolitici ("Furmientu", "La Caleya", "Facendera pola Llengua"...) e scrittori (Eva Gonzalez, Roberto Gonzalez-Quevedo, Hector Xil, Xosepe Vega ...) che fanno uso di regole ortografiche dell'£Accademia della Lingua asturiana", e che quindi, tra l'altro, non usano la dieresi nei dittonghi. Questo gruppo ritiene che leonese, asturiano e mirandese, anche con le loro peculiarità dialettali, si riferiscono alla stessa lingua: asturleonese (usato dalla Royal Academy di lingua spagnola).
    • Lleonés: Secondo il dizionario della Academia de la Lengua Asturiana, è una lingua neolatina parlata a León (Llión).
    • Llïonés (con dieresi) viene utilizzato dalle pubbliche amministrazioni, in particolare nelle attività promosse dal Dipartimento Cultura del Comune di Leon, le associazioni culturali "El Fueyu", "El Toralín" e "La Barda" (tutti membri della comunità politica "Conceyu Xoven" o a esso collegati), alcuni gruppi e aziende. I gruppi vicini all'ideologia politica del "Conceyu Xoven" considerano leonese e asturiano, anche se appartenenti allo stesso dominio linguistico, come due lingue distinte.
  3. ^ Riconoscendo l'arbitrarietà delle definizioni, nella nomenclatura delle voci viene usato il termine "lingua" in accordo alle norme ISO 639-1, 639-2 o 639-3. Negli altri casi, viene usato il termine "dialetto".
  4. ^ Menéndez Pidal, R.: Elena y María. (Disputa del Clérigo y el Caballero). Poesía leonesa inédita del siglo XIII. RFE 1, pp. 52-96. 1914
  5. ^ Menéndez Pidal, R. El Dialecto Leonés, Madrid. 1906
  6. ^ (EN) cityTLD - city Top-Level-Domain [cityTLD, dominio di primo livello per città], su citytld.com (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2008).
  7. ^ Attualmente, presente solo in toponomastica
  8. ^ a b Academia de la Lengua Asturiana (2005). Normes ortográfiques. ISBN 978-84-8168-394-3.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Menéndez Pidal, R.: El dialecto Leonés. Revista de Archivos, Bibliotecas y Museos, 14. 1906.
  • López-Morales, H.: Elementos leoneses en la lengua del teatro pastoril de los siglos XV y XVI. Atti dal II Congresso internazionale degli ispanisti, Instituto Español dell'Università di Nimega, 1967.
  • García Gil, Hector (2010). «El asturiano-leonés: aspectos lingüísticos, sociolingüísticos y legislación». Working Papers Collection. Mercator Legislation, Dret i legislació lingüístics. (25). ISSN 2013-102X.
  • Academia de la Lengua Asturiana «Normes ortográfiques». 2005. ISBN 978-84-8168-394-3.
  • García Arias, Xosé Lluis (2003). Gramática histórica de la lengua asturiana: Fonética, fonología e introducción a la morfosintaxis histórica. Academia de la Llingua Asturiana. ISBN 978-84-8168-341-7.
  • González Riaño, Xosé Antón; García Arias, Xosé Lluis (2008). II Estudiu sociollingüísticu de Lleón (Identidá, conciencia d'usu y actitúes llingüístiques de la población lleonesa). Academia de la Llingua Asturiana. ISBN 978-84-8168-448-3.
  • Galmés de Fuentes, Álvaro; Catalán, Diego (1960). Trabajos sobre el dominio románico leonés. Editorial Gredos. ISBN 978-84-249-3436-1.
  • Linguasphere Register. 1999/2000 Edition. pp. 392. 1999.
  • Staff, E. : "Étude sur l'ancien dialecte léonnais d'après les chartes du XIIIÈ siècle", Uppsala. 1907.
  • Gessner, Emil. «Das Altleonesische: Ein Beitrag zur Kenntnis des Altspanischen».
  • Hanssen, Friedrich Ludwig Christian (1896). Estudios sobre la conjugación Leonesa. Impr. Cervantes.
  • Hanssen, Friedrich Ludwig Christian (1910). «Los infinitivos leoneses del Poema de Alexandre». Bulletin Hispanique (12).
  • Krüger, Fritz. El dialecto de San Ciprián de Sanabria. Anejo IV de la RFE. Madrid.
  • Morala Rodríguez, Jose Ramón; González-Quevedo, Roberto; Herreras, José Carlos; Borrego, Julio; Egido, María Cristina (2009). El Leonés en el Siglo XXI (Un Romance Milenario ante el Reto de su Normalización). Instituto De La Lengua Castellano Y Leones. ISBN 978-84-936383-8-2.
  • (FR) E. Staaff, Étude sur l'ancien dialecte léonnais d'après les chartes du XIIIÈ siècle, Uppsala, 1907.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]