Þorvaldr veili

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Þorvaldr (inn) veili (... – ...; fl. X secolo) è stato uno scaldo islandese vissuto alla fine del X secolo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La Njáls saga racconta le circostanze della sua morte. Þorvaldr era pagano e si opponeva alla conversione al Cristianesimo. Secondo soprattutto la Ólafs saga Tryggvasonar di Snorri Sturluson, compose versi diffamatori (níð) su Þangbrandr, missionario inviato in Islanda da Óláfr Tryggvason.[1] Quando Þangbrandr giunse in questa zona, a Grímsnes, Þorvaldr radunò un gruppo di persone con l'intenzione di ucciderlo con il suo compagno Guðleifr Arason. Ma il sacerdote fu avvertito, e fu Þorvaldr ad essere ucciso:

«Thangbrand lanciò una lancia contro Thorwald, ma Gudleif lo colpì sulla spalla perdendo il braccio, e così morì»

Mentre preparava la sua trappola, Þorvaldr aveva chiesto allo scaldo Úlfr Uggason di fornirgli assistenza contro l'"effeminato/sodomita attacco agli dei [pagani]"[3] (argr goðvargr), ma Úlfr si rifiutò di essere coinvolto. Questa richiesta, che prese la forma di una lausavísa, è tutto quello che è sopravvissuto delle sue opere. Secondo la Háttatal di Snorri, fu anche autore di una drápa sulla storia di Sigurðr. Questa drápa era composta con una variante di skjálfhent.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Proprio come un altro scaldo, Vetrliði Sumarliðason.
  2. ^ Dasent, George Webbe (trad.). The Story of Burnt Njal. Edimburgo: Edmonston and Douglas, 1861.
  3. ^ Sayers, William. Onomastic Paronomasia in Old Norse: Technique, Context, and Parallels. Tijdschrift voor Skandinavistiek. 2006 (27).

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