'Ndrina Parrello

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Disambiguazione – "Parrello" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Parrello (disambigua).

I Parrello sono una 'ndrina di Palmi, in provincia di Reggio Calabria.

Nel 1986 a causa dell'omicidio del capobastone Gaetano Parrello, scoppia una faida tra la 'ndrina e i Gallico.

Esponenti di spicco[modifica | modifica wikitesto]

  • Gaetano Parrello, detto Lupu i notti,[1] capo del clan ucciso nel 1986[2]
  • Candeloro Parrello, figlio di Gaetano Parrello. Arrestato l'11 gennaio 2009[2] e scarcerato nel 2021 dopo aver scontato la pena.[3]

Fatti recenti[modifica | modifica wikitesto]

  • L'11 gennaio 2009 viene arrestato a Roma Candeloro Parrello, ricercato dal 1999 per traffico internazionale di droga, era uno dei referenti con i cartelli colombiani della cocaina. Gli sono state sequestrate anche 4 ville[2][4].
  • L'8 giugno 2010 si conclude l'operazione Cosa mia con l'arresto di 46 persone e altre 6 con mandato di cattura già in carcere. Sono accusati di estorsione, associazione mafiosa e di infiltrazione negli appalti legati all'ammodernamento del V macrolotto dell'autostrada A3, pretendevano una tangente del 3% alle ditte appaltatrici e il rifornimento di calcestruzzo da aziende vicini agli ambienti mafiosi. Le 'ndrine coinvolte sono quelle dei Gallico-Morgante-Sgrò-Sciglitano e Bruzzise-Parrello[5][6][7].
  • Il 19 luglio 2016 con la conclusione dell'operazione Alchemia della DDA di Reggio Calabria e dello SCO di Roma vengono arrestate 40 persone tra la Calabria e la Liguria presunte affiliate dei Gullace-Raso-Albanese e Parrello-Gagliostro oltre che politici e imprenditori accusati di associazione mafiosa, contraffazione, corruzione, intestazione fittizia di beni e società. Tentavano di infiltrarsi negli appalti per la costruzione del Terzo valico ferroviario di alta velocità Genova-Milano in Liguria e per appalti inerenti al trasporto pubblico e allo smaltimento rifiuti a Roma. Risultano indagati il senatore Antonio Caridi e il vicepresidente del consiglio regionale della Calabria Francesco D'Agostino. Sono stati rilevate la gestione di aziende di igiene ambientale e industriale, di produzione di lampade a led e del settore tradizionale del movimento terra, ma anche investimenti immobiliari in Francia (Costa Azzurra), Brasile e in Spagna (Isole Canarie)[8][9].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giuseppe Baldessarro, Quelle spaventose telefonate alla sera, su articolo21.org, 29 maggio 2018. URL consultato l'8 marzo 2024.
  2. ^ a b c Ndrangheta, catturato a Roma boss latitante da dieci anni, su repubblica.it, 11 gennaio 2009. URL consultato l'8 marzo 2024.
  3. ^ Nello Trocchia, Il boss del narcotraffico torna libero, scarcerato Parrello Candeloro, su editorialedomani.it, 25 marzo 2021. URL consultato l'8 marzo 2024.
  4. ^ 'Ndrangheta: catturato il boss superlatitante Candeloro Parrello, in Crime Blog.it. URL consultato il 6 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2015).
  5. ^ 'Ndrangheta: 52 arresti per tangenti Confiscati beni per 20 milioni di euro, in Repubblica.it.
  6. ^ Affari sui lavori della Salerno-Reggio. 50 arresti tra le cosche della 'ndrangheta, in Corriere.it.
  7. ^ Maxi Blitz della polizia a Palmi, 49 arresti su 52 per infiltrazioni in appalti A3, in Nuova Cosenza.
  8. ^ 'Ndrangheta: arresti in tutta Italia, al centro appalti per Terzo Valico ferroviario, in ansa.it, 19 luglio 2016. URL consultato il 19 luglio 2016.
  9. ^ 'Ndrangheta, le mani delle cosche sul Terzo Valico: quaranta arresti in tutta Italia. Nuove accuse per senatore Caridi, in repubblica.it, 19 luglio 2016. URL consultato il 19 luglio 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]