'Ndrina Palamara

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I Palamara o Palamara-Staiti sono una 'ndrina di Africo alleata dei Bruzzaniti e dei Morabito.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Faida di Motticella[modifica | modifica wikitesto]

Anni 2000[modifica | modifica wikitesto]

  • Il 5 febbraio 2007 sono state arrestate dai carabinieri ventuno persone nella Locride riguardanti presunti affiliati alla cosca dei Palamara, Favasuli e Morabito. L'operazione è nata dall'omicidio di Antonio Giorgi commesso il 31 ottobre 2005, si pensa morto per una faida fra famiglie.
  • Il 3 maggio 2007 la cosca dei Palamara assieme ai Morabito e Bruzzaniti è coinvolta nell'arresto di venti persone a Milano per traffico di cocaina, proveniente dal Sud America e passante dal Senegal. I traffici avvenivano in via Lombroso all'Ortomercato. Tra gli arrestati Antonino Palamara e Salvatore Morabito, il quale era al vertice del traffico. Nei pressi dell'Ortomercato vi era nato con proventi illeciti anche il night club "For a King".
  • Il 13 febbraio 2008 durante l'operazione Naos (Operazione coordinata dalla DDA di Perugia unitamente alla DDA di Reggio Calabria) vengono arrestate 50 persone di cui molte legate o affiliate ai Morabito-Bruzzaniti-Palamara, per il conseguimento di appalti nel campo turistico in Calabria e in particolare a Bivongi per l'ammodernamento di centrali idroelettriche con la collaborazione di elementi della politica come Pasquale Tripodi assessore al turismo dell'Udeur, il sindaco di Staiti e il vicesindaco di Brancaleone. Inoltre trafficavano in droga con la cosca camorristica dei casalesi[1][2].
  • Il 26 novembre 2008, su Repubblica viene reso noto che il noto locale romano "Cafè de Paris" è di proprietà di Damiano Villari e che è stato acquistato in parte anche dall'imprenditore perugino Stefano Todini per conto delle cosche Palamara e Alvaro[3][4].

Anni 2010[modifica | modifica wikitesto]

  • Il 26 settembre 2010 viene arrestato in Francia Roberto Cima affiliato ai Palamara di Ventimiglia condannato a 21 anni di carcere per l'omicidio di Aurelio Corica nel 1989. Era latitante dal 2003[5].
  • L'11 gennaio 2012 viene portata a termine dai Carabinieri l'operazione bellu lavuru 2, prosecuzione dell'indagine bellu lavuru 1 del 2008, arrestati diversi presunti affiliati e concorrenti esterni del clan Morabito-Palamara-Bruzzaniti, dei clan Talia e Vadalà di Bova e dei Rodà e Maisano; secondo le indagini i clan avrebbero fortemente condizionato gli appalti pubblici relativi alla s.s. 106 jonica e la variante stradale di Palizzi. In particolare le 'ndrine si sarebbero occupate del ciclo del calcestruzzo e delle assunzioni, forniture di cantiere e procedure di sub-appalto e nolo. Le attività investigative hanno colpito anche funzionari e dirigenti dell'ANAS e della società Condotte d'Acqua[6].
  • Il 17 luglio 2014 viene arrestato Bruno Palamara, accusato di traffico di droga internazionale tra Belgio, Germania e Paesi Bassi. I traffici partivano da Africo, Bianco e Brancaleone[7].
  • Il 7 novembre 2017 si conclude l'operazione Cumps-Banco nuovo nei confronti dei Morabito-Palamara con ordinanze di misura cautelare per 50 persone, di cui 32 in carcere, accusate a vario titolo di associazione mafiosa, concorrenza illecita, estorsione, falso ideologico, violenza e minacce a pubblico ufficiale. Tra i colpiti i più giovani delle cosche che dimostravano il loro potere nel mondo reale tra Africo Nuovo, Brancaleone e Bruzzano Zeffirio e nei social network. Nel comune di Brancaleone sono entrati anche durante una riunione della giunta comunale per ottenere alcuni appalti pubblici[8][9].

Esponenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Bruno Palamara (1963), latitante dal 2013 e arrestato nel 2014, era un narcotrafficante di livello europeo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Appalti e droga, 50 in manette. Arrestato ex assessore dell'Udeur, in Repubblica.it. URL consultato l'8 ottobre 2010.
  2. ^ Mafia, blitz dei carabinieri: 57 arresti, in Interfree. URL consultato l'8 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2009).
  3. ^ Gli affari delle cosche dal Café de Paris a piazza di Spagna, in Repubblica.it. URL consultato l'8 ottobre 2010.
  4. ^ La 'ndrangheta al Cafè de Paris addio al simbolo della Dolce Vita, in Repubblica.it. URL consultato l'8 ottobre 2010.
  5. ^ Arrestato boss calabrese Latitante da sette anni, in Repubblica.it. URL consultato il 6 ottobre 2010.
  6. ^ La multinazionale fa affari con i boss in manette manager e "picciotti", in Repubblica.it. URL consultato il 14 gennaio 2012.
  7. ^ 'Ndrangheta, arrestato il boss Palamara. Era uno dei 100 latitanti più pericolosi, 17 luglio 2014. URL consultato il 19 luglio 2014.
  8. ^ 'Ndrangheta, 50 arresti in Calabria. Rampolli dei clan traditi dai social: su Facebook come criminali da film, in repubblica.it, 7 novembre 2017. URL consultato il 7 novembre 2017.
  9. ^ 'Ndrangheta, appalti condizionati dalle cosche: 50 misure cautelari nel Reggino, in ilfattoquotidiano.it, 7 novembre 2017. URL consultato il 7 novembre 2017.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]