Monte Rainier: differenze tra le versioni

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Il '''Monte Rainier''' (''Mount Rainier'') è uno [[stratovulcano]] dormiente situato nello [[Stato di Washington]], a 87&nbsp;km da [[Seattle]]. Fa parte, come molti altri vulcani negli [[Stati Uniti d'America|USA]], della [[catena delle Cascate]] ed è anche il monte più alto della catena stessa, raggiungendo i {{tutto attaccato|4392}} [[metri]] di altezza. A causa delle sue notevoli dimensioni rispetto al paesaggio circostante ed il modo con cui domina il panorama, gli abitanti delle città vicine (come Seattle e [[Tacoma]]) si riferiscono al vulcano usando semplicemente "the Mountain" ("la Montagna").<ref>{{cita web |url=http://www.ac.wwu.edu/~bgoebel/members/bbarcott.htm |titolo=Monte Rainier |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090701075718/http://www.ac.wwu.edu/~bgoebel/members/bbarcott.htm |data=1º luglio 2009 }}</ref>
Il '''Monte Rainier''' ({{inglese|Mount Rainier}}), anche noto come '''Tahoma''' o '''Tacoma''', è uno [[stratovulcano]] attivo situato nello [[stato di Washington]], negli [[USA]], a 95&nbsp;km da [[Seattle]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.planetware.com/washington/from-seattle-to-mt-rainier-best-ways-to-get-there-us-wa-161.htm|accesso=27 giugno 2021|titolo=From Seattle to Mt. Rainier: 4 Best Ways to Get There|autore=Brad Lane|data=22 maggio 2020}}</ref> Situato nella [[catena delle Cascate]] del [[nord-ovest Pacifico]], oltre che nel [[parco nazionale del Monte Rainier|parco nazionale omonimo]], la vetta si erge per 4.392 m s.l.m., circostanza che la rende la maggiore del Washington, del gruppo montuoso a cui appartiene e dell'[[arco vulcanico delle Cascate|arco vulcanico]].<ref>{{cita web|lingua=en|accesso=28 giugno 2021|titolo=Mt. Rainier|url=https://madisonmountaineering.com/expedition/mt-rainier/}}</ref>


A causa del rischio determinato da una sua probabile e futura eruzione, il monte Rainier è considerato uno tra i 16 vulcani più pericolosi del mondo.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=xv4qlIPaSLUC&pg=PA341&dq=decade+volcano+mount+rainier&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjpxtndibvxAhVPXhoKHcxFDwsQ6AEwBHoECAkQAw#v=onepage&q&f=false|lingua=en|pagina=341|titolo=The Big Fact Book about Mount Rainier|autore=Bette Filley|editore=Dunamis House|anno=1996|isbn=978-18-80-40506-2}}</ref> La grande quantità di ghiaccio glaciale comporta la possibilità del monte Rainier di produrre enormi [[lahar]] che mettono in potenziale pericolo l'intera valle del fiume Puyallup. Secondo l'[[United States Geological Survey]], "circa 80.000 persone e le loro abitazioni risultano a rischio a causa della portata delle colate piroclastiche del monte Rainier".<ref name="Driedger">{{cita web|url=https://pubs.usgs.gov/fs/2008/3062/|lingua=en|autore=C.L. Driedger|autore2=K.M. Scott|data=1 marzo 2005|titolo=Mount Rainier – Learning to Live with Volcanic Risk|sito=[[United States Geological Survey]]|accesso=27 giugno 2021}}</ref>
== Descrizione ==
Geologicamente, si tratta di un [[vulcano]] abbastanza antico, che fa parte del cosiddetto [[arco vulcanico delle Cascate]]. L'ultima attività è stata però registrata nel [[1894]]. Per il momento non vi è un rischio imminente di [[eruzione vulcanica|eruzione]], ma gli scienziati si aspettano che il Rainier erutterà di nuovo. In caso di attività vulcanica, i paesi nei pressi dell'edificio vulcanico saranno quasi sicuramente soggetti a pericolosi [[lahar]] o a [[flussi piroclastici]]. I voli che atterrano a Seatle provenendo da Sud, durante le fasi di atterraggio passano vicini e a 400 metri sotto la cima.


==Alpinismo==
== Toponimo ==
Grazie alla sua altezza, il monte Rainier è una meta preferita dagli [[alpinisti]] più esperti, in quanto si tratta di una montagna molto difficile da [[Alpinismo|scalare]], non solo per i suoi estesi [[ghiacciai]], ma anche per il [[clima]] particolarmente freddo. Inoltre, ci vogliono almeno 2 o 3 giorni per scalare il vulcano. Circa {{M|8000}}-{{M|13000}} persone tentano di raggiungere la [[vetta]] della montagna ogni anno. Gli alpinisti che vogliono salire al di sopra di Camp Muir e Camp Schurman devono acquistare un permesso di salita<ref name="NPS-Climbing-Pass"> {{cita web |url= http://www.nps.gov/mora/planyourvisit/climbing-pass-faqs.htm |titolo= Mt. Rainier Climbing Pass FAQs |editore= National Park Service |lingua=en |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170208164827/https://www.nps.gov/mora/planyourvisit/climbing-pass-faqs.htm }}</ref>, inoltre chi volesse salire in solitaria deve avere un permesso speciale<ref>{{cita web |url = http://www.nps.gov/mora/planyourvisit/upload/climbing-sep11.pdf |titolo= Climbing Mount Rainier |editore= National Park Service |lingua=en}}</ref>.


Il monte Rainier era conosciuto dai [[Salish]] come ''Talol'', ''Tacoma'' o ''Tahoma''. Un'ipotesi sull'origine della parola fa riferimento alla divinità della "madre delle acque" come conosciuta nelle [[lingue lushootseed]] parlate dal popolo Puyallup.<ref name="kiro">{{cita web|url=https://www.kiro7.com/news/local/changing-name-mount-rainier-new-effort-washington-tribes/RZ7STJVYDNFMLGPNCHZY62CRWI/|accesso=28 giugno 2021|titolo=Changing the name of Mount Rainier? The new effort from Washington tribes|data=23 aprile 2021}}</ref> Il linguista William Bright riferisce che l'etimologia del termine stava per "montagna innevata".<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=William Bright|titolo=Native American Placenames of the United States|data=2004|editore=University of Oklahoma Press|isbn=0-8061-3576-X|pagina=469|url=https://books.google.it/books?id=5XfxzCm1qa4C&q=tacoma&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false}}</ref> Altri nomi originariamente utilizzati includono Tahoma, Tacobeh e Pooskaus.<ref name="kiro"/>
<gallery>

File:Mount Rainier 3D version 1.JPG|Mont Rainier 3D
La denominazione attuale si deve a [[George Vancouver]], che lo chiamò così in onore del suo amico, il [[retroammiraglio]] [[Peter Rainier]].<ref name="mrnn">{{cita web|titolo=Historical Notes: Vancouver's Voyage|rivista=Mount Rainier Nature Notes|url=http://npshistory.com/nature_notes/mora/vol7/vol7-14e.htm|volume=VII|numero=14|anno=1929|accesso=28 giugno 2021}}</ref> La [[:File:Map of Lewis and Clark's Track, Across the Western Portion of North America, published 1814.jpg|mappa della spedizione di Lewis e Clark]] del 1804-1806 si riferisce ad esso come ''Mt. Regniere''.
File:Mount Rainier 5917s.JPG|Il monte Rainier.

</gallery>
Sebbene ''Rainier'' fosse stato considerato il nome ufficiale della montagna, Theodore Winthrop, nel suo libro di viaggio pubblicato postumo del 1862 "La canoa e la sella" (''The Canoe and the Saddle''), si riferiva alla montagna come ''Tacoma'' e, per un breve arco temporale, entrambi le designazioni andarono adoperate in modo intercambiabile, sebbene ''Mt. Tacoma'' fosse preferito nella vicina città [[Tacoma|omonima]].<ref>{{cita libro|autore=Theodore Winthrop|capitolo=VII. Tacoma|titolo=The canoe and the saddle: adventures among the northwestern rivers and forests, and Isthmiana|url=http://memory.loc.gov/cgi-bin/ampage?collId=mymhiwe&fileName=f891w56/mymhiwef891w56.db&recNum=121&itemLink=r?ammem/mymhiwe:@field(DOCID+@lit(mymhiwef891w56div7))%23f891w56122&linkText=1|accesso=28 giugno 2021|lingua=en|edizione=8|anno=1866|editore=Ticknor and Fields|città=Boston|isbn=0-665-37762-2}}</ref>

Nel 1890, l'United States Board on Geographic Names dichiarò che la montagna sarebbe divenuta conosciuta come ''Rainier''.<ref>{{cita pubblicazione|autore=Donald J. Orth|anno=1992|titolo=The Creation|pagina=18|rivista=Meridian|editore=Map and Geospatial Information Round Table|numero=2|url=https://geonames.usgs.gov/docs/Proceedings%20of%20a%20Centennial%20Symposium.pdf|oclc=18508074|accesso=28 giugno 2021}}</ref> Nel giro dello stesso periodo, nel 1897, la Riserva forestale del Pacifico andò convertita nella Riserva forestale del monte Rainier e tre anni dopo seguì la costituzione del parco nazionale. Ancora nel Novecento, esisteva un movimento che intendeva convertire il nome della montagna in ''Tacoma'' e il Congresso considerò una risoluzione per cambiarlo fino al 1924.<ref>{{cita libro|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=atNGAQAAIAAJ&pg=RA31-PP9&dq=1924+tacoma+name+change+rainier&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiTkqyXlbvxAhVBxYUKHYMbBocQ6AEwBXoECAoQAw#v=onepage&q&f=true|pagina=9|titolo=United States Congressional Serial Set|volume=8220|autore=United States Congress|editore=U.S. Government Printing Office|anno=1924}}</ref>

In vista del [[Super Bowl XLVIII]], il Senato dello stato di Washington ha approvato una risoluzione venerdì 31 gennaio 2014, rinominando temporaneamente la montagna [[Seattle Seahawks]] fino alla mezzanotte dopo la manifestazione sportiva, lunedì 3 febbraio 2014, in armonia con la ridenominazione di 53 montagne in [[Colorado]] in onore dei 53 membri dei [[Denver Broncos]] da parte del [[governatore del Colorado]] [[John Hickenlooper]].<ref>{{cita web|url=https://www.tehaleh.com/the-latest/blog/posts-by-date/2016/april/10-fun-facts-about-mount-rainier/|lingua=en|accesso=28 giugno 2021|titolo=10 Fun Facts About Mount Rainier}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.livescience.com/42938-colorado-mountains-renamed-super-bowl.html|titolo=Colorado's Highest Peaks Re-Named After Super Bowl Team|accesso=28 giugno 221|autore=Stephanie Pappas January 29|anno=2014}}</ref>

Dopo il ripristino nel 2015 del nome originale ''[[Denali]]'' per quanto riguardava il monte McKinley in Alaska, il dibattito sul Rainier si è intensificato, senza però giungere ad alcuna conclusione definitiva.<ref name="kiro"/>

== Geografia ==

[[File:Seattle 4.jpg|thumb|Il monte Rainier visto da Kerry Park a [[Seattle]]]]
[[File:Mount Rainier from 30,000 feet.jpg|thumb|Il monte Rainier da un aereo]]

Il monte Rainier è la vetta più alta di Washington e della [[catena delle Cascate]]: si trova appena ad est di Eatonville e giusto a sud-est di Tacoma e Seattle.<ref name="pb"/> È terza nella classifica delle 128 vette montuose ultraprominenti degli Stati Uniti e ha una [[prominenza topografica]] di 4.026 m, un numero maggiore di quella del [[K2]], la seconda montagna più alta del mondo, la quale si ferma a 4.020.<ref name="pb"/> Nelle giornate limpide domina l'orizzonte sud-orientale nella maggior parte dell'[[Area metropolitana di Seattle|area metropolitana di Seattle-Tacoma]] a tal punto che i locali a volte la chiamano semplicemente "la montagna".<ref>{{cita web|url=https://web.archive.org/web/20090113034513/http://www.ac.wwu.edu/~bgoebel/members/bbarcott.htm|titolo=The Mountain is Out|accesso=28 giugno 2021|autore=Bruce Barcott|data=27 aprile 1999|editore=Western Washington University}}</ref> Nei giorni di straordinaria visibilità, si può ammirare anche da [[Corvallis (Oregon)|Corvallis]] (con più precisione da Marys Peak), e [[Victoria (Canada)|Victoria]], in [[Columbia Britannica]].<ref>{{cita web|url=https://web.archive.org/web/20091103022955/http://www.nature-spot.com/2009/10/americas-10-most-dangerous-hikes.html|accesso=28 giugno 2021|titolo=View of Rainier|sito=Future Spot}}</ref>

Grazie ai suoi 26 ampi [[Ghiacciaio|ghiacciai]] e ai 93 km² di estensione delle zone occupate da neve permanente, il Rainier è quello con la maggiore estensione per numero di ghiacciai.<ref name="cvo-glacier">{{cita web|lingua=en|titolo=Glaciers Help to Shape Mount Rainier|url=https://www.usgs.gov/volcanoes/mount-rainier/glaciers-help-shape-mount-rainier|autore=Lyn Topinka|anno=2002|sito=United States Geological Survey}}</ref><ref name="dri"/> La sommità è sormontata da due crateri vulcanici, ciascuno più esteso di 300 m di diametro, con il cratere est più grande che si sovrappone al cratere ovest. Il calore [[Geotermia|geotermico]] del vulcano mantiene le aree di entrambi i bordi dei crateri scevre da neve e ghiaccio e ha formato la più grande rete di [[caverna glaciale|caverne glaciali]] all'interno dei crateri intrisi di ghiaccio, con quasi 3,2 km di passaggi.<ref>{{cita pubblicazione|autore=D.R. Zimbelman|autore2=R.O. Segale|autore3=G.P. Landis|titolo=Fumaroles in ice caves on the summit of Mount Rainier—preliminary stable isotope, gas, and geochemical studies|rivista=Journal of Volcanology and Geothermal Research|volume=97|pagine=457–473|anno=2000|doi=10.1016/S0377-0273(99)00180 -8|url=https://zenodo.org/record/1260041#.YNo8f-RoYlQ}}</ref><ref>{{cita web|titolo=Exploring Rainier's summit steam caves|autore=Sandi Doughton|sito=The News Tribune|data=25 ottobre 2007|url=https://web.archive.org/web/20120905080031/http://www.thenewstribune.com/2007/10/08/174171/exploring-rainiers-summit-steam.html|access=28 giugno 2021}}</ref>
Un piccolo lago del cratere, vasto circa 40x9 m di dimensione e profondo 5, il più alto del Nord America con un'elevazione superficiale di 4.329 m, occupa la porzione più bassa del cratere occidentale, al di sotto di più di 30 m di ghiaccio ed è accessibile solo attraverso le grotte.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Eugene P. Liver|autore2=William K. Steele|titolo=Firn Caves in the Valcanic Craters of Mount Rainier, Washington|rivista=The NSS Bulletin|volume=37|numero=3|pagine=45–55|anno=1975|url=https://caves.org/pub/journal/PDF/V37/v37n3-Kiver.htm}}</ref>

I fiumi Carbon, Puyallup, Mowich, Nisqually e Cowlitz partono tutti dagli omonimi ghiacciai del vulcano, mentre le sorgenti del fiume White sono i ghiacciai Winthrop, Emmons e Fryingpan. Il White, il Carbon e il Mowich si uniscono al fiume Puyallup, che sfocia nella baia di Commencement, a [[Tacoma]]; il Nisqually sfocia nello [[stretto di Puget]] a est di [[Lacey (Washington)|Lacey]]; il Cowlitz si unisce al [[Columbia (fiume)|Columbia]] tra [[Kelso (Washington)|Kelso]] e [[Longview (Washington)|Longview]].

[[File:Mt. Rainier seen from Bainbridge Island.jpg|thumb|left|Il Little Tahoma Peak; a sinistra, il monte Rainier]]

L'ampia sommità del Rainier ospita tre cime che hanno una propria denominazione, la più alta delle quali è chiamata Columbia Crest. La seconda per elevazione è Point Success (4.315 m), all'estremità meridionale dell'altopiano sommitale, in cima alla cresta nota come Success Cleaver. Ha una [[prominenza topografica]] di circa 42 m, ragion per cui non è considerato un picco separato. La più bassa delle tre cime è Liberty Cap (150 m), all'estremità nord-occidentale, che si affaccia su Liberty Ridge, il Sunset Amphitheatre e il caratteristico Willis Wall. Liberty Cap ha una prominenza di 150 m, tanto che taluno lo considera un picco separato. Un limite di prominenza di 122 m è comunemente usato nello stato di Washington.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.peakbagger.com/list.aspx?lid=21303|titolo=Washington State Top 100 Peaks|accesso=28 giugno 2021}}</ref>

Sul fianco orientale del Rainier c'è un picco noto come Little Tahoma Peak (3.395 m), una sorta di testimonianza dell'antico e decisamente più elevato monte Rainier del passato. Ha una prominenza di 262 m e non viene quasi mai scalata in diretta congiunzione con la Columbia Crest, quindi di solito è considerata come una cima separata. Se considerato separatamente dal Rainier, il Little Tahoma Peak dovrebbe essere annoverato quale terza vetta più alta di Washington.<ref>{{cita libro|pagina=233|url=https://books.google.it/books?id=bnkSAQAAIAAJ&q=To+the+south+rears+the+irregular+pyramid+of+Little+Tahoma+,+the+third+highest+peak+in+Washington+state&dq=To+the+south+rears+the+irregular+pyramid+of+Little+Tahoma+,+the+third+highest+peak+in+Washington+state&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiug6y5qbvxAhVMi6QKHcgCDzoQ6AEwAHoECAQQAw|lingua=en|titolo=Fire Mountains of the West: The Cascade and Mono Lake Volcanoes|autore=Stephen L. Harris|editore=Mountain Press Publishing Company|anno=1988|isbn=978-08-78-42220-3}}</ref><ref>{{cita web|url=https://web.archive.org/web/20110713013349/http://cwillett.imathas.com/local/little-t/index.html|lingua=en|titolo=Little Tahoma|sito=Mount Rainier National Park|accesso=28 giugno 2021}}</ref>

=== Geologia ===

[[File:Mount Rainier 6909h.JPG|thumb|Parziale panoramica dei ghiacciai su uno dei lati del monte Rainier]]

Il monte Rainier è un [[stratovulcano]] compreso nell'[[arco vulcanico delle Cascate]] in grado di rilasciare colate laviche, [[lahar]] e [[Colata piroclastica|flussi piroclastici]]. I suoi primi depositi vulcanici sono stimati a più di 840.000 anni e rientrano nella formazione Lily (da circa 2,9 milioni a 840.000 anni fa). I primi depositi formarono un "proto-Rainier" o un cono ancestrale che costituì il predecessore di quello attuale, che ha più di 500.000 anni.<ref name="woo5860">{{cita libro|autore=C.A. Wood|autore2=J. Kienle|anno=1990|lingua=en|titolo=Volcanoes of North America: United States and Canada|editore=Cambridge University Press|pagine=158-160|isbn=0-521-36469-8|url=https://archive.org/details/volcanoesofnorth0000unse/page/158}}</ref><ref name="ehmr">{{cita web|lingua=en|sito=USGS|titolo=The Eruption History of Mount Rainier|url=https://www.usgs.gov/volcanoes/mount-rainier/eruption-history-mount-rainier|accesso=29 giugno 2021}}</ref>

Il vulcano si presenta come altamente eroso, con ghiacciai sulle sue pendici, e sembra essere composto principalmente da [[andesite]]. Probabilmente il Rainier un tempo svettava ancora più in alto rispetto a oggi, toccando i circa 4.900 m, prima che ingenti quantità di lahar (geologicamente note per la zona come ''Osceola Mudflow'') ne riducessero l'elevazione quasi 5.000 anni fa.<ref>{{cita web|lingua=en|titolo=History of landslides and Debris Flows at Mount Rainier|autore=Kevin M. Scott|autore2=James W. Vallance|anno=1993|editore=Open-File Report 93-111|sito=USGS|url=https://wa.water.usgs.gov/pubs/fs/fs_landslide.html|access-date=29 giugno 2021}}</ref> Dopo quel momento, il Rainier non smise di sversare detriti e lahar nelle sue successive eruzioni, la cui portata fu forse estesa a causa della grande quantità di ghiaccio glaciale presente nei dintorni del cratere. Si rinvengono tracce di lahar da lui emesse ​​fino allo [[stretto di Puget]], distante pressoché una cinquantina di chilometri.<ref name="ehmr"/> Poco dopo i 5.000 anni fa, una grossa fetta del vulcano si frantumò e si staccò dal cono principale, finendo trascinata fino a dove oggi sorge [[Tacoma]], a sud di Seattle.<ref name="sw">{{cita web|lingua=en|url=https://www.seattleweekly.com/news/the-super-flood-2/|titolo=The Super Flood|autore=F. Parchman|data=9 ottobre 2006|sito=Seattle Weekly|accesso=29 giugno 2021}}</ref> Una simile massiccia valanga di roccia e ghiaccio, che come si anticipava ridusse l'altezza del vulcano, fece da apripista alla successiva ''Electron Mudflow'', un'altra ondata di lahar che, tuttavia, non rsggiunse la portata delle colate precedenti.<ref name="cra"/>

Dopo il grande crollo di circa 5.000 anni fa, successive eruzioni di lava e [[tefra]] hanno contribuito a conferire all'odierno cono sommitale la cima oggi visibile circa 1.000 anni fa. I geologi sono stati in grado di individuare ben 11 strati di tefra risalenti all'[[Olocene]].<ref name="woo5860"/>

==== Attività vulcanica attuale ====

[[File:Mount Rainier Hazard Map-en.svg|left|upright|thumb|Mappa delle aree esposte a rischio in caso di eruzione]]

La prima [[eruzione vulcanica]] registrata più di recente è quella tra il 1820 e il 1854, ma molti testimoni oculari hanno riferito di attività eruttiva anche nel 1858, 1870, 1879, 1882 e 1894.<ref name="ehmr"/>

Non tanto tempo fa, si è deciso di piazzare sensori di monitoraggio sismici un po' ovunque nel [[parco nazionale del monte Rainier]] e sulla montagna stessa per monitorarne l'attività.<ref>{{cita web|lingua=en|titolo=Mount Rainier|url=https://www.usgs.gov/volcanoes/mount-rainier/|sito=USGS|data=27 aprile 2007|accesso=29 giugno 2021}}</ref> Un'eruzione potrebbe essere mortale per tutti coloro che vivono in aree nelle immediate vicinanze del vulcano e un'eruzione potrebbe farsi sentire anche in una fascia geografica compresa tra [[Vancouver]], in [[Canada]], e [[San Francisco]], in [[California]], a causa delle enormi quantità di cenere che fuoriescono dal vulcano nell'atmosfera.<ref>{{cita web|lingua=en|titolo=How dangerous is Mount Rainier?|sito=USGS|url=https://www.usgs.gov/faqs/how-dangerous-mount-rainier?qt-news_science_products=0#qt-news_science_products|data=25 settembre 2003|accesso=29 giugno 2021}}</ref>

Il monte Rainier si trova in un'area che a sua volta rientra nel bordo orientale della [[Cintura di fuoco|cintura di fuoco del Pacifico]], la quale include montagne e caldere quali lo [[Monte Shasta|Shasta]] e [[Lassen Peak]] in California, il [[lago Crater]], le [[Three Sisters (Oregon)|Three Sisters]] e il [[monte Hood]] in Oregon, il [[Monte Saint Helens|Saint Helens]], l'[[Monte Adams|Adams]], [[Glacier Peak]] e il [[Monte Baker|Baker]] nel Washington, e il massiccio del monte Cayley, il [[Monte Garibaldi|Garibaldi]], la caldera di Silverthrone e il massiccio del monte Meager in Columbia Britannica. Mentre varie delle località appena esposte appaiono inattive, non si esclude del tutto che possano tornare a risvegliarsi, ragion per cui gli scienziati su entrambi i lati del confine continuano a raccogliere preziosi date sulle eruzioni passate di ciascuna delle caldere, allo scopo di prevedere come si potrebbero comportare, in caso di eruzione, le montagne in questo arco sia nell'immediato sia nel prossimo futuro, compreso il Rainier.<ref>{{cita web|url=https://www.wired.com/2015/05/volcanoes-cascades-quiet-lately/|accesso=29 giugno 2021|autore=Erik Klemetti|data=22 maggio 2015|titolo=Why Have Volcanoes in the Cascades Been So Quiet Lately?|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|titolo=CVO Monitoring Program: Keeping an Eye on Cascade Volcanoes|url=https://www.usgs.gov/media/videos/cvo-monitoring-program-keeping-eye-cascade-volcanoes|accesso=29 giugno 2021|sito=USGS|data=21 febbraio 2014}}</ref> Di questi, solo due hanno eruttato dall'inizio del XX secolo: il Lassen nel 1915 e il St. Helens nel [[Eruzione del monte Saint Helens del 1980|1980]] e nel 2004. Ad ogni modo, le eruzioni passate di questo arco vulcanico annoverano più esempi di [[eruzione di tipo pliniano]] o subpliniano: l'ultima eruzione del lago Crater, accaduta quando il monte Mazama risultava abbastanza grande da causare il crollo del suo cono, e del vicino più prossimo del monte Rainier, il St. Helens, produssero la maggiore eruzione negli Stati Uniti continentali nel 1980.<ref>{{cita web|url=https://pubs.usgs.gov/fs/2002/fs092-02/|lingua=en|titolo=Mount Mazama and Crater Lake: Growth and Destruction of a Cascade Volcano|sito=USGS|accesso=29 giugno 2021}}</ref> Gli studiosi discutono con grande animazione degli effetti che potrebbero seguire a una grande eruzione nella catena delle Cascate.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://kuow.org/stories/what-will-happen-when-mount-rainier-erupts/|titolo=What will happen when Mount Rainier erupts?|autore=Joshua McNichols|accesso=29 giugno 2021}}</ref>

Il monte Rainier è annoverato nella lista dei ''Decades Volcano'', ovvero i 16 con la maggiore probabilità di causare perdite di vite umane e danni agli edifici qualora l'attività eruttiva riprendesse.<ref>{{cita web|lingua=en|titolo=Mount Rainier, Washington, USA - IAVCEI "Decade Volcano" - Hazards, Seismicity, and Geophysical Studies|autore=S.D. Malone|autore2=S.C. Moran|editore=IAVCEI conference on volcanic hazard in densely populated regions|accesso=29 giugno 2021|anno=1995|url=https://web.archive.org/web/19970722201431/http://www.geophys.washington.edu/SEIS/PNSN/RAINIER/decadevolc.html}}</ref> Se il monte Rainier eruttasse con la stessa potenza del St. Helens il 18 maggio 1980, l'effetto sarebbe proporzionalmente maggiore, se si pensa alle quantità molto più massicce di ghiaccio glaciale situate sul primo rispetto al secondo: inoltre, aree urbane molto più densamente popolate circondano il Rainier e, dato non trascurabile, quest'ultimo è grande quasi il doppio della controparte appena menzionata.<ref name="cra">{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=D.R. Crandall|anno=1971|titolo=Postglacial lahars from Mount Rainier Volcano, Washington|rivista=U.S. Geological Survey Professional Paper|volume=677|url=https://pubs.er.usgs.gov/publication/pp677|doi=10.3133/pp677}}</ref><ref>{{cita web|url=https://web.archive.org/web/20120317153808/http://wwwb.tribnet.com/projects/lahar/lahar.asp|autore=Rob Tucker|lingua=en|data=23 luglio 2001|titolo=Lahar: Thousands live in harm's way|sito=Tacoma News Tribune}}</ref> I lahar rilasciati dal Rainier, considerando che, secondo l'[[United States Geological Survey]] (USGS), vari centri urbani abitati per un totale di 150.000 persone sorgono proprio su antichi depositi fangosi, rappresentano il maggior rischio per la vita umana, per le costruzioni e per alcuni habitat di specie faunistiche e floristiche.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|titolo=Sedimentology, Behavior, and Hazards of Debris Flows at Mount Rainier, Washington|autore=K.M. Scott|autore2=J.W. Vallance|autore3=P.T. Pringle|url=https://pubs.er.usgs.gov/publication/pp1547|rivistq=Geological Survey Professional Paper 1547|anno=1995|editore=USGS}}</ref><ref name="Driedger"/> Oltre al molto ghiaccio in cima al vulcano, si riscontra pure una certa attività idrotermale. Secondo Geoff Clayton, un noto geologo dello stato di Washington, qualora accadesse di nuovo l'''Osceola Mudflow'' di 5000 anni fa della stessa portata, questa porterebbe alla distruzione di [[Enumclaw]], [[Orting]], [[Kent (Washington)|Kent]], [[Auburn (Washington)|Auburn]], [[Puyallup]], [[Sumner (Washington)|Sumner]] e [[Renton (Washington)|Renton]].<ref name="sw"/> Un tale flusso fangoso, senza dimenticare la portata dei flussi piroclastici potrebbe raggiungere altresì l'estuario del Duwamish e radere al suolo parte dei quartieri di [[Downtown Seattle|Seattle]], oltre ad innescare [[tsunami]] nello stretto di Puget ed esondazioni del [[lago Washington]].<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|titolo=Volcano hazards from Mount Rainier, Washington, revised 1998|anno=1998|autore=R.P. Hoblitt ''et al.''|rivista=Open-File Report 98-428|editore=USGS|url=https://pubs.er.usgs.gov/publication/ofr98428}}</ref>

[[File:Volcano evacuation route sign.jpg|thumb|left|upright|La segnaletica di evacuazione di emergenza sotto il Rainier indica percorsi di fuga in caso di eruzione o rilascio di [[lahar]]]]

Secondo K. Scott, ricercatore dell'USGS:

{{citazione|Una casa costruita in una qualsiasi delle aree di inondazione probabilisticamente definite sulle nuove mappe risulta più esposta al rischio di danneggiamento o distruzione da un lahar piuttosto che da un incendio [...] Per esempio e più nello specifico, una casa costruita in una zona che appare inondata in media ogni 100 anni, ha 27 volte più possibilità di subire danni o distruzioni da un flusso che da un incendio. La popolazione è consapevole del pericolo del fuoco, ragion per cui paga un'assicurazione contro gli incendi e procede ad installare allarmi antifumo; malgrado questo, la maggior parte della gente non è consapevole dei rischi rappresentati dai lahar, tanto che pochi hanno stipulato un'assicurazione contro le inondazioni.<ref>{{cita pubblicazione|url=https://pubs.er.usgs.gov/publication/ha729|lingua=en|titolo=Debris flow, debris avalanche and flood hazards at and downstream from Mount Rainier, Washington|editore=USGS|accesso=29 giugno 2021|anno=1995|autore=Kevin M. Scott|autore2=J. W. Vallance}}</ref>}}

Il rischio vulcanico appare in qualche modo mitigato dalle sirene di allarme preposte ad avvertire in caso di lahar e dai segnali delle vie di fuga nella [[Contea di Pierce (Washington)|contea di Pierce]].<ref>{{cita web|accesso=29 giugno 2021|lingua=en|url=https://volcanoes.usgs.gov/volcanoes/mount_rainier/mount_rainier_monitoring_99.html|titolo=Monitoring Lahars at Mount Rainier}}</ref> Anche la più popolosa [[Contea di King (Washington)|contea di King]] rientra nell'areale del lahar, ma non sono state effettuate zonizzazioni volte a prevedere restrizioni in caso di nuove attività vulcaniche.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://kingcounty.gov/depts/emergency-management/hazards/volcano.aspx|accesso=29 giugno 2021|titolo=Volcano|sito=King County}}</ref> Dal 2001, i finanziamenti del governo federale per la protezione della zona dal rischio di lahar si sono ridotti drasticamente, portando le autorità locali in città come [[Orting]] a dover convivere con pochi strumenti concreti il timore di un disastro dalla portata simile alla [[Eruzione del Nevado del Ruiz del 1985|tragedia di Armero]].<ref>{{cita web|lingua=en|sito=Global Volcanism Program|accesso=29 giugno 2021|url=https://volcano.si.edu/volcano.cfm?vn=351020|titolo=Nevado del Ruiz}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.geotimes.org/apr04/feature_MountRainier.html|titolo=Paths of Destruction: The Hidden Threat at Mount Rainier|sito=Geotimes|data=aprile 2004|access-date=2013-12-27}}</ref>

==== Sismologia ====

Di solito, si registrano 3-4 scosse ogni mese vicino alla vetta, mentre di tanto in tanto si verificano sciami da 5 a 10 terremoti superficiali nell'arco di due o tre giorni, prevalentemente nel raggio di 4 km al di sotto della vetta.<ref>{{cita web|sito=USGS|url=https://www.usgs.gov/volcanoes/mount-rainier/earthquake-monitoring-mount-rainier|accesso=29 giugno 2022|titolo=Earthquake Monitoring at Mount Rainier|lingua=en}}</ref> Si ritiene che tali terremoti siano causati dalla circolazione di fluidi caldi sotto il Rainier. Sulla stessa scia, presumibilmente, sorgenti calde e sfiati di vapore all'interno del parco nazionale del monte Rainier sono generati da tali fluidi.<ref>{{cita web|url=http://www.ess.washington.edu/SEIS/PNSN/RAINIER/|lingua=en|titolo=Mount Rainier Seismicity Information|sito=The Pacific Northwest Sismic Network|data=7 dicembre 2006|accesso=29 giugno 2021}}</ref> Sciami sismici (non scatenati da una scossa principale) risultano comuni nella pancia dei vulcani della catena e raramente vengono associati all'attività eruttiva: inevitabilmente, il Rainier rientra in tale categoria. Tra gli sciami durati per giorni si annoverano quelli del 2002, del 2004, del 2007 e del 2009, due dei quali (2002 e 2004) includevano terremoti di magnitudo 3.2. Quello del 2009 produsse il maggior numero di sismi mai registrato da quando è attivo il monitoraggio da oltre due decenni prima.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.usgs.gov/volcano/volcano-updates|titolo=Volcano Hazards Program Office|sito=USGS|data=23 settembre 2006|accesso=28 maggio 2011}}</ref> Ulteriori sciami sono stati studiati più di recente nel 2011 e nel 2021.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.columbian.com/news/2011/oct/16/spate-of-quakes-around-mount-rainier/|titolo=Spate of quakes around Mount Rainier|sito=The Columbian|data=16 ottobre 2011}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|data=21 febbraio 2021|url=https://www.kiro7.com/news/local/swarm-earthquakes-detected-mount-rainier/6SUYT6HV55HAXMGLHXEA4JFZ64/??|titolo=Swarm of earthquakes detected at Mount Rainier}}</ref>

=== Clima ===

La vetta del Rainier ha un [[clima glaciale]] ([[classificazione dei climi di Köppen]]: '''EF''').

{{ClimaAnnuale
|nome = Monte Rainier (4.392 m)<ref>{{cita web|sito=SummitPost|url=https://www.summitpost.org/interesting-weather-statistics-for-us-mountain-summits/171585#chapter_5|titolo=Interesting Weather Statistics for US Mountain Summits"|lingua=en|accesso=29 giugno 2021}}</ref>
|tempmax = −14, −13, −12, −8, −6, −3, 1, 0, −2, −7, −10, −13
|tempmin = −19, −19, −19, −17, −14, −12, −9, −10, −11, −14, −17, −19
}}

=== Ghiacciai ===

[[File:Mount Rainier 3D version 1.JPG|thumb|Rappresentazione tridimensionale del Monte Rainier]]
[[File:Nisqually Glacier 0902.JPG|thumb|Il ghiacciaio Nisqually, chiaramente visibile da sud-est della montagna]]

La descrizione del monte Rainier non può prescindere dall'analisi dei ghiacciai, che hanno un impatto in differenti contesti: essi erodono infatti il cono vulcanico e costituiscono importanti sorgenti per diversi fiumi, compresi alcuni che forniscono acqua sfruttata dall'uomo sotto forma di [[energia idroelettrica]] o per l'[[irrigazione]]. Insieme a chiazze di neve perenne, le 29 calotte glaciali coprono 78,8 km² della superficie della montagna nel 2015 e hanno un volume stimato di 2,9 km³.<ref>{{cita web|url=https://gsa.confex.com/gsa/2017AM/webprogram/Paper299694.html|titolo=Abstract: dramatic changes to glacial volume and extent since the late 19th Century at Mount Rainier National Park, Washington, USA|sito=gsa.confex.com|accesso=29 giugno 2021}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.nps.gov/mora/learn/nature/glaciers.htm|sito=[[National Park Service]]|lingua=en|titolo=Glaciers|accesso=29 giugno 2021}}</ref><ref name="cvo-glacier"/><ref name="dri">{{cita web|lingua=en|autore=C.L. Driedger|titolo=Glaciers Help to Shape Mount Rainier|url=https://volcanoes.usgs.gov/volcanoes/mount_rainier/mount_rainier_geo_hist_77.html|sito=USGS|accesso=29 giugno 2021}}</ref>

I ghiacciai scorrono sotto l'influenza della gravità per l'azione combinata dello scorrimento sulla roccia su cui giacciono e per [[deformazione]], con un graduale spostamento tra e all'interno dei singoli cristalli di ghiaccio. Le velocità massime si registrano vicino alla superficie e lungo la linea centrale del ghiacciaio. Durante il maggio 1970, si è proceduto a misurare il ghiacciaio Nisqually, scoprendo che si muoveva alla velocità di 74 cm al giorno. Le portate sono generalmente maggiori in estate che in inverno, probabilmente a causa della presenza di cospicue quantità di acqua di disgelo alla base del ghiacciaio.<ref name="dri"/>

La dimensione dei ghiacciai sul monte Rainier ha oscillato in modo significativo in passato. Ad esempio, durante il [[Pleistocene]], da circa 25.000 a circa 15.000&nbsp;anni fa, essi coprivano la maggior parte dell'area ora entro i confini del parco nazionale e giungevano fino al perimetro dell'attuale bacino dello stretto di Puget.<ref name="dri"/>

Tra il XIV secolo e il 1850, molti dei ghiacciai del monte Rainier sono avanzati fino alla loro massima estensione a valle dall'ultima era glaciale. Molti progressi di questo tipo si sono verificati in tutto il mondo durante tale fase storica, nota in geologia come [[piccola era glaciale]]. Durante quest'ultimo lasso di tempo, il ghiacciaio Nisqually avanzò da 200 a 240 m verso il fondovalle.<ref name="dri"/>

Il [[Ritiro dei ghiacciai dal 1850|ritiro dei ghiacciai della piccola era glaciale]] si dimostrò lento fino al 1920 circa, quando subì un'accelerata. Tra il culmine della piccola era glaciale e il 1950, sul monte Rainier si è affrontata una perdita di circa un quarto della loro estensione. Tuttavia, a partire dal 1950 e fino all'inizio degli anni '80, molti dei principali ghiacciai sono avanzati in risposta alle temperature relativamente più fresche della metà del secolo. I ghiacciai Carbon, Cowlitz, Emmons e Nisqually avanzarono durante la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80 a causa delle abbondanti nevicate negli anni '60 e '70. Dall'inizio degli anni '80, tuttavia, svariati ghiacciai si sono assottigliati e ritirati.<ref name="dri"/>

I ghiacciai del monte Rainier possono trasformarsi in fiumi di fango, attraverso [[jökulhlaup|inondazioni]] non associate ad alcuna eruzione. Il South Tahoma generò 30 inondazioni negli anni '80 e nei primi anni '90, oltre che di nuovo nell'agosto 2015.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.seattletimes.com/seattle-news/science/rainier-melting-unleashes-glacial-outbursts-of-debris/|titolo=Rainier melting unleashes 'glacial outbursts' of debris|sito=Seattle Times|data=14 agosto 2015|accesso=29 giugno 2021|autore=Sandi Doughton}}</ref>

=== Ecologia ===

[[File:Mount Rainier 3.jpg|thumb|Il lago Reflection, meta prediletta dei fotografi che intendono immortalare dalla distanza il Rainier]]

La tutela riservata al monte Rainier come parco nazionale protegge il suo ecosistema, fornendo un habitat congeniale a molte specie nella regione, tra cui esemplari di flora e fauna [[Endemismo|endemici]] come la [[Volpe rossa|volpe rossa delle Cascate]] (''Vulpes vulpes cascadensis'') e la specie del genere ''[[Pedicularis]]'' ''Pedicularis rainierensis''.<ref>{{cita web|lingua=en|titolo=Mount Rainier is a special place|url=Mount Rainier is a special place|sito=National Park Service|accesso=29 giugno 2021}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|titolo=Carnivores|url=https://www.nps.gov/mora/learn/nature/carnivores.htm|sito=National Park Service|accesso=29 giugno 2021}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|autore=F.A. Warren|titolo=Pedicularis rainierensis|url=https://www.dnr.wa.gov/publications/amp_nh_pera6.pdf|sito=Department of Natural Resources|accesso=29 giugno 2021}}</ref> L'ecosistema della montagna è assai [[Biodiversità|variegato]], soprattutto per via del fatto che il clima varia a seconda delle diverse altitudini.<ref name="ani"/> Gli scienziati hanno proceduto a catalogare gli esseri viventi che si trovano nella zona della foresta, in quella del [[piano alpino]] e del [[piano nivale]], rintracciandone più di 1.000 tra [[Piante|vegetali]] e [[funghi]].<ref name="pla">{{cita web|lingua=en|accesso=29 giugno 2021|sito=National Park Service|url=https://www.nps.gov/mora/learn/nature/plants.htm|titolo=Plants}}</ref> Per quanto riguarda la [[fauna]], la montagna ospita 65 specie di [[mammiferi]], 5 [[rettili]], 182 [[uccelli]], 14 [[anfibi]] e 14 [[pesci]] autoctoni, oltre a una quantità innumerevole di [[invertebrati]].<ref name="ani">{{cita web|lingua=en|titolo=Animals|url=https://www.nps.gov/mora/learn/nature/animals.htm|sito=National Park Service|accesso=29 giugno 2021}}</ref>

==== Flora ====

[[File:Wildflower Meadow (6997737191).jpg|left|thumb|Prato di fiori selvatici subalpino alle pendici del monte Rainier]]

Il Rainier appare tra i luoghi migliori del continente per chi ha intenzione di ammirare prati composti da [[fiori di campo]].<ref>{{cita web|sito=[[Los Angeles Times]]|lingua=en|titolo=Mt. Rainier National Park readies for a wildflower spectacle|autore=Dan Blackburn|data=22 marzo 2015|url=https://www.latimes.com/travel/la-tr-d-mt-rainier-main-20150322-story.html#}}</ref><ref>{{cita web|accesso=29 giugno 2021|lingua=en|url=https://www.nps.gov/mora/planyourvisit/wildflower-status.htm|titolo=Discover Wildflowers}}</ref> Sul piano alpino, la neve spesso rimane sul terreno fino all'inizio dell'estate, limitando le piante a una stagione di crescita molto più breve. Per tale motivo, si possono ammirare in periodi precisi dell'anno fioriture spettacolari in aree come quella a Paradise.<ref name="pla"/><ref>{{cita web|lingua=en|titolo=Paradise|url=https://www.nps.gov/mora/planyourvisit/paradise.htm|sito=National Park Service|accesso=29 giugno 2021}}</ref> Nel 1924, i fiori attirarono l'attenzione del naturalista Floyd W. Schmoe, spingendolo a scrivere:

{{citazione|Il parco nazionale del Monte Rainier è probabilmente conosciuto in tutto il mondo per via dei suoi fiori meravigliosi più che per altre caratteristiche. Le montagne, i ghiacciai, i ruscelli a cascata e le foreste forniscono maestosi panorami, ma nessun area protetta ha eguali se si intende parlare dei fiori di campo.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=F. W. Schmoe|titolo=Flower Conditions|rivista=Nature Notes|data=9 luglio 1924|volume=2|numero=4|url=http://npshistory.com/nature_notes/mora/vol2/vol2-4c.htm#5|accesso=29 giugno 2021}}</ref>}}

Le foreste sulla montagna crescono in svariate località, contando esemplari secolari o addirittura millenari.<ref name="pla"/> Le sezioni inferiori si compongono principalmente di [[cedro rosso occidentale|cedri rossi occidentali]] (''Thuja plicata''), [[abete di Douglas|abeti di Douglas]] (''Pseudotsuga menziesii'') e [[tsuga occidentale|tsughe occidentali]] (''Tsuga heterophylla''), mentre [[abete amabile|abeti amabili]] (''Abies amabilis''), [[pino bianco occidentale|pini bianchi occidentali]] (''Pinus monticola''), [[Cipresso di Nootka|cipressi di Nootka]] (''Callitropsis nootkatensis'') e [[abete nobile|abeti nobili]] (''Abies procera'') prosperano più in alto sulla montagna.<ref name="pla"/> Nel livello alpino crescono cipressi di Nootka, [[abete delle rocce|abeti delle rocce]] (''Abies lasiocarpa'') e tsughe mertensiane (''Tsuga mertensiana'').<ref name="pla"/>

==== Fauna ====

[[File:Licking her chops (7030763521).jpg|thumb|Una volpe rossa delle Cascate (''Vulpes vulpes cascadensis'') a caccia durante l'inverno a Paradise]]

La montagna ospita un'ampia varietà di specie animali, comprese diverse specie protette a livello statale o federale, come l'[[allocco macchiato]] (''Strix occidentalis'').<ref name="ani"/> Sono in corso anche progetti di reintroduzione di animali nativi che erano stati cacciati localmente dall'uomo causandone l'estinzione, come la [[martora di Pennant]] (''Pekania pennanti'').<ref name="ani"/> Tra i 65 tipi di mammiferi che vivono sulla montagna si rintracciano il [[puma]] (''Puma concolor''), la [[capra delle nevi]] (''Oreamnos americanus''), la [[marmotta americana]] (''Marmota monax'') e il [[wapiti]] (''Cervus elaphus canadensis''). Tra i rettili e gli anfibi più comuni figurano [[Serpente giarrettiera terricolo|serpenti giarrettiera terricoli]] (''Thamnophis elegans''), alcuni generi di [[rane]] e varie [[Salamandroidea|salamandre]].<ref name="ani"/> Ci sono molte specie ornitologiche che apprezzano uno piuttosto che l'altro livello di altitudine della montagna, ma mentre alcune risiedono stabilmente, molte trascorrono in loco solo la stagione delle migrazioni.<ref>{{cita web|url=https://www.nps.gov/mora/learn/nature/birds.htm|accesso=30 giugno 2021|sito=National Park Service|titolo=Birds|lingua=en}}</ref> Diversi generi di salmone e trota percorrono i fiumi formati dai ghiacciai e, sebbene i laghi abbiano smesso di essere ripopolati nel 1972, ad oggi non si riesce a stimare un numero preciso né lo status delle specie ittiche che popolano i corsi e gli specchi d'acqua locali.<ref>{{cita web|lingua=en|titolo=Fish |url=https://www.nps.gov/mora/learn/nature/fish.htm|sito=National Park Service|accesso=29 giugno 2021}}</ref>

== Storia ==

{{immagine multipla
|larghezza = 220
|direzione = verticale
|allinea = destra
|immagine1 = MountTahoma.JPG
|didascalia1 = Rappresentazione artistica del Monte Tacoma dalla baia di Commencement, 1888
|immagine2 = Mount Rainier sunset.jpg
|didascalia2 = Tramonto sul monte Rainier
}}

Quando gli europei giunsero nella regione, le valli fluviali e altre aree vicino alla montagna erano abitate da [[nativi americani]] dediti alla caccia e all'agricoltura nelle foreste del monte Rainier e nei prati d'alta quota. I discendenti moderni delle tribù locali vantano antenati affiliati ai Nisqually, ai Cowlitz, ai [[Cayuse (tribù)|Cayuse]], agli [[Yakama]], ai Puyallup e ai Muckleshoot.<ref>{{cita web|lingua=en|titolo=Archaeology|url=https://www.nps.gov/mora/learn/historyculture/archaeology.htm|sito=National Park Service|accesso=29 giugno 2021}}</ref> Le tracce di insediamento umano sulla montagna risalgono a oltre 8.500 anni fa e si manifestano in utensili in pietra scheggiata, rifugi rocciosi funzionali ad ospitare viaggiatori, cacciatori o residenti stabili e campi base a lungo termine. La loro distribuzione sulla montagna suggerisce lo sfruttamento di prati subalpini e habitat alpini bassi che fornivano un'abbondanza di risorse relativamente elevata durante la breve stagione estiva.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Greg C. Burtchard|titolo=Holocene Subsistence and Settlement Patterns: Mount Rainier and the Montane Pacific Northwest|rivista=Archaeology in Washington|data=2007|volume=13|pagina=28|url=https://www.nps.gov/mora/learn/historyculture/upload/AIW-Burtchard2007_acess.pdf|accesso=29 giugno 2021}}</ref>

Il capitano [[George Vancouver]] raggiunse lo [[stretto di Puget]] all'inizio di maggio 1792 e divenne il primo europeo a intravedere la montagna.<ref name="mrnn"/>

Nel 1833, il dottore [[William Fraser Tolmie]] esplorò la zona alla ricerca di piante medicinali. Hazard Stevens e P.B. Van Trump ricevettero un'accoglienza da eroi per le strade di [[Olympia (Washington)|Olympia]] dopo la riuscita scalata della vetta nel 1870.<ref name="hfar">{{cita web|url=https://volcanoes.usgs.gov/observatories/cvo/Historical/first_ascent_rainier_1870.shtml|accesso=25 giugno 2021|titolo=First Ascent of Mount Rainier, Washington
August 17, 1870|lingua=en}}</ref> La prima salita di una donna avvenne nel 1890 ad opera di Fay Fuller, accompagnata da Van Trump e altri tre compagni di squadra.<ref name="hfar"/>

Scendendo dalla vetta nel 1883, James Longmire scoprì una sorgente minerale, evento a cui seguì in futuro la creazione di un centro termale e di un hotel, i quali attirarono vari visitatori nella zona, specie in primavera.<ref>{{cita web|titolo=Mount Rainier History|url=https://www.nps.gov/mora/learn/historyculture/mount-rainier-history.htm|sito=National Park Service|lingua=en|accesso=29 giugno 2021}}</ref> In seguito, la sede del parco nazionale si sarebbe trasferita a Longmire, fino a quando l'inondazione non costrinse i gestori a trasferirsi ad Ashford.<ref name="Longmire">{{cita web|lingua=en|titolo=Longmire: Designing a National Park Style|url=https://www.nps.gov/articles/longmire-designing-a-national-park-style.htm|sito=National Park Service|accesso=29 giugno 2021}}</ref> L'area divenne altresì sede di un museo, un ufficio postale e una stazione di servizio, con l'aggiunta in seguito di una biblioteca e di un negozio di souvenir; molti di questi edifici vennero più tardi nominati nel registro storico nazionale dei luoghi storici.<ref name="Longmire"/> Longmire rimane il secondo luogo più popolare del parco.<ref name="Longmire"/><ref>{{cita web|lingua=en|autore=Robert N. McIntyre|titolo=Short History of Mount Rainier National Park|url=http://npshistory.com/publications/mora/short_history.pdf|sito=NPS History|pagina=179|accesso=29 giugno 2021}}</ref> Nel 1924, una pubblicazione del parco descriveva così il sito:

{{citazione|Una caratteristica di Longmire Springs di grande interesse per tutti è il gruppo di sorgenti minerali nella piccola pianura a ovest del parco nazionale di Inn. Si contano circa quaranta sorgenti distinte, una mezza dozzina delle quali facilmente raggiungibili dalla strada. Un'analisi delle acque mostra che tutte contengono più o meno gli stessi sali minerali, ma in proporzioni leggermente diverse. Tutta l'acqua presenta alte percentuali di carbonio, tanto da classificarla come estremamente "dura". Alcune sorgenti contengono quantità maggiori di [[Carbonato di sodio|soda]], ferro e zolfo, dando loro un sapore e un colore distinto.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=F. W. Schmoe|titolo=Mineral Springs at Longmire|rivista=Nature Notes|data=1 luglio 1924|volume=2|numero=3|url=http://npshistory.com/nature_notes/mora/vol2/vol2-3a.htm#2|accesso=29 giugno 2021}}</ref>}}

[[John Muir]] scalò il Rainier nel 1888 e sosteneva che, "mentre le cime pittoresche possono essere apprezzate dal basso, vi è qualcosa di speciale nel guadagnare la prospettiva della montagna dalla cima".<ref>{{cita web|url=https://onwisconsin.uwalumni.com/features/up-mount-rainier-in-john-muirs-footsteps/|lingua=en|titolo=Up Mount Rainier, in John Muir's Footsteps|autore=Daniel McKay|sito=On Wisconsin|accesso=29 giugno 2021}}</ref> Muir era uno dei tanti che sosteneva la necessità di tutelare meglio la montagna. Nel 1893, l'area finì per rientrare nella Riserva forestale del Pacifico, atto funzionale a proteggere le sue risorse fisiche ed economiche, principalmente legname e [[bacino idrografico|bacini idrografici]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://content.lib.washington.edu/warnerweb/essay.html|titolo=John Muir e Mount Rainier|anno=2010|sito=University Libraries|accesso=29 giugno 2021}}</ref>

Menzionando la necessità di proteggere anche il paesaggio e provvedere al pubblico godimento del luogo, le ferrovie e le imprese locali sollecitarono la creazione di un parco nazionale, nella speranza di accrescere il turismo. Il 2 marzo 1899, il presidente [[William McKinley]] stabilì il ''Mount Rainier National Park'', il quinto parco nazionale d'America.<ref>{{cita web|url=https://www.politico.com/story/2019/03/02/mount-rainier-national-park-1899-1193068|sito=Politico|titolo=Mount Rainier National Park established, March 2, 1899|autore=Andrew Glass|data=2 marzo 2019|lingua=en|accesso=30 giugno 2021}}</ref> Il Congresso instaurò la nuova zona protetta "a beneficio e godimento del popolo"<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.law.cornell.edu/uscode/text/16/91-|titolo=U.S. Code: Title 16 Chapter 1 Subchapter XI § 91|editore=Legal Information Institute, Cornell University Law School|accesso=29 giugno 2021}}</ref> e "per impedire la deforestazione, l'estrazione di minerali, tutelare meglio la natura e le meraviglie all'interno di detto parco, oltre alla propria conservazione nella loro condizione attuale".<ref>{{cita web|url=https://www.law.cornell.edu/uscode/text/16/92|lingua=en|titolo=16 U.S. Code § 92. Control; regulations; grants for buildings; rights-of-way; fish and game; removal of trespassers|editore=Legal Information Institute, Cornell University Law School|accesso=29 giugno 2021}}</ref>

Il 24 giugno 1947, [[Kenneth Arnold]] riferì di aver avvistato una formazione di nove oggetti volanti non identificati sul monte Rainier. Fu proprio la sua descrizione a portare all'utilizzo del termine "[[UFO|dischi volanti]]".<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=WeRDAwAAQBAJ&pg=PT1&dq=dischi+volanti+rainier&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiL1t_y-7zxAhUAgP0HHSQBCBkQ6AEwBHoECAMQAw#v=onepage&q&f=false|pagina=1|titolo= Luci nel cielo|autore=Alfredo Lissoni|autore2=Roberto Pinotti|editore=Edizioni Mondadori|anno=2014|isbn=978-88-52-04771-8}}</ref>

Nel 1998, l'United States Geological Survey iniziò ad allestire il sistema di prevenzione dei lahar sul monte Rainier, allo scopo di rendere agevole l'evacuazione di emergenza della valle del fiume Puyallup in caso di catastrofica colata di detriti. Oggi la gestione spetta al Dipartimento di gestione delle emergenze della [[Contea di Pierce (Washington)|contea di Pierce]]. [[Tacoma]], alla foce del Puyallup, è localizzata a 60 km a ovest di Rainier, mentre agglomerati di dimensioni moderate quali [[Puyallup]] e [[Orting]] distano rispettivamente solo 43 e 32 km.<ref>{{cita web|url=https://pubs.usgs.gov/fs/2008/3062/|titolo=Mount Rainier - Living Safely With a Volcano in Your Backyard|autore=C.L. Driedger|lingua=en|autore2=W.E. Scott|anno=2008|sito=USGS|accesso=29 giugno 2021}}</ref>

[[File:2007 WA Proof.png|thumb|right|upright=.5|Il quarto di dollaro dello stato di Washington dedicato al Rainier]]

Il Rainier appare su quattro distinti francobolli emessi negli Stati Uniti. Nel 1934, figurò su 3 centesimi in una serie di francobolli dedicati al parco nazionale, oltre che su una miniatura emessa in occasione di un evento inerente alla filatelia. L'anno successivo, nel 1935, entrambi furono ristampati dal politico James A. Farley su numeri speciali all'indirizzo di funzionari e amici. A causa della gran richiesta effettuata dal pubblico, le "Farley's Follies" furono riprodotte in gran numero: la seconda emissione di francobolli resta comunque facile da distinguere dall'originale perché presenta una [[dentellatura]]. Sia i francobolli che i foglietti ricordo sono disponibili negli archivi filatelici statunitensi.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.stamp-collecting-world.com/usstamps_1934.html|titolo=US Stamps: Commemoratives of 1934-1935|sito=stamp-collection-world.com|accesso=29 giugno 2021}}</ref>

Il Washington [[50 State Quarters|state quarter]] rilasciato l'11 aprile 2007 immortala il monte Rainier e un [[salmone]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://web.archive.org/web/20120227061245/http://www.arts.wa.gov/projects/quarter.shtml|titolo=Washington State Quarter|accesso=29 giugno 2021|sito=Washington State Arts Commission}}</ref>

== Ascensioni ==

[[File:M Rainier.jpg|thumb|right|upright|Scalatori sul ghiacciaio di Ingraham, sopra Little Tahoma]]

L'[[alpinismo]] sul Monte Rainier risulta difficile e comporta l'attraversamento dei più ampi ghiacciai degli Stati Uniti, eccezion fatta per l'[[Alaska]].<ref>{{cita web|url=https://www.filson.com/blog/profiles/north-cascades-glaciers/|lingua=en|titolo=The glaciers of the North Cascades|accesso=30 giugno 2021}}</ref> La maggioranza degli scalatori impiega almeno due o tre giorni per raggiungere la vetta, con una percentuale di successo di circa il 50%: il clima e la condizione fisica degli scalatori appaiono i motivi più comuni a determinare un fallimento. Circa 8.000-13.000 persone tentano la scalata ogni anno, e di questi circa il 90% attraverso sentieri da Camp Muir sul fianco sud-est, mentre il grosso degli altri si avventura lungo il ghiacciaio Emmons superando Camp Schurman, a nord-est.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://web.archive.org/web/20060101040231/http://www.nps.gov/mora/climb/cl_stats.htm|titolo=MORA Climbing Statistics|data=30 luglio 2005|sito=National Park Service}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=https://web.archive.org/web/20130730053825/http://content.lib.washington.edu/cdm4/item_viewer.php?CISOROOT=%2Fwastate&CISOPTR=561&CISOBOX=1&REC=9|titolo=Camp Muir, Mount Rainier, Washington|sito=University of Washington|accesso=29 giugno 2022}}</ref> Le squadre di arrampicata richiedono esperienza nei viaggi sui ghiacciai, nell'autosoccorso e nell'attraversamento di aree naturali. Tutti gli scalatori che intendono salire sopra le praterie d'alta quota, Camp Muir e Camp Schurman, devono acquistare un certificato che autorizza la scalata del Rainier e registrarsi al momento in cui intraprendono la loro scalata.<ref>{{cita web|url=https://www.nps.gov/mora/planyourvisit/climbing.htm|sito=National Park Service|titolo=Climbing|accesso=29 giugno 2021|lingua=en}}</ref>
Inoltre, gli scalatori in solitaria devono compilare un modulo di richiesta specifico e ricevere l'autorizzazione scritta dal sovrintendente prima di tentare la salita.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|url=https://www.nps.gov/mora/planyourvisit/upload/climbing-sep11.pdf|titolo= Climbing Mount Rainier|pagine=1-2|editore=National Park Service|accesso=29 giugno 2021}}</ref>

=== Vie alpinistiche ===

[[File:Camp Muir Mt Rainier.jpg|left|thumb|Camp Muir è comunemente usato da coloro che tentano di scalare il Monte Rainier]]

Tutti i percorsi di arrampicata sul monte Rainier non appaiono idonei a gruppi interamente composti da principianti.<ref name="tkbyc"/> Per la salita e la discesa dalla montagna bisogna adoperare attrezzature tecniche quali rampini, piccozze, imbracature e corde. La difficoltà e la sfida tecnica rappresentata dal monte Rainier possono variare ampiamente in base alla strada che si intende intraprendere.<ref>{{cita libro|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=_msmDwAAQBAJ&pg=PT42&dq=trained+rainier+climb&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwj_uMy58b7xAhXO26QKHdrMAZMQ6AEwA3oECAgQAw#v=onepage&q&f=true|pagina=42|titolo=Mount Rainier Climbing Guide 3E: A Climbing Guide|autore=Mike Gauthier|edizione=3|editore=Mountaineers Books|anno=2017|isbn=978-15-94-85843-7}}</ref>

La [[via normale]] per la vetta del monte Rainier è la Disappointment Cleaver Route, di grado II-III. Il termine ''cleaver'' (mannaia) è usato nel gergo per indicare una cresta rocciosa che separa due ghiacciai, ma non è noto il perché si sia adottato il sostantivo ''disappointment'' (delusione): la spiegazione più plausibile pare far riferimento agli insuccessi di alcuni scalatori nel raggiungere la vetta.<ref name="pyv">{{cita pubblicazione|lingua=en|url=https://www.nps.gov/mora/planyourvisit/upload/Disappointment-Cleaver-Routebrief-2017_FINAL.pdf|pagine=1-24|accesso=29 giugno 2021|editore=National Park Service|titolo=Disappointment Cleaver-Ingraham Glacier}}</ref> Poiché gli alpinisti su tale cammino hanno accesso al Camp Muir, che ha sede permanente, una maggioranza significativa del traffico di arrampicata sulla montagna transita da lì.<ref name="pyv"/> Una rotta alternativa è costituita dalla Ingraham Glacier Direct Route, di grado II, spesso utilizzata quando la Disappointment Cleaver non è percorribile a causa delle cattive condizioni meteorologiche.<ref name="pyv"/>

L'Emmons Glacier Route, di grado II, è un'ulteriore scelta che però rappresenta una sfida tecnica inferiore per gli scalatori. Seguendo tale percorso, si può sfruttare Camp Schurman (localizzato a 2.895 m), un campeggio glaciale, dotato di un bagno solare e di una capanna per ranger.<ref name="tkbyc">{{cita web|lingua=en|url=https://www.nps.gov/mora/planyourvisit/things-to-know-before-you-climb.htm|titolo=Things to Know Before You Climb|sito=National Park Service|accesso=29 giugno 2022}}</ref> La Liberty Ridge Route, grado IV, è notevolmente più impegnativa e oggettivamente pericolosa rispetto alla via normale per la vetta: risale al centro della parete nord del Rainier e attraversa l'infido ghiacciaio di Carbon. Scalata per la prima volta da Ome Daiber, Arnie Campbell e Jim Burrow nel 1935, è elencata come una delle 50 Scalate Classiche del Nord America (''Fifty Classic Climbs of North America'') in una lista realizzata dagli scalatori Steve Roper e Allen Steck.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?redir_esc=y&hl=it&id=k28NAQAAMAAJ&dq=Fifty+Classic+Climbs+of+North+America&focus=searchwithinvolume&q=Ome+daiber+Mount+rainier+Liberty+Ridge+Route|pagine=108-110|lingua=en|titolo=Fifty Classic Climbs of North America|autore=Steve Roper|autore2=Allen Steck|editore=Sierra Club Books|anno=1996|isbn=978-08-71-56884-7}}</ref> Questo percorso, intrapreso solo dal 2% degli scalatori, comporta il 25% delle morti registrate.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.seattletimes.com/seattle-news/liberty-ridge-is-risky-deadly-mount-rainier-route/|titolo=Liberty Ridge is risky, deadly Mount Rainier route|autore=Hal Bernton|data=2 giugno 2014|sito=seattletimes.com|accesso=29 giugno 2021}}</ref>

=== Pericoli e incidenti ===

Stando a quanto indicano i dati del parco, dal 1897 si registrano almeno 400 decessi tra coloro che intendevano effettuare la salita.<ref>{{cita web|url=https://www.oregonlive.com/pacific-northwest-news/2014/06/at_least_400_people_have_died.html|accesso=30 giugno 2021|titolo=At least 400 people have died at Mount Rainier since 1897, National Park Service data show|data=1 gennaio 2014|autore=Edwin Rios|lingua=en}}</ref> Le motivazioni delle morti sono da ricercarsi nella caduta accidentale di massi e ghiaccio, valanghe, imperizia o imprudenza degli alpinisti e ipotermia. Gli incidenti vanno poi spesso associati a fattori che non risulta possibile trascurare, quali esposizione ad altitudini molto elevate, affaticamento, disidratazione e/o condizioni meteorologiche avverse.<ref name="pyv"/>

Willi Unsoeld, che raggiunse la vetta del [[monte Everest]] nel 1963, fu travolto, insieme a uno studente dell'Evergreen College di [[Olympia (Washington)|Olympia]], da una valanga sul Monte Rainier nel 1979, dopo aver scalato la sommità circa 200 volte.<ref>{{cita web|sito=Deseret News|url=https://www.deseret.com/platform/amp/2002/4/12/19648581/ok-fatal-dives-into-climber-s-philosophy|data=12 aprile 2002|autore=Lynn Arave|accesso=29 giugno 2029|titolo=OK 'Fatal' dives into climber's philosophy|lingua=en}}</ref>

Il più grave incidente alpinistico sul monte Rainier avvenne nel 1981, quando dieci clienti e una guida persero la vita in una valanga/caduta di ghiaccio sull'Ingraham.<ref>{{cita web|url=https://www.historylink.org/File/10796|accesso=29 giugno 2021|titolo=Avalanche kills 11 climbers as they ascend Mount Rainier on June 21, 1981|autore=Daryl C. McClary|data=23 agosto 2014}}</ref>
Si trattò del maggior numero di vittime sul Rainier in un singolo frangente da quando 32 persone perirono in un incidente aereo del 1946 sul ghiacciaio di South Tahoma.<ref>{{cita web|url=https://www.historylink.org/File/7820|accesso=29 giugno 2021|titolo=A Curtis Commando R5C transport plane crashes into Mount Rainier, killing 32 U.S. Marines, on December 10, 1946|autore=Daryl C. McClary|data=29 luglio 2006|lingua=en}}</ref>

In uno dei peggiori disastri sulla montagna in oltre un trentennio, sei alpinisti, due guide e quattro clienti, di cui si ebbe notizia l'ultima volta il 28 maggio 2014, vennero dichiarati morti il ​​31 maggio dello stesso anno, quando gli elicotteri di ricerca a bassa quota "pingarono" i segnali dei segnalatori da valanga indossati dagli alpinisti.<ref name="out">{{cita web|url=https://www.outsideonline.com/1924121/how-did-six-climbers-die-mount-rainiers-liberty-ridge|accesso=29 giugno 2021|titolo=How Did Six Climbers Die on Mount Rainier's Liberty Ridge?|sito=Outside|lingua=en}}</ref> I soccorritori conclusero che non c'era alcuna possibilità di sopravvivenza, considerando che gli scalatori erano caduti di 1.000 m durante il tentativo o il ritorno dalla vetta attraverso la via di arrampicata Liberty Ridge.<ref name="out"/><ref>{{cita web|url=https://www.seattlemag.com/article/one-deadliest-days-mt-rainier-one-year-later|accesso=30 giugno 2021|titolo=One of the Deadliest Days on Mt. Rainier: One Year Later|autore=Charlotte Austin|data=maggio 2015|lingua=en}}</ref> Furono trovati di lì a poco tende e vestiti, insieme a roccia e ghiaccio sparsi su un campo di detriti sul ghiacciaio di Carbon a 2.900 m, possibile prova di uno scivolo o una valanga nelle vicinanze del luogo in cui si recò la squadra di ricerca dei dispersi, anche se la causa esatta dell'incidente rimaneva ignota.<ref name="sw"/><ref name="out"/> I corpi di tre degli alpinisti clienti vennero avvistati, durante un'operazione di addestramento in volo, il ​​7 agosto 2014 e successivamente recuperati il ​​19 agosto. I corpi del quarto scalatore cliente e delle due guide non andarono invece localizzati.<ref>{{cita web|url=https://edition.cnn.com/2020/06/30/us/mount-rainier-missing-hikers-body-found/index.html|accesso=29 giugno 202-|sito=[[CNN]]|titolo=The body of one of three missing men has been found on Mount Rainier|autore=Madeline Holcombe|autore2=Dave Alsup|data=30 giugno 2020|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://amp.usatoday.com/amp/13965649|lingua=en|titolo=3 bodies found on Mount Rainier where hikers disappeared|autore=Laura Mandaro|data=13 agosto 2014|accesso=29 giugno 2021}}</ref>

== Attività ricreative ==

Al di là dell'arrampicata, risultano attività popolari nel parco l'[[hiking]], lo sci fuori pista, la [[fotografia]] e il [[campeggio]]. I sentieri escursionistici, incluso il Wonderland Trail, permettono una circonvallazione lunga 150 km della vetta, consentendo di ammirare durante il tragitto bacini idrici, macchie di verde e maestose formazioni rocciose.<ref>{{cita web|url=https://www.nps.gov/mora/planyourvisit/the-wonderland-trail.htm|lingua=en|titolo=The Wonderland Trail|accesso=30 giugno 2021|sito=National Park Service}}</ref> Tra gli sport invernali si annoverano le [[racchette da neve]] e lo [[sci di fondo]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://visitrainier.com/backcountry-skiing-at-mount-rainier/|titolo=Backcountry Skiing Guide to Mount Rainier, Washington|accesso=29 giugno 2021}}</ref>

{{wide image|Mount Rainier panorama 2.jpg|800px|Un panorama della parete sud del Monte Rainier}}


== Note ==
== Note ==

<references />
{{note strette}}


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==

* [[Catena delle Cascate]]
* [[Lassen Peak]]
* [[Monte Adams]]
* [[Monte Hood]]
* [[Monte Hood]]
* [[Monte Sant'Elena]]
* [[Monte Sant'Elena]]
* [[Monte Adams]]
* [[Parco nazionale del Monte Rainier]]
* [[Lassen Peak]]
* [[Monte Shasta]]


== Altri progetti ==
== Altri progetti ==

Versione delle 11:08, 30 giu 2021

Monte Rainier
Veduta dalla città di Tacoma, Washington
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Stato federato  Washington
Altezza4 392[1] m s.l.m.
Prominenza4 026[1] m
Isolamento1 177 km
CatenaCatena delle Cascate
Ultima eruzione1894
Ultimo VEI1 (stromboliana)
Codice VNUM321030
Coordinate46°51′11.88″N 121°45′35.64″W / 46.8533°N 121.7599°W46.8533; -121.7599
Altri nomi e significati"Talol" o "Tacoma" (lingua nativa per "Madre delle acque")
Data prima ascensione1870
Autore/i prima ascensioneHazard Stevens e P.B. Van Trump
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Stati Uniti d'America occidentali
Monte Rainier
Monte Rainier

Il Monte Rainier (in inglese Mount Rainier), anche noto come Tahoma o Tacoma, è uno stratovulcano attivo situato nello stato di Washington, negli USA, a 95 km da Seattle.[2] Situato nella catena delle Cascate del nord-ovest Pacifico, oltre che nel parco nazionale omonimo, la vetta si erge per 4.392 m s.l.m., circostanza che la rende la maggiore del Washington, del gruppo montuoso a cui appartiene e dell'arco vulcanico.[3]

A causa del rischio determinato da una sua probabile e futura eruzione, il monte Rainier è considerato uno tra i 16 vulcani più pericolosi del mondo.[4] La grande quantità di ghiaccio glaciale comporta la possibilità del monte Rainier di produrre enormi lahar che mettono in potenziale pericolo l'intera valle del fiume Puyallup. Secondo l'United States Geological Survey, "circa 80.000 persone e le loro abitazioni risultano a rischio a causa della portata delle colate piroclastiche del monte Rainier".[5]

Toponimo

Il monte Rainier era conosciuto dai Salish come Talol, Tacoma o Tahoma. Un'ipotesi sull'origine della parola fa riferimento alla divinità della "madre delle acque" come conosciuta nelle lingue lushootseed parlate dal popolo Puyallup.[6] Il linguista William Bright riferisce che l'etimologia del termine stava per "montagna innevata".[7] Altri nomi originariamente utilizzati includono Tahoma, Tacobeh e Pooskaus.[6]

La denominazione attuale si deve a George Vancouver, che lo chiamò così in onore del suo amico, il retroammiraglio Peter Rainier.[8] La mappa della spedizione di Lewis e Clark del 1804-1806 si riferisce ad esso come Mt. Regniere.

Sebbene Rainier fosse stato considerato il nome ufficiale della montagna, Theodore Winthrop, nel suo libro di viaggio pubblicato postumo del 1862 "La canoa e la sella" (The Canoe and the Saddle), si riferiva alla montagna come Tacoma e, per un breve arco temporale, entrambi le designazioni andarono adoperate in modo intercambiabile, sebbene Mt. Tacoma fosse preferito nella vicina città omonima.[9]

Nel 1890, l'United States Board on Geographic Names dichiarò che la montagna sarebbe divenuta conosciuta come Rainier.[10] Nel giro dello stesso periodo, nel 1897, la Riserva forestale del Pacifico andò convertita nella Riserva forestale del monte Rainier e tre anni dopo seguì la costituzione del parco nazionale. Ancora nel Novecento, esisteva un movimento che intendeva convertire il nome della montagna in Tacoma e il Congresso considerò una risoluzione per cambiarlo fino al 1924.[11]

In vista del Super Bowl XLVIII, il Senato dello stato di Washington ha approvato una risoluzione venerdì 31 gennaio 2014, rinominando temporaneamente la montagna Seattle Seahawks fino alla mezzanotte dopo la manifestazione sportiva, lunedì 3 febbraio 2014, in armonia con la ridenominazione di 53 montagne in Colorado in onore dei 53 membri dei Denver Broncos da parte del governatore del Colorado John Hickenlooper.[12][13]

Dopo il ripristino nel 2015 del nome originale Denali per quanto riguardava il monte McKinley in Alaska, il dibattito sul Rainier si è intensificato, senza però giungere ad alcuna conclusione definitiva.[6]

Geografia

Il monte Rainier visto da Kerry Park a Seattle
Il monte Rainier da un aereo

Il monte Rainier è la vetta più alta di Washington e della catena delle Cascate: si trova appena ad est di Eatonville e giusto a sud-est di Tacoma e Seattle.[1] È terza nella classifica delle 128 vette montuose ultraprominenti degli Stati Uniti e ha una prominenza topografica di 4.026 m, un numero maggiore di quella del K2, la seconda montagna più alta del mondo, la quale si ferma a 4.020.[1] Nelle giornate limpide domina l'orizzonte sud-orientale nella maggior parte dell'area metropolitana di Seattle-Tacoma a tal punto che i locali a volte la chiamano semplicemente "la montagna".[14] Nei giorni di straordinaria visibilità, si può ammirare anche da Corvallis (con più precisione da Marys Peak), e Victoria, in Columbia Britannica.[15]

Grazie ai suoi 26 ampi ghiacciai e ai 93 km² di estensione delle zone occupate da neve permanente, il Rainier è quello con la maggiore estensione per numero di ghiacciai.[16][17] La sommità è sormontata da due crateri vulcanici, ciascuno più esteso di 300 m di diametro, con il cratere est più grande che si sovrappone al cratere ovest. Il calore geotermico del vulcano mantiene le aree di entrambi i bordi dei crateri scevre da neve e ghiaccio e ha formato la più grande rete di caverne glaciali all'interno dei crateri intrisi di ghiaccio, con quasi 3,2 km di passaggi.[18][19] Un piccolo lago del cratere, vasto circa 40x9 m di dimensione e profondo 5, il più alto del Nord America con un'elevazione superficiale di 4.329 m, occupa la porzione più bassa del cratere occidentale, al di sotto di più di 30 m di ghiaccio ed è accessibile solo attraverso le grotte.[20]

I fiumi Carbon, Puyallup, Mowich, Nisqually e Cowlitz partono tutti dagli omonimi ghiacciai del vulcano, mentre le sorgenti del fiume White sono i ghiacciai Winthrop, Emmons e Fryingpan. Il White, il Carbon e il Mowich si uniscono al fiume Puyallup, che sfocia nella baia di Commencement, a Tacoma; il Nisqually sfocia nello stretto di Puget a est di Lacey; il Cowlitz si unisce al Columbia tra Kelso e Longview.

Il Little Tahoma Peak; a sinistra, il monte Rainier

L'ampia sommità del Rainier ospita tre cime che hanno una propria denominazione, la più alta delle quali è chiamata Columbia Crest. La seconda per elevazione è Point Success (4.315 m), all'estremità meridionale dell'altopiano sommitale, in cima alla cresta nota come Success Cleaver. Ha una prominenza topografica di circa 42 m, ragion per cui non è considerato un picco separato. La più bassa delle tre cime è Liberty Cap (150 m), all'estremità nord-occidentale, che si affaccia su Liberty Ridge, il Sunset Amphitheatre e il caratteristico Willis Wall. Liberty Cap ha una prominenza di 150 m, tanto che taluno lo considera un picco separato. Un limite di prominenza di 122 m è comunemente usato nello stato di Washington.[21]

Sul fianco orientale del Rainier c'è un picco noto come Little Tahoma Peak (3.395 m), una sorta di testimonianza dell'antico e decisamente più elevato monte Rainier del passato. Ha una prominenza di 262 m e non viene quasi mai scalata in diretta congiunzione con la Columbia Crest, quindi di solito è considerata come una cima separata. Se considerato separatamente dal Rainier, il Little Tahoma Peak dovrebbe essere annoverato quale terza vetta più alta di Washington.[22][23]

Geologia

Parziale panoramica dei ghiacciai su uno dei lati del monte Rainier

Il monte Rainier è un stratovulcano compreso nell'arco vulcanico delle Cascate in grado di rilasciare colate laviche, lahar e flussi piroclastici. I suoi primi depositi vulcanici sono stimati a più di 840.000 anni e rientrano nella formazione Lily (da circa 2,9 milioni a 840.000 anni fa). I primi depositi formarono un "proto-Rainier" o un cono ancestrale che costituì il predecessore di quello attuale, che ha più di 500.000 anni.[24][25]

Il vulcano si presenta come altamente eroso, con ghiacciai sulle sue pendici, e sembra essere composto principalmente da andesite. Probabilmente il Rainier un tempo svettava ancora più in alto rispetto a oggi, toccando i circa 4.900 m, prima che ingenti quantità di lahar (geologicamente note per la zona come Osceola Mudflow) ne riducessero l'elevazione quasi 5.000 anni fa.[26] Dopo quel momento, il Rainier non smise di sversare detriti e lahar nelle sue successive eruzioni, la cui portata fu forse estesa a causa della grande quantità di ghiaccio glaciale presente nei dintorni del cratere. Si rinvengono tracce di lahar da lui emesse ​​fino allo stretto di Puget, distante pressoché una cinquantina di chilometri.[25] Poco dopo i 5.000 anni fa, una grossa fetta del vulcano si frantumò e si staccò dal cono principale, finendo trascinata fino a dove oggi sorge Tacoma, a sud di Seattle.[27] Una simile massiccia valanga di roccia e ghiaccio, che come si anticipava ridusse l'altezza del vulcano, fece da apripista alla successiva Electron Mudflow, un'altra ondata di lahar che, tuttavia, non rsggiunse la portata delle colate precedenti.[28]

Dopo il grande crollo di circa 5.000 anni fa, successive eruzioni di lava e tefra hanno contribuito a conferire all'odierno cono sommitale la cima oggi visibile circa 1.000 anni fa. I geologi sono stati in grado di individuare ben 11 strati di tefra risalenti all'Olocene.[24]

Attività vulcanica attuale

Mappa delle aree esposte a rischio in caso di eruzione

La prima eruzione vulcanica registrata più di recente è quella tra il 1820 e il 1854, ma molti testimoni oculari hanno riferito di attività eruttiva anche nel 1858, 1870, 1879, 1882 e 1894.[25]

Non tanto tempo fa, si è deciso di piazzare sensori di monitoraggio sismici un po' ovunque nel parco nazionale del monte Rainier e sulla montagna stessa per monitorarne l'attività.[29] Un'eruzione potrebbe essere mortale per tutti coloro che vivono in aree nelle immediate vicinanze del vulcano e un'eruzione potrebbe farsi sentire anche in una fascia geografica compresa tra Vancouver, in Canada, e San Francisco, in California, a causa delle enormi quantità di cenere che fuoriescono dal vulcano nell'atmosfera.[30]

Il monte Rainier si trova in un'area che a sua volta rientra nel bordo orientale della cintura di fuoco del Pacifico, la quale include montagne e caldere quali lo Shasta e Lassen Peak in California, il lago Crater, le Three Sisters e il monte Hood in Oregon, il Saint Helens, l'Adams, Glacier Peak e il Baker nel Washington, e il massiccio del monte Cayley, il Garibaldi, la caldera di Silverthrone e il massiccio del monte Meager in Columbia Britannica. Mentre varie delle località appena esposte appaiono inattive, non si esclude del tutto che possano tornare a risvegliarsi, ragion per cui gli scienziati su entrambi i lati del confine continuano a raccogliere preziosi date sulle eruzioni passate di ciascuna delle caldere, allo scopo di prevedere come si potrebbero comportare, in caso di eruzione, le montagne in questo arco sia nell'immediato sia nel prossimo futuro, compreso il Rainier.[31][32] Di questi, solo due hanno eruttato dall'inizio del XX secolo: il Lassen nel 1915 e il St. Helens nel 1980 e nel 2004. Ad ogni modo, le eruzioni passate di questo arco vulcanico annoverano più esempi di eruzione di tipo pliniano o subpliniano: l'ultima eruzione del lago Crater, accaduta quando il monte Mazama risultava abbastanza grande da causare il crollo del suo cono, e del vicino più prossimo del monte Rainier, il St. Helens, produssero la maggiore eruzione negli Stati Uniti continentali nel 1980.[33] Gli studiosi discutono con grande animazione degli effetti che potrebbero seguire a una grande eruzione nella catena delle Cascate.[34]

Il monte Rainier è annoverato nella lista dei Decades Volcano, ovvero i 16 con la maggiore probabilità di causare perdite di vite umane e danni agli edifici qualora l'attività eruttiva riprendesse.[35] Se il monte Rainier eruttasse con la stessa potenza del St. Helens il 18 maggio 1980, l'effetto sarebbe proporzionalmente maggiore, se si pensa alle quantità molto più massicce di ghiaccio glaciale situate sul primo rispetto al secondo: inoltre, aree urbane molto più densamente popolate circondano il Rainier e, dato non trascurabile, quest'ultimo è grande quasi il doppio della controparte appena menzionata.[28][36] I lahar rilasciati dal Rainier, considerando che, secondo l'United States Geological Survey (USGS), vari centri urbani abitati per un totale di 150.000 persone sorgono proprio su antichi depositi fangosi, rappresentano il maggior rischio per la vita umana, per le costruzioni e per alcuni habitat di specie faunistiche e floristiche.[37][5] Oltre al molto ghiaccio in cima al vulcano, si riscontra pure una certa attività idrotermale. Secondo Geoff Clayton, un noto geologo dello stato di Washington, qualora accadesse di nuovo l'Osceola Mudflow di 5000 anni fa della stessa portata, questa porterebbe alla distruzione di Enumclaw, Orting, Kent, Auburn, Puyallup, Sumner e Renton.[27] Un tale flusso fangoso, senza dimenticare la portata dei flussi piroclastici potrebbe raggiungere altresì l'estuario del Duwamish e radere al suolo parte dei quartieri di Seattle, oltre ad innescare tsunami nello stretto di Puget ed esondazioni del lago Washington.[38]

La segnaletica di evacuazione di emergenza sotto il Rainier indica percorsi di fuga in caso di eruzione o rilascio di lahar

Secondo K. Scott, ricercatore dell'USGS:

«Una casa costruita in una qualsiasi delle aree di inondazione probabilisticamente definite sulle nuove mappe risulta più esposta al rischio di danneggiamento o distruzione da un lahar piuttosto che da un incendio [...] Per esempio e più nello specifico, una casa costruita in una zona che appare inondata in media ogni 100 anni, ha 27 volte più possibilità di subire danni o distruzioni da un flusso che da un incendio. La popolazione è consapevole del pericolo del fuoco, ragion per cui paga un'assicurazione contro gli incendi e procede ad installare allarmi antifumo; malgrado questo, la maggior parte della gente non è consapevole dei rischi rappresentati dai lahar, tanto che pochi hanno stipulato un'assicurazione contro le inondazioni.[39]»

Il rischio vulcanico appare in qualche modo mitigato dalle sirene di allarme preposte ad avvertire in caso di lahar e dai segnali delle vie di fuga nella contea di Pierce.[40] Anche la più popolosa contea di King rientra nell'areale del lahar, ma non sono state effettuate zonizzazioni volte a prevedere restrizioni in caso di nuove attività vulcaniche.[41] Dal 2001, i finanziamenti del governo federale per la protezione della zona dal rischio di lahar si sono ridotti drasticamente, portando le autorità locali in città come Orting a dover convivere con pochi strumenti concreti il timore di un disastro dalla portata simile alla tragedia di Armero.[42][43]

Sismologia

Di solito, si registrano 3-4 scosse ogni mese vicino alla vetta, mentre di tanto in tanto si verificano sciami da 5 a 10 terremoti superficiali nell'arco di due o tre giorni, prevalentemente nel raggio di 4 km al di sotto della vetta.[44] Si ritiene che tali terremoti siano causati dalla circolazione di fluidi caldi sotto il Rainier. Sulla stessa scia, presumibilmente, sorgenti calde e sfiati di vapore all'interno del parco nazionale del monte Rainier sono generati da tali fluidi.[45] Sciami sismici (non scatenati da una scossa principale) risultano comuni nella pancia dei vulcani della catena e raramente vengono associati all'attività eruttiva: inevitabilmente, il Rainier rientra in tale categoria. Tra gli sciami durati per giorni si annoverano quelli del 2002, del 2004, del 2007 e del 2009, due dei quali (2002 e 2004) includevano terremoti di magnitudo 3.2. Quello del 2009 produsse il maggior numero di sismi mai registrato da quando è attivo il monitoraggio da oltre due decenni prima.[46] Ulteriori sciami sono stati studiati più di recente nel 2011 e nel 2021.[47][48]

Clima

La vetta del Rainier ha un clima glaciale (classificazione dei climi di Köppen: EF).

Monte Rainier (4.392 m)[49] Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) −14−13−12−8−6−310−2−7−10−13−13,3−8,7−0,7−6,3−7,3
T. min. media (°C) −19−19−19−17−14−12−9−10−11−14−17−19−19−16,7−10,3−14−15

Ghiacciai

Rappresentazione tridimensionale del Monte Rainier
Il ghiacciaio Nisqually, chiaramente visibile da sud-est della montagna

La descrizione del monte Rainier non può prescindere dall'analisi dei ghiacciai, che hanno un impatto in differenti contesti: essi erodono infatti il cono vulcanico e costituiscono importanti sorgenti per diversi fiumi, compresi alcuni che forniscono acqua sfruttata dall'uomo sotto forma di energia idroelettrica o per l'irrigazione. Insieme a chiazze di neve perenne, le 29 calotte glaciali coprono 78,8 km² della superficie della montagna nel 2015 e hanno un volume stimato di 2,9 km³.[50][51][16][17]

I ghiacciai scorrono sotto l'influenza della gravità per l'azione combinata dello scorrimento sulla roccia su cui giacciono e per deformazione, con un graduale spostamento tra e all'interno dei singoli cristalli di ghiaccio. Le velocità massime si registrano vicino alla superficie e lungo la linea centrale del ghiacciaio. Durante il maggio 1970, si è proceduto a misurare il ghiacciaio Nisqually, scoprendo che si muoveva alla velocità di 74 cm al giorno. Le portate sono generalmente maggiori in estate che in inverno, probabilmente a causa della presenza di cospicue quantità di acqua di disgelo alla base del ghiacciaio.[17]

La dimensione dei ghiacciai sul monte Rainier ha oscillato in modo significativo in passato. Ad esempio, durante il Pleistocene, da circa 25.000 a circa 15.000 anni fa, essi coprivano la maggior parte dell'area ora entro i confini del parco nazionale e giungevano fino al perimetro dell'attuale bacino dello stretto di Puget.[17]

Tra il XIV secolo e il 1850, molti dei ghiacciai del monte Rainier sono avanzati fino alla loro massima estensione a valle dall'ultima era glaciale. Molti progressi di questo tipo si sono verificati in tutto il mondo durante tale fase storica, nota in geologia come piccola era glaciale. Durante quest'ultimo lasso di tempo, il ghiacciaio Nisqually avanzò da 200 a 240 m verso il fondovalle.[17]

Il ritiro dei ghiacciai della piccola era glaciale si dimostrò lento fino al 1920 circa, quando subì un'accelerata. Tra il culmine della piccola era glaciale e il 1950, sul monte Rainier si è affrontata una perdita di circa un quarto della loro estensione. Tuttavia, a partire dal 1950 e fino all'inizio degli anni '80, molti dei principali ghiacciai sono avanzati in risposta alle temperature relativamente più fresche della metà del secolo. I ghiacciai Carbon, Cowlitz, Emmons e Nisqually avanzarono durante la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80 a causa delle abbondanti nevicate negli anni '60 e '70. Dall'inizio degli anni '80, tuttavia, svariati ghiacciai si sono assottigliati e ritirati.[17]

I ghiacciai del monte Rainier possono trasformarsi in fiumi di fango, attraverso inondazioni non associate ad alcuna eruzione. Il South Tahoma generò 30 inondazioni negli anni '80 e nei primi anni '90, oltre che di nuovo nell'agosto 2015.[52]

Ecologia

Il lago Reflection, meta prediletta dei fotografi che intendono immortalare dalla distanza il Rainier

La tutela riservata al monte Rainier come parco nazionale protegge il suo ecosistema, fornendo un habitat congeniale a molte specie nella regione, tra cui esemplari di flora e fauna endemici come la volpe rossa delle Cascate (Vulpes vulpes cascadensis) e la specie del genere Pedicularis Pedicularis rainierensis.[53][54][55] L'ecosistema della montagna è assai variegato, soprattutto per via del fatto che il clima varia a seconda delle diverse altitudini.[56] Gli scienziati hanno proceduto a catalogare gli esseri viventi che si trovano nella zona della foresta, in quella del piano alpino e del piano nivale, rintracciandone più di 1.000 tra vegetali e funghi.[57] Per quanto riguarda la fauna, la montagna ospita 65 specie di mammiferi, 5 rettili, 182 uccelli, 14 anfibi e 14 pesci autoctoni, oltre a una quantità innumerevole di invertebrati.[56]

Flora

Prato di fiori selvatici subalpino alle pendici del monte Rainier

Il Rainier appare tra i luoghi migliori del continente per chi ha intenzione di ammirare prati composti da fiori di campo.[58][59] Sul piano alpino, la neve spesso rimane sul terreno fino all'inizio dell'estate, limitando le piante a una stagione di crescita molto più breve. Per tale motivo, si possono ammirare in periodi precisi dell'anno fioriture spettacolari in aree come quella a Paradise.[57][60] Nel 1924, i fiori attirarono l'attenzione del naturalista Floyd W. Schmoe, spingendolo a scrivere:

«Il parco nazionale del Monte Rainier è probabilmente conosciuto in tutto il mondo per via dei suoi fiori meravigliosi più che per altre caratteristiche. Le montagne, i ghiacciai, i ruscelli a cascata e le foreste forniscono maestosi panorami, ma nessun area protetta ha eguali se si intende parlare dei fiori di campo.[61]»

Le foreste sulla montagna crescono in svariate località, contando esemplari secolari o addirittura millenari.[57] Le sezioni inferiori si compongono principalmente di cedri rossi occidentali (Thuja plicata), abeti di Douglas (Pseudotsuga menziesii) e tsughe occidentali (Tsuga heterophylla), mentre abeti amabili (Abies amabilis), pini bianchi occidentali (Pinus monticola), cipressi di Nootka (Callitropsis nootkatensis) e abeti nobili (Abies procera) prosperano più in alto sulla montagna.[57] Nel livello alpino crescono cipressi di Nootka, abeti delle rocce (Abies lasiocarpa) e tsughe mertensiane (Tsuga mertensiana).[57]

Fauna

Una volpe rossa delle Cascate (Vulpes vulpes cascadensis) a caccia durante l'inverno a Paradise

La montagna ospita un'ampia varietà di specie animali, comprese diverse specie protette a livello statale o federale, come l'allocco macchiato (Strix occidentalis).[56] Sono in corso anche progetti di reintroduzione di animali nativi che erano stati cacciati localmente dall'uomo causandone l'estinzione, come la martora di Pennant (Pekania pennanti).[56] Tra i 65 tipi di mammiferi che vivono sulla montagna si rintracciano il puma (Puma concolor), la capra delle nevi (Oreamnos americanus), la marmotta americana (Marmota monax) e il wapiti (Cervus elaphus canadensis). Tra i rettili e gli anfibi più comuni figurano serpenti giarrettiera terricoli (Thamnophis elegans), alcuni generi di rane e varie salamandre.[56] Ci sono molte specie ornitologiche che apprezzano uno piuttosto che l'altro livello di altitudine della montagna, ma mentre alcune risiedono stabilmente, molte trascorrono in loco solo la stagione delle migrazioni.[62] Diversi generi di salmone e trota percorrono i fiumi formati dai ghiacciai e, sebbene i laghi abbiano smesso di essere ripopolati nel 1972, ad oggi non si riesce a stimare un numero preciso né lo status delle specie ittiche che popolano i corsi e gli specchi d'acqua locali.[63]

Storia

Rappresentazione artistica del Monte Tacoma dalla baia di Commencement, 1888
Tramonto sul monte Rainier

Quando gli europei giunsero nella regione, le valli fluviali e altre aree vicino alla montagna erano abitate da nativi americani dediti alla caccia e all'agricoltura nelle foreste del monte Rainier e nei prati d'alta quota. I discendenti moderni delle tribù locali vantano antenati affiliati ai Nisqually, ai Cowlitz, ai Cayuse, agli Yakama, ai Puyallup e ai Muckleshoot.[64] Le tracce di insediamento umano sulla montagna risalgono a oltre 8.500 anni fa e si manifestano in utensili in pietra scheggiata, rifugi rocciosi funzionali ad ospitare viaggiatori, cacciatori o residenti stabili e campi base a lungo termine. La loro distribuzione sulla montagna suggerisce lo sfruttamento di prati subalpini e habitat alpini bassi che fornivano un'abbondanza di risorse relativamente elevata durante la breve stagione estiva.[65]

Il capitano George Vancouver raggiunse lo stretto di Puget all'inizio di maggio 1792 e divenne il primo europeo a intravedere la montagna.[8]

Nel 1833, il dottore William Fraser Tolmie esplorò la zona alla ricerca di piante medicinali. Hazard Stevens e P.B. Van Trump ricevettero un'accoglienza da eroi per le strade di Olympia dopo la riuscita scalata della vetta nel 1870.[66] La prima salita di una donna avvenne nel 1890 ad opera di Fay Fuller, accompagnata da Van Trump e altri tre compagni di squadra.[66]

Scendendo dalla vetta nel 1883, James Longmire scoprì una sorgente minerale, evento a cui seguì in futuro la creazione di un centro termale e di un hotel, i quali attirarono vari visitatori nella zona, specie in primavera.[67] In seguito, la sede del parco nazionale si sarebbe trasferita a Longmire, fino a quando l'inondazione non costrinse i gestori a trasferirsi ad Ashford.[68] L'area divenne altresì sede di un museo, un ufficio postale e una stazione di servizio, con l'aggiunta in seguito di una biblioteca e di un negozio di souvenir; molti di questi edifici vennero più tardi nominati nel registro storico nazionale dei luoghi storici.[68] Longmire rimane il secondo luogo più popolare del parco.[68][69] Nel 1924, una pubblicazione del parco descriveva così il sito:

«Una caratteristica di Longmire Springs di grande interesse per tutti è il gruppo di sorgenti minerali nella piccola pianura a ovest del parco nazionale di Inn. Si contano circa quaranta sorgenti distinte, una mezza dozzina delle quali facilmente raggiungibili dalla strada. Un'analisi delle acque mostra che tutte contengono più o meno gli stessi sali minerali, ma in proporzioni leggermente diverse. Tutta l'acqua presenta alte percentuali di carbonio, tanto da classificarla come estremamente "dura". Alcune sorgenti contengono quantità maggiori di soda, ferro e zolfo, dando loro un sapore e un colore distinto.[70]»

John Muir scalò il Rainier nel 1888 e sosteneva che, "mentre le cime pittoresche possono essere apprezzate dal basso, vi è qualcosa di speciale nel guadagnare la prospettiva della montagna dalla cima".[71] Muir era uno dei tanti che sosteneva la necessità di tutelare meglio la montagna. Nel 1893, l'area finì per rientrare nella Riserva forestale del Pacifico, atto funzionale a proteggere le sue risorse fisiche ed economiche, principalmente legname e bacini idrografici.[72]

Menzionando la necessità di proteggere anche il paesaggio e provvedere al pubblico godimento del luogo, le ferrovie e le imprese locali sollecitarono la creazione di un parco nazionale, nella speranza di accrescere il turismo. Il 2 marzo 1899, il presidente William McKinley stabilì il Mount Rainier National Park, il quinto parco nazionale d'America.[73] Il Congresso instaurò la nuova zona protetta "a beneficio e godimento del popolo"[74] e "per impedire la deforestazione, l'estrazione di minerali, tutelare meglio la natura e le meraviglie all'interno di detto parco, oltre alla propria conservazione nella loro condizione attuale".[75]

Il 24 giugno 1947, Kenneth Arnold riferì di aver avvistato una formazione di nove oggetti volanti non identificati sul monte Rainier. Fu proprio la sua descrizione a portare all'utilizzo del termine "dischi volanti".[76]

Nel 1998, l'United States Geological Survey iniziò ad allestire il sistema di prevenzione dei lahar sul monte Rainier, allo scopo di rendere agevole l'evacuazione di emergenza della valle del fiume Puyallup in caso di catastrofica colata di detriti. Oggi la gestione spetta al Dipartimento di gestione delle emergenze della contea di Pierce. Tacoma, alla foce del Puyallup, è localizzata a 60 km a ovest di Rainier, mentre agglomerati di dimensioni moderate quali Puyallup e Orting distano rispettivamente solo 43 e 32 km.[77]

Il quarto di dollaro dello stato di Washington dedicato al Rainier

Il Rainier appare su quattro distinti francobolli emessi negli Stati Uniti. Nel 1934, figurò su 3 centesimi in una serie di francobolli dedicati al parco nazionale, oltre che su una miniatura emessa in occasione di un evento inerente alla filatelia. L'anno successivo, nel 1935, entrambi furono ristampati dal politico James A. Farley su numeri speciali all'indirizzo di funzionari e amici. A causa della gran richiesta effettuata dal pubblico, le "Farley's Follies" furono riprodotte in gran numero: la seconda emissione di francobolli resta comunque facile da distinguere dall'originale perché presenta una dentellatura. Sia i francobolli che i foglietti ricordo sono disponibili negli archivi filatelici statunitensi.[78]

Il Washington state quarter rilasciato l'11 aprile 2007 immortala il monte Rainier e un salmone.[79]

Ascensioni

Scalatori sul ghiacciaio di Ingraham, sopra Little Tahoma

L'alpinismo sul Monte Rainier risulta difficile e comporta l'attraversamento dei più ampi ghiacciai degli Stati Uniti, eccezion fatta per l'Alaska.[80] La maggioranza degli scalatori impiega almeno due o tre giorni per raggiungere la vetta, con una percentuale di successo di circa il 50%: il clima e la condizione fisica degli scalatori appaiono i motivi più comuni a determinare un fallimento. Circa 8.000-13.000 persone tentano la scalata ogni anno, e di questi circa il 90% attraverso sentieri da Camp Muir sul fianco sud-est, mentre il grosso degli altri si avventura lungo il ghiacciaio Emmons superando Camp Schurman, a nord-est.[81][82] Le squadre di arrampicata richiedono esperienza nei viaggi sui ghiacciai, nell'autosoccorso e nell'attraversamento di aree naturali. Tutti gli scalatori che intendono salire sopra le praterie d'alta quota, Camp Muir e Camp Schurman, devono acquistare un certificato che autorizza la scalata del Rainier e registrarsi al momento in cui intraprendono la loro scalata.[83] Inoltre, gli scalatori in solitaria devono compilare un modulo di richiesta specifico e ricevere l'autorizzazione scritta dal sovrintendente prima di tentare la salita.[84]

Vie alpinistiche

Camp Muir è comunemente usato da coloro che tentano di scalare il Monte Rainier

Tutti i percorsi di arrampicata sul monte Rainier non appaiono idonei a gruppi interamente composti da principianti.[85] Per la salita e la discesa dalla montagna bisogna adoperare attrezzature tecniche quali rampini, piccozze, imbracature e corde. La difficoltà e la sfida tecnica rappresentata dal monte Rainier possono variare ampiamente in base alla strada che si intende intraprendere.[86]

La via normale per la vetta del monte Rainier è la Disappointment Cleaver Route, di grado II-III. Il termine cleaver (mannaia) è usato nel gergo per indicare una cresta rocciosa che separa due ghiacciai, ma non è noto il perché si sia adottato il sostantivo disappointment (delusione): la spiegazione più plausibile pare far riferimento agli insuccessi di alcuni scalatori nel raggiungere la vetta.[87] Poiché gli alpinisti su tale cammino hanno accesso al Camp Muir, che ha sede permanente, una maggioranza significativa del traffico di arrampicata sulla montagna transita da lì.[87] Una rotta alternativa è costituita dalla Ingraham Glacier Direct Route, di grado II, spesso utilizzata quando la Disappointment Cleaver non è percorribile a causa delle cattive condizioni meteorologiche.[87]

L'Emmons Glacier Route, di grado II, è un'ulteriore scelta che però rappresenta una sfida tecnica inferiore per gli scalatori. Seguendo tale percorso, si può sfruttare Camp Schurman (localizzato a 2.895 m), un campeggio glaciale, dotato di un bagno solare e di una capanna per ranger.[85] La Liberty Ridge Route, grado IV, è notevolmente più impegnativa e oggettivamente pericolosa rispetto alla via normale per la vetta: risale al centro della parete nord del Rainier e attraversa l'infido ghiacciaio di Carbon. Scalata per la prima volta da Ome Daiber, Arnie Campbell e Jim Burrow nel 1935, è elencata come una delle 50 Scalate Classiche del Nord America (Fifty Classic Climbs of North America) in una lista realizzata dagli scalatori Steve Roper e Allen Steck.[88] Questo percorso, intrapreso solo dal 2% degli scalatori, comporta il 25% delle morti registrate.[89]

Pericoli e incidenti

Stando a quanto indicano i dati del parco, dal 1897 si registrano almeno 400 decessi tra coloro che intendevano effettuare la salita.[90] Le motivazioni delle morti sono da ricercarsi nella caduta accidentale di massi e ghiaccio, valanghe, imperizia o imprudenza degli alpinisti e ipotermia. Gli incidenti vanno poi spesso associati a fattori che non risulta possibile trascurare, quali esposizione ad altitudini molto elevate, affaticamento, disidratazione e/o condizioni meteorologiche avverse.[87]

Willi Unsoeld, che raggiunse la vetta del monte Everest nel 1963, fu travolto, insieme a uno studente dell'Evergreen College di Olympia, da una valanga sul Monte Rainier nel 1979, dopo aver scalato la sommità circa 200 volte.[91]

Il più grave incidente alpinistico sul monte Rainier avvenne nel 1981, quando dieci clienti e una guida persero la vita in una valanga/caduta di ghiaccio sull'Ingraham.[92] Si trattò del maggior numero di vittime sul Rainier in un singolo frangente da quando 32 persone perirono in un incidente aereo del 1946 sul ghiacciaio di South Tahoma.[93]

In uno dei peggiori disastri sulla montagna in oltre un trentennio, sei alpinisti, due guide e quattro clienti, di cui si ebbe notizia l'ultima volta il 28 maggio 2014, vennero dichiarati morti il ​​31 maggio dello stesso anno, quando gli elicotteri di ricerca a bassa quota "pingarono" i segnali dei segnalatori da valanga indossati dagli alpinisti.[94] I soccorritori conclusero che non c'era alcuna possibilità di sopravvivenza, considerando che gli scalatori erano caduti di 1.000 m durante il tentativo o il ritorno dalla vetta attraverso la via di arrampicata Liberty Ridge.[94][95] Furono trovati di lì a poco tende e vestiti, insieme a roccia e ghiaccio sparsi su un campo di detriti sul ghiacciaio di Carbon a 2.900 m, possibile prova di uno scivolo o una valanga nelle vicinanze del luogo in cui si recò la squadra di ricerca dei dispersi, anche se la causa esatta dell'incidente rimaneva ignota.[27][94] I corpi di tre degli alpinisti clienti vennero avvistati, durante un'operazione di addestramento in volo, il ​​7 agosto 2014 e successivamente recuperati il ​​19 agosto. I corpi del quarto scalatore cliente e delle due guide non andarono invece localizzati.[96][97]

Attività ricreative

Al di là dell'arrampicata, risultano attività popolari nel parco l'hiking, lo sci fuori pista, la fotografia e il campeggio. I sentieri escursionistici, incluso il Wonderland Trail, permettono una circonvallazione lunga 150 km della vetta, consentendo di ammirare durante il tragitto bacini idrici, macchie di verde e maestose formazioni rocciose.[98] Tra gli sport invernali si annoverano le racchette da neve e lo sci di fondo.[99]

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Un panorama della parete sud del Monte Rainier

Note

  1. ^ a b c d (EN) Mount Rainier, Washington, su peakbagger.com. URL consultato il 28 giugno 2021.
  2. ^ (EN) Brad Lane, From Seattle to Mt. Rainier: 4 Best Ways to Get There, su planetware.com, 22 maggio 2020. URL consultato il 27 giugno 2021.
  3. ^ (EN) Mt. Rainier, su madisonmountaineering.com. URL consultato il 28 giugno 2021.
  4. ^ (EN) Bette Filley, The Big Fact Book about Mount Rainier, Dunamis House, 1996, p. 341, ISBN 978-18-80-40506-2.
  5. ^ a b (EN) C.L. Driedger e K.M. Scott, Mount Rainier – Learning to Live with Volcanic Risk, su United States Geological Survey, 1º marzo 2005. URL consultato il 27 giugno 2021.
  6. ^ a b c Changing the name of Mount Rainier? The new effort from Washington tribes, su kiro7.com, 23 aprile 2021. URL consultato il 28 giugno 2021.
  7. ^ (EN) William Bright, Native American Placenames of the United States, University of Oklahoma Press, 2004, p. 469, ISBN 0-8061-3576-X.
  8. ^ a b Historical Notes: Vancouver's Voyage, in Mount Rainier Nature Notes, VII, n. 14, 1929. URL consultato il 28 giugno 2021.
  9. ^ (EN) Theodore Winthrop, VII. Tacoma, in The canoe and the saddle: adventures among the northwestern rivers and forests, and Isthmiana, 8ª ed., Boston, Ticknor and Fields, 1866, ISBN 0-665-37762-2. URL consultato il 28 giugno 2021.
  10. ^ Donald J. Orth, The Creation (PDF), in Meridian, n. 2, Map and Geospatial Information Round Table, 1992, p. 18, OCLC 18508074. URL consultato il 28 giugno 2021.
  11. ^ (EN) United States Congress, United States Congressional Serial Set, vol. 8220, U.S. Government Printing Office, 1924, p. 9.
  12. ^ (EN) 10 Fun Facts About Mount Rainier, su tehaleh.com. URL consultato il 28 giugno 2021.
  13. ^ Stephanie Pappas January 29, Colorado's Highest Peaks Re-Named After Super Bowl Team, su livescience.com, 2014. URL consultato il 28 giugno 221.
  14. ^ Bruce Barcott, The Mountain is Out, su ac.wwu.edu, Western Washington University, 27 aprile 1999. URL consultato il 28 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2009).
  15. ^ View of Rainier, su Future Spot. URL consultato il 28 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2009).
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