Guido Bosio (calciatore 1899)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Guido Bosio (1899))
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Guido Bosio
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Centrocampista
Carriera
Squadre di club1
1920-1921Bentegodi Verona? (?)
1921-1927Verona125 (6)
1927-1930Prato78 (6)
1930-1931Livorno22 (1)
1931-1932Prato26 (1)
1932-1933Le Signe? (?)
1933-1934Civitavecchiese? (?)
Carriera da allenatore
1934-1935Prato[1]
1939-1941Audace SME[2]
1943-1944Verona
1945-1946Mantova
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Guido Bosio (Verona, 23 gennaio 1899Verona, 17 ottobre 1963) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo centrocampista.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Calciatore[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver militato nel Bentegodi Verona, nel 1921 passa all'Hellas Verona, società in cui militerà sino al 1927. Nel 1927 viene ingaggiato dal Prato, società che lascia nella stagione 1930-1931 per giocare in Serie A con il Livorno. Con gli amaranto ottenne il penultimo posto in campionato, retrocedendo in cadetteria.

L'anno seguente torna al Prato e nel 1932 passa al Signe, ove chiude la carriera agonistica.

Alcune fonti riportano una sua militanza nel Torino tra il 1929 ed il 1931[3], che però dovrebbe essere ad attribuita al Guido Bosio nato nel 1911.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Durante la guerra ha allenato il Verona, mentre nell'immediato dopoguerra il Mantova.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Audace S.M.E.: 1940-1941 (girone B)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Francesco Magnini, Bandiera biancazzurra, numero di pagina non precisata, edizioni Del Bucchia francescomagnini.altervista.org
  2. ^ Elenco ufficiale degli allenatori, direttori tecnici e massaggiatori, su dlib.coninet.it, Il Littoriale, n. 156, 1º luglio 1941, p. 2.
  3. ^ Faccedatoro.altervista.org (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2013). e Archiviotoro.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mario Di Luca, 1915-1933: gli anni ruggenti amaranto, Livorno, Debatte, 2005, p. 140, ISBN 88-86705-48-4.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]